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L'INTERVALLO NAVIGANDO TRAMONTO 2 SUL MARE PENSANDO PERLA NERA BIDONVILLE PAROLE NUOVE L'ULTIMA SBRONZA MIA ESTATE

 

ILLUSIONI ULTIMA CORSA DA LONTANO TRAMONTANA IL NIDO SULLA GIOSTRA SPIAGGIA INVERNALE TIMORE NEI TUOI PENSIERI IL TORRENTE

 

FLESSIBILITÀ VOLARE IN RIVA AL MARE MIA CANTO TE SOGNO TE DOLCE MENTE SCOZIA IRLANDA LA RUOTA

 

IL MATERASSO NUBI NEL BOSCO VERGINELLE RISALIRÒ L'ADDIO BACI POSTALI I MIEI BOSCHI IL PITTORE SOGNI THE BEATLES SONG
IL PROFUMO DEL GLICINE LA TORRE L'INCONTRO FUOCO 2 ROSSI SENTIERI ORO VENTO 7 L'ULTIMA ORA L'INGANNO  

PRIMO AMORE


NEVE PESANTE
NEBBIA CASENTINO 2 LAME CANTANO AMORE SOFFOCATO LA METROPOLITANA LA CASA DELLE VACANZE RICORDI UNTER DER LINDEN APRENDO UN'IMPOSTA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA CASA DELLE VACANZE

Cigolano

i cardini vecchi
nella penombra
e nell'odore di chiuso
e di polvere umida,

ma è casa.

Si spalancano le imposte
su immutate viste
che solo ieri
pare d'aver lasciato
e luce entra a dare vita
alle cose ritrovate
in un magico istante
di occhi stupiti
che indugiano
ad abbracciare il tutto
quasi a cercare la certezza
d'essere davvero li

tra quelle mura

ancora più amate
dopo l'abbandono

che di ricordi e di speranze
sono l'alcova.
 

 

 

 

 

 

 


RICORDI

Vidi l'amore
in vecchi occhi profondi
e tra le rughe

al ricordo di chiome
rilucenti nel sole.
 

 

 

 

 

 

 


 

UNTER DER LINDEN

A casa.

La casa in cima alla salita
due occhi e una bocca
come in un disegno di bambino
in fondo al tunnel verde del viale.

Il viale degli olmi
intervallati ai tigli profumati
il viale delle ginocchia sbucciate
per le corse in discesa con la carretta
e delle lunghe guerre indiane.

Unter der Linden
dei primi baci e delle prime carezze.

Il motore sforza in salita
e le ruote scivolano sul brecciolino
che schizza e copre i battiti del cuore,

se solo mia madre potesse affacciarsi
e ancora sorridere al mio arrivo, ma
forse sono io che non la vedo.

 

 

 

 

 

 



APRENDO UN'IMPOSTA

Le ortensie macchiano di rosa e di blu
il verde scuro del sottobosco
mentre un raggio di sole coglie il ginepro
quello vecchio, grosso e nodoso
da fare invidia ai cipressi.

L'inverno ha lasciato il segno
di un grosso ramo manca l'ombra
e sul lastricato davanti a casa il sole batte
a scaldare pietre antiche.

Non una voce, non un rumore
nulla d'urbano si riverbera tra i tronchi
solo gli incessanti richiami delle ghiandaie
e il cinguettare continuo di chissà chi.

Una pietra del muro s'è smossa
forse il cinghiale che ha grufolato nel fosso.

Dovrò metterla a posto.

Intanto il vento continua ad affannarsi
per far tremare le foglie degli olmi.

 

 

 

 

 

 

 

 

LA TORRE

Nel tuo giardino
ai piedi della torre
danzo felice

tra colori di fiori
profumati di mare.

 

 

 



L'INCONTRO

Sulla scogliera ero andato
per dipingere il mare
e il volo dei gabbiani,
ma sul notes pasticciavo
mettendo assieme
forme d'amore
della figura solitaria
distesa al sole.

Non disegnai ne onde ne ali,
ma ghirigori di passione
sulla sua pelle candida
sino al calare del sole
quando alla matita sostituii
le mie carezze
ed assaggiai il sapore del sale.

 

 

 

 

 



FUOCO 2

Ipnotizzanti,
guizzano evanescenti,
le fiamme rosse.

 

 

 

 



ROSSI SENTIERI

Rossi sentieri
di sfrenata passione
con te percorsi,

ne disegnai la mappa
sulla tua pelle d'ambra.

 

 

 

 

 


ORO

Caldi colori,
profumi screziati d'oro,
campo di grano.
 

 

 

 


 

LA METROPOLITANA

È seduta tre posti più in la
lo sguardo fisso in avanti
i capelli biondi lunghi
che scendono morbidi sulle spalle
profumano
tutto di lei profuma
la guardo
attraverso il vetro
della mia bottiglia
anche nel verde è bella.
Quanto è che non tocco una donna?
Da quando sto qui
solo la Dina m'ha toccato
per mezza gollata di grappa,
ma la Dina è come me
non è più una donna.
L'aria calda si sposta e soffia
arriva la metro
lei s'alza
un biglietto le cade
lo prendo
le corro diero
mi guarderà
mi parlerà .

"ATTENTA SIGNORA"
strilla un cretino
cosa si crede che voglia fare?
"ATTENTA, È PAZZO"
. ma che sta dicendo?
Perché mi spinge?
Non ha capito nulla
mi ha fatto inciampare
sto cadendo.

Un attimo
vedo il conduttore
che tira una manovella
è buffo
è paonazzo
mentre strilla:
"CAZZOOOO"
e poi più .

Nemmeno il tempo per il dolore.
 

 

 

 

 


AMORE SOFFOCATO

Usuali eventi
s'accavallano nel grigiore
di una giornata feriale
travolgendomi ignaro,
in routine banale.

E il tuo sguardo rapito
mi sfiora e accarezza
senza essere capito
ignorato e confuso
da mancanza d'ardore
per fatti contingenti
che soffocano l'amore.

 

 

 

 


LAME CANTANO

Lame cantano
secche note di morte
nel duro scontro

papaveri sbocciano
sulla neve candida.

 

 

 

 

VENTO 7

Il vento soffia e
in coriandoli sparge
il mio dolore.

 

 

 

 



L'ULTIMA ORA

Forti schiamazzi
e allegri volti vispi
sciamano urlanti

smuovendo banchi verdi
nell'ultima campana.
 

 

 

 

 

 


L'INGANNO

Bugie su bugie
a mascherare fragilità
di arcani istinti.

Falsità dentro falsità
come scatole cinesi
si accavallano alla realtà.

La mia anima si torce
e come abito sfuggito
da ogni parte cala
e snuda il cuore
e l'anima sconvolge
e l'esercizio di futilità
sull'esile sentire
come una falce
s'abbatte
e vittime miete
e il tuo cuore infrange
mentre il mio
il tuo amore piange.

Amore che dell'impossibile
ha il profumo mentre
dall'olezzo dell'inganno
sguscia.

Amore e comunque
amore è il mio per te
così forte e fragile
da far maledire
la gioia dell'improbabile
e la vanità dell'apparire.

Amore
che dell'occasione perduta
non si fa vanto
che come unico frutto
genera pianto.

Amore,
straziante trappola
di sogni in sospeso
medicina del solitario
e conforto
dell'umano tormento.

Amore che dimenticato giace,
tra strazio d'inganni
e sofferenze antiche
segni del tempo che
mai tornerà
a dischiudere le labbra
in un sorriso,
in un bacio,
in un semplice: "ciao, ti amo".

Feroce è il mio strazio
e forte nell'impossibile
è il nostro amore.
Quale scialuppa
mi rimane allora
se non soltanto
un anonimo affetto?
Che al di la dell'apparenza,
stemperi l'aspro della vita,
al dolce tuo cospetto.

 

 

 

 

 

 


 

CASENTINO 2

Il Casentino,
sequenza di boscosi
amati colli.

 

 

 

 



NEBBIA

La nebbia fredda
avvolge l'amore mio
gelida morsa
che caldi baci nega
ad un cuore rinato.
 

 

 

 

 


NEVE PESANTE

Refoli d'aria gelida
s'insinuano nel bavero
di una giacca stretta
incapace di riscaldare
quel che resta
del mio animo
rinsecchito e fragile
come filo d'erba
bruciato dalla brina.

Gelo e compassione
per chi
non sa fermarsi a godere
i colori di un tramonto
se il sole non può avere.

Per chi
per egoismo di possesso
preferisce la negazione
all'amore concesso.

Gelida neve
scende in fiocchi
grevi e appiccicosi
che invece dell'allegria
portano solo rimpianti
per ciò che fu soffocato
in pochi istanti
dall'incomprensione
da chi tra lacrime di rancore
disse
di non chiamarsi più amore.
 

 

 

 


PRIMO AMORE

Vorticano
girano e luccicano
sbuffano fumi
tra cigolanti scricchiolii
e luci brillanti come lustrini
sul velluto nero.

Grida stridule
di ragazzi affannati
sono soffocate
da ritmi ossessivi
battenti di bassi e di vibrati
misti a richiami
d'imbonitori suadenti
tra zuccheri filati
ed esposizioni
di premi colorati.

Io qui ti aspetto ancora
mia prima amica
per passeggiare
mano nella mano
ed intrecciare con te le dita
su queste giostre
di fredda plastica
tra questa folla di luna park
che anonima
vide nascere il nostro amore.

 

BACI POSTALI

Baci
su una cartolina
di malinconia
per ricordare gli amori
consumati in fretta
nelle calde notti
di un'estate lontana
che si ferma nei meandri
di memorie amiche
per ravvivare pensieri
che ancora
rotolano nel tempo.

 

 

 

 


IL PITTORE

Sbatto i colori sulla tela
come se solo la rabbia
guidasse la mia mano
e gialli di ginestre
intreccio a smeraldi
e a turchesi di mare

e azzurri di cielo affianco
agli ocra delle rocce
e ai cupi della macchia
che sul mare strapiomba.

Pennellate secche
dure e nette
a definire scogli e spume
e schizzi di onde
d'un amore infranto.

 

 

 

 


I MIEI BOSCHI

Forti memorie
corrono tra libere
e amate forre

tra verdi tentacoli
che mi cullano lievi.

 

 

 

 

 

 

 

SOGNI

Scendono lievi
i sogni nella notte,
dolci e forti,

sono come la neve
che in aprile sfuma.
 

 

 

 

 

 


 


THE BEATLES' SONG

In un baleno
consumo anni all'indietro
e torno da te

[ . . . hey Jude,
don't make it bad]

è bastata una musica

[ . . . take a sad song,
and make it better]

la nostra musica
che tra note profumate
ci riporta
ad una tarda estate

[ . . . remember,
to let her into your heart]

a sere versiliane

[ . . . then you can start,
to make it better]

quando
all'eco di Liverpool
scostavamo morbidi elastici
in cerca del piacere.

 

 

 

 

 



IL PROFUMO DEL GLICINE

È finita la stagione.

Del glicine restano solo le foglie
a stendere la loro ombra sulle memorie
di questo giardino oggi vuoto più di ieri
per i profumi svaniti assieme ai pensieri.

Nel nome del dubbio non chiedete
se ricordo il profumo del glicine.

Profumo che avvolgeva il giardino
e lontano giungeva nella brezza
delle fresche sere di primavera.

Rivedo i tralci penduli festonare
quegli angoli segreti del giardino,
alcove protette di memorie finite

e il mutare dei colori, da delicati, farsi forti
e infiammarsi nei rossi del tramonto
e attenuarsi, diafani, nella luce dell'alba.

Questo ripenso, ma non chiedetemi
se ricordo ancora il profumo del glicine.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL TORRENTE

Scorre corrente
tra sassi e cascate
freddo torrente

di quotidiani pesi
che amore (an)negano.

 

 

 

 

 

 

MIA ESTATE

Sogni sottili
di sereni paesaggi,
di dolce estate.

Immagini tue
nelle spiagge assolate
pelle dorata.

Onde di mare,
travolgente passione,
schizzi di spuma.
 

 

 

 

 

 

 

 

LA RUOTA

Lascero'
prima o poi quest'oasi di pace
con spirito ritemprato.
Ripartiro'
a caccia di tempeste e d'emozioni nuove
che scuotono l'animo e rigenerano la mente.
Rincorrerò
fatalità che s'avventano sulle certezze
e sangue fanno scorre nelle vene.
Rimpiangerò
di nuovo la quiete del grigiore e la pace
che alla tregua conduce.

Allora
come in un nuovo giro della ruota
sordo mi farò al mondo
fino al rinnovasi
del desiderio di tempesta.

 

 

 

 

 

 

IL MATERASSO

Maledetto lerciume
che incrosta il mio letto
e il pavimento
come una latrina di stazione.

Maledetta puzza.

Maledetto inutile lui
che da anni
non conosce donna
e si vendica così
e il liquido puzzolente
cola caldo
a impregnare
ancora il materasso.

Ora non ho tempo per pulire
quello che conta
è solo ricordare
dove ho messo
quella maledetta siringa
per il prossimo
maledettissimo buco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NUBI NEL BOSCO

Gelida bruma,
che nel bosco avanzi
a ghermire rami
sommando i grigi.

Come fuoco freddo
inghiotti tutto
e di perlate gocce
t'ammanti.

Silenziosa strisci
e come viscida lumaca
sulla montagna
la tua bava lasci.

Toni di grigio
che s'inseguono
nel cupo della forra
a rubare luce e colori.

Ed io ti lego e t'inchiodo
piegandoti al mio scopo
facendoti rifugio
del mio sentire,

e che la scena
tra ovattati suoni
si faccia accogliente
come un eremo di pace

per riposare la mente
e il cuore e l'anima e le membra,
così che mi possa ritrovare
e tra la gente ritornare.

 

 

 

 

 

 

 

 

VERGINELLE

Cuore rubano
e poi lo masticano
e lo sputano

giovani verginelle
cannibali d'amore.
RISALIRÒ

Risalirò la mia montagna
per placare il mio cuore
e ritrovare le certezze
che i sogni travolti
hanno cancellato.

Vaste spinaie ergerò
a circondare la mia vita
sì che solo ch'io voglio
sappia trovare il sentiero
per raggiungere il mio eremo.

Oasi di quiete
che dopo la tempesta,
l'anima assolve e purga
e il pensiero riordina
e i fantasmi scaccia.

Qui solitario mi cerco
e spirito inquieto placo
al soffio del vento d'estate,
tra cristalline trasparenze
che sulla montagna inseguono l'alba.

 

 

 

 

 

 



 

L'ADDIO

Mi stacco da te
e l'anima disciolta
in pioggia cade.
 
SCOZIA

Gelida nebbia
soffoca i colori
tenui d’erica

salvati nel calore
di chiassose birrerie.
IN RIVA AL MARE

Ho consumato quel disco
per mille giri e ancora mille
e ho riascoltato parole
brucianti come scintille.

Memorie del cuore.

Parole d'amore .

. magari imbarazzate,
sussurrate nel buio
d'una notte d'estate
sulla riva di un mare
che nei ricordi
sembra sfumare.

Su sabbia di luna
tra trine di spuma
e riflessi di stelle rare
Su pelle arrossata
tra riccioli neri
profumati di mare.


 

 

 

 

 

NEI TUOI PENSIERI

Nei tuoi pensieri
navigo solitario
in avversità
che sanno di bufera.

Nei tuoi pensieri
son naufrago su scogli
tra amore e passione
ma col tempo
che scorre quietamente
taglierò le catene
e libererò i sogni
dal timore dell'allegria.

 

 

 

 

 



 

FLESSIBILITÀ

Come giunchi,
nel vento si flettono
i miei pensieri

e abbracciano lieti
le nuove prospettive.
 
SPIAGGIA INVERNALE

Legni ritorti e sbiancati dal sale
come dita adunche fuggite dal mare
abbandonati
giacciono sulla spiaggia a sottolineare
nel sole invernale
la quieta solitudine del litorale

di quella spiaggia

dove è facile evocare l'estiva frenesia
fatta di giochi e di rilassate passioni
di urla e canti e motivetti assordanti

dove in questa mattina tiepida di febbraio
scaccio quei diafani fantasmi
e sotto lo sguardo addormentato
di cieche finestre di stabilimenti balneari,
accarezzato dai raggi di un pallido sole,
nella solitudine del silenzio

mi godo

dell'abitante solitario il ruolo,
facendo mia la bellezza del mare
e ammirando dei gabbiani il volo.

 

 

 

 

 

 

TIMORE

Non voglio tempo
per pensare a noi due
nel mio timore
che la mortale resa
sia un atroce incubo.
 
IL NIDO

Scivolano i miei
sogni tra le tue braccia
nel caldo nido
di pace e di quiete
per perdersi felici.
 

 

 

 

 

 

SULLA GIOSTRA

Gioia sprigiona la mia mano
nel carezzare la morbida pelle
del bambino.

Seta arrossata
dal vento accarezzata
su questa giostra
colorata e folle
immersa in note semplici
e risate garrule
tra colori vivaci e maschere
che in questa giornata di festa
l'accompagneranno a sera.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

ILLUSIONI

Per te

potrei radunare passioni disperse
potrei rifiutare quello che mi piace
potrei accettare quello che non voglio

per te metterò al polso questo filo di lana
e come pegno e promessa a me lo legherò

fino ad assaporare le tue labbra
ed a cogliere ciò che ormai
già è mio.

Dopo si vedrà.

 

 

 

 

 

 

ULTIMA CORSA

Luci riflesse dall'asfalto lucido
per le gocce battenti
che su ombrelli colorati
ruscellano insistenti.

Rumore ovattato di traffico
e sirene lontane
lungo strade inondate
da sembrare fontane.

Al margine del marciapiede
una ruota d'autobus sciaguatta
tu aspetti l'ultima corsa
ma la tua mente è distratta

a sognare liquidi affetti
consumati in mari lontani
tra dune frementi
nel calore delle sue mani

e il tuo animo vola
portato in braccio dal vento .
e l'autobus riparte
ignorando sentimento.

Brusca realtà ricade
per l'ultima corsa ormai persa
non ti resta che avviarti
nella serata avversa.

 

 

 

 

 

 

DA LONTANO

Da lontano
mi giungono i tuoi baci
e le dolci carezze
che d'amore e gioia
sono certezza
come un frullare d'ali
che dall'azzurro del cielo
scende nella mia sera
a rubare del sole la luce
ed a tirare su di noi
la coperta della notte
nostra alcova
dove poesia diventa realtà
e il sogno
s'incarna in passioni
fatte di tenere labbra
e caldi baci
e impertinenti carezze.
 

 

 

 

 

 

TRAMONTANA

Salati schizzi
di spumeggianti creste
in un mare gelido
del color del piombo
sono come spilli
su guance arrossate
dalla fatica
e dal freddo di tramontana.
Eppure è pura gioia
dispiegare le vele
e fendere le onde
nel silenzio
del vento d'inverno,
tra gli incuriositi sguardi
di gabbiani infreddoliti.

 
L'INTERVALLO

Giovani schiamazzi
d'esuberanza senza freno
sciamano in corridoi
che d'austeri tempi
han conservato
solo spoglie pareti
e qualche fregio.

Al suono di campanelle
immutate da generazioni
fluiscono come essenza vitale
come sangue nelle vene
a rafforzare amicizie
per la vita compagne
a condividere ansie e affanni
di compiti e interrogazioni
ad intessere sguardi
e promesse d'amore.

Troppo presto
torna campanella
a chiudere la tregua
a far scrollare dai maglioni
briciole di merenda
a scacciare il fumo
da finestre di cessi
dai muri addobbati
più della Sistina.

Ma ora basta,
silenzio!
La lezione ricomincia.
 

 

 


 

NAVIGANDO (in rete)

Da sponda a sponda
s'intrecciano storie
e confidenze
come nastri colorati
intessuti
d'amicizia e affetto
e divertita complicità.

Da sponda a sponda
in questo mare vuoto
virtuale
immagine del nulla
felice ti trovo
reale amica
e con te intreccio
sogni felici.

 
TRAMONTO 2

Scende il sole,
momenti silenziosi,
poi le cicale.
 
SUL MARE

Vento in faccia
e schizzi di bianche spume
da chiglia infrante
ebbrezza di velocità
consumata nel silenzio
interrotto solo
da schiocchi di vela
e sbatacchiare di stralli
mentre il mare
ombroso
sempre pronto
a negare il tuo volere
ti lascia scivolare
ad inseguire sogni
che ad esso ti legano
come appassionato amante.

 

 

 

 

 

 

PENSANDO

Come falconi
che volano in caccia
i miei pensieri
agilmente vagano
a ghermire amore.
 

 

 

 

 

 

PERLA NERA

Vorrei abbracciare il tuo tempo
e mordere i tuoi giorni
e con te giacere
e fare domani
ad attendere l'avventura
del nuovo sole.
Perla nera irripetibile
che come aria di bosco
mi rinfreschi l'anima.


 

 

 

 

 

BIDONVILLE

Occhi di vetro
e toraci concavi
morenti sogni
raccontano di addomi
tesi ed insensibili
PAROLE NUOVE

Vorrei trovare
parole nuove
mai pronunciate
che s'un vocabolario
non son state mai cercate.

Parole svolazzanti
come fatue farfalle
misteriose e danzanti
che a sfinimento
finiscono ansanti
a colorare i suoi capelli
come fiori in quel prato
dove l'erba è affollata
da pensieri sognanti.

Ecco,
vorrei inventare
queste parole mai dette
e pronunciarle per lei
e urlarle,
sussurrarle,
sillabarle,
sulla sua pelle vergarle.

Parole inesistenti
parole importanti
da gettate come dadi
a sfidare il futuro
di sogni danzanti.


 

 

 

 

 

L'ULTIMA SBRONZA

Sbronzo.
Notte.
Luci ronzanti sfrecciano
come vespe furiose.

Sul ciglio mi accascio
nell'erba bagnata
brividi di freddo
come una scossa
corrono
attraverso le mie braccia
poggiate a terra.

Vomito.

Casa,
ancora pochi metri.

Com'è lucido l'asfalto
ha intrappolato le stelle,
come riflesse
sul fondo di un pozzo.

... e quella stella
sempre più grande
che dal pozzo
su di me precipita
in questo stridore assurdo
lacerante
sempre più forte,
ma cosa .
 

 

 

La proprietà letteraria è dell'autore. Ogni riproduzione è vietata.

 

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ccia
i miei pensieri
agilmente vagano
a ghermire amore.
   

 

 

 

 

PERLA NERA

Vorrei abbracciare il tuo tempo
e mordere i tuoi giorni
e con te giacere
e fare domani
ad attendere l'avventura
del nuovo sole.
Perla nera irripetibile
che come aria di bosco
mi rinfreschi l'anima.


 

 

 

 

  BIDONVILLE

Occhi di vetro
e toraci concavi
morenti sogni
raccontano di addomi
tesi ed insensibili
PAROLE NUOVE

Vorrei trovare
parole nuove
mai pronunciate
che s'un vocabolario
non son state mai cercate.

Parole svolazzanti
come fatue farfalle
misteriose e danzanti
che a sfinimento
finiscono ansanti
a colorare i suoi capelli
come fiori in quel prato
dove l'erba è affollata
da pensieri sognanti.

Ecco,
vorrei inventare
queste parole mai dette
e pronunciarle per lei
e urlarle,
sussurrarle,
sillabarle,
sulla sua pelle vergarle.

Parole inesistenti
parole importanti
da gettate come dadi
a sfidare il futuro
di sogni danzanti.


 

 

 

 

  L'ULTIMA SBRONZA

Sbronzo.
Notte.
Luci ronzanti sfrecciano
come vespe furiose.

Sul ciglio mi accascio
nell'erba bagnata
brividi di freddo
come una scossa
corrono
attraverso le mie braccia
poggiate a terra.

Vomito.

Casa,
ancora pochi metri.

Com'è lucido l'asfalto
ha intrappolato le stelle,
come riflesse
sul fondo di un pozzo.

... e quella stella
sempre più grande
che dal pozzo
su di me precipita
in questo stridore assurdo
lacerante
sempre più forte,
ma cosa .
 

 

 

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