Yama 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11     

 

IL QUADRO SCOGLIERE CHIARO DI LUNA MONTE SAN SAVINO CATTIVI SOGNI AFFANNO RICORDO, CON COLONNA SONORA INVERNO 3
NEL FREDDO UN PRETE MARE FORESTE SCOGLI LA CANZONE DELL'IMPOSSIBILE UNA MATTINA DI GENNAIO STASERA
BELGRADO NONNI HIROSHIMA NAGASAKI SENTIERI ROSA

INVERNO 2

ADRIANA
FIGLIO VERDE 1-4 FELICITÀ I RICORDI RITROVATI PENSIERI IMPORTANTI ROSSO 1-7 INVERSIONE UTOPIA DI UN INCONTRO
SOLO DANNI MATERIALI FOGLIE CARSO 1917 SESSANTOTTO LIGURIA DUBLINO IL MIO AMICO DOWN FIFA BLU
BIANCO PIOGGIA UNA SERA DI FEBBRAIO RASSEGNAZIONE NOTTE MARINAI NUVOLE NUVOLE E PIOGGIA
INTIFADA GLASGOW LETTERE DELL'IMPOSSIBILE
 
IL FREDDO PAESAGGIO LA ROSA FRENESIA SAKURA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PAESAGGIO

Azzurri laghi
tempestano il bosco
tra alte vette
riflesse nel mio cuore
in cerca di riposo.
 

 

 

 

 

 

LA ROSA

La rosa rossa
accoglie la rugiada
coi suoi petali.
 
FRENESIA

Somatizzando frenesie
vita fluisce in giorni
tra arrampicate e discese
su artificiose montagne russe
che si rincorrono
a mordersi la coda
tornando sempre
al punto di partenza.
È il momento di scendere
di ritrovare il tempo
per ciò che vale
e far vita scorrere
senza frenesia.

 

 

 

 

 


 

SAKURA

S'alza il vento
e piovono petali
son di ciliegio.
 
GLASGOW

Da solitario
ricerco la mia strada
nelle fumose
ombre dei pub di Glasgow
tra risa e birra chiara.

 

 

 

 

 

 

IL FREDDO

Gelo profondo
che ti entra nelle ossa
come sicario.

 

LETTERE DELL'IMPOSSIBILE

Mio intimo amore
le tue lettere ho consumato
leggendole mille
e mille volte ancora
fino a vedere
nelle pieghe ormai lise
l'inchiostro sbiancato
e mentre più leggero
si faceva il tuo tratto
più il mio amore per te,
incontrollabile istinto,
montava.
Così le tue parole ho bevuto
tutte d'un fiato
come vino novello
d'ultima vendemmia.
Vino dolce,
ristoratore e fresco
che nella gola scivola
senza lasciare retrogusto amaro.

Con occhi chiusi
ho passato le dita sulla carta
sentendo la tua pelle
di calda seta,
fremere di passione
e ho sentito le tue carezze
dolci, forti, ritmiche, affannate
carezze innamorate.
E sogno mi ha preso
e a te portato
a consumare profondi baci
tra ansiti di gioia
d'appassionati giochi
in un arcobaleno colorato
da parole sussurrate.

Facile è stato perdermi in te
tra le tua braccia
e l'aria mi è mancata
nella gioia del gioco
nell'affondare il volto
tra morbidi capelli
mentre i baci s'inseguivano
senza quartiere
senza freno
senza confine alcuno
fino a sfinita quiete.
Fino a brusco risveglio
in quotidiana realtà
tra sguardi nel vuoto persi
a disegnare impossibili viaggi
sui finestrini da pioggia rigatsami
che per ansiosa attesa
ci univano
a condividere emozioni
come platonici amanti.

Carissima
penso a noi
nella vita divisi
da strade che troppo di rado
si sono incrociate
forse troppo chiusi
nelle nostre scatole di felicità
e sofferenza
nei pochi sogni realizzati
e nei molti infranti.

Adriana
oggi ti leggo
e quel pezzettino del mio cuore
che fu tuo
riapre le finestre
e nuova aria
fresca
accoglie.
 

 

 

 

 

 

UTOPIA DI UN INCONTRO

Forti colori
da luce accesi
come un arcobaleno
nel mio cuore risplendono
e pulsano
sentendo il tuo nome
e il muscolo batte
sempre più forte
come a un bimbo
in attesa del Natale.
Così ai tuoi baci penso
e gioia esplode
e senso di vita
e . amore
e l'idea s'avanza
fino al giungere
della realtà
oltraggio di sogni
che a terra riconduce
ogni speranza
e rabbia scatena
per il mancato amore
che utopia annunciava.
Così solo tristezza resta
finchè,
a braccetto con morto affetto
anch'essa se ne va,
sbiadendo in lontananza,
come da nebbia
inghiottita.

 

 

 

 

 

FIFA BLU

Ansia feroce,
come gelida mano,
il cuore blocca.

Dura attesa
e timore dell'ignoto,
spirito ferma.

Mano d'acciaio
che fino al decollo,
stomaco gela.

Parte in volo
un forzato battito:
è la fifa blu.
 
MARINAI

Disincantati
marinai viaggiano
sulle acque chete

pronti all'imprevisto.
Sono le mie carezze.
 
NUVOLE

Tre nuvole
s'inseguono sui monti,
rossi e turchesi le dipingono.
Nitidi profili
di vette frastagliate
indicano al sole
il cammino del riposo
e mentre l'azzurro
lascia il cielo,
attimi lenti segnano il tramonto.
La sera mi attende e mi sorride,
con occhi profondi di donna.

 

 

 

 

 

NUVOLE E PIOGGIA

Di nuvole e pioggia
è il nostro destino
che intreccia sogni
e li affida al vento tiepido
di primavera
che al precipitare
di pioggia invernale
sostituirà calde gocce
INTIFADA

Spazi ristretti
di ragione e di pace
che si affacciano
su vasti mari d'odio
dove la vita annega.
 

 

 

 

 

 

 

UNA SERA DI FEBBRAIO

Amore travolgente
ho letto stasera
tra nuvole
al tramonto colorate
gonfie di pioggia
e di sospiri
accarezzato nei pensieri
di un vento gelido
che soffia per la tua assenza
su ali senza forma
di sogni che sanno di sale
e di profumi intensi
di fiori di mare
che mi raccontano di te
mentre passione attende
di assaporare il gusto
della nostra pelle.

 

 

 

 


 

INVERNO 3

Rughe profonde
disegnano il sorriso
nel tuo inverno.
 
DUBLINO

Rubizzi volti
dai profili marcati
son di Dublino
immagine di calde
sere passate al pub.

 

 



IL MIO AMICO DOWN

Dolci occhi
dai riflessi cobalto
sognano di sicuri affetti.
Occhi a mandorla
su sorriso a specchio
promettono doni di gioia.

 

 

 

 

 

 

 

BIANCO

Se rose bianche
sbocciano nel tuo cuore
sono miei sogni.

 

 

 



PIOGGIA

Pioggia salata
che riga le mie guance
con la speranza,

è acqua che il vento
ha rubato al mare.
 

SESSANTOTTO

Fummo guidati
sgomenti e inquieti
da insegnamenti
che nella penombra
s'acquattavano
sfuggenti e fragili
fatti da vuote parole
e da slogan
senza costrutto
ma forti a sostenere
il nostro debole pensiero
che la storia ha poi distrutto.

 

 

 

 


 

LIGURIA

File di palme
campanili barocchi
case pastello
tra caruggi in ombra
dove tempo si ferma.
 
FOGLIE

Foglie nel vento
rotolano vorticando,
impossibili alla sosta,
coriandoli di ruggine,
caldi colori
d'alba e tramonto
e d'oro saturi.
Sono pensieri
sgusciati da un cuore
dispersi dal vento
tra refoli di passione.

 

 

 

 


 

Dal diario del Tenente Vittorio Baldassarri 2° battaglione mitraglieri, 140°
Fanteria (i Gialli del Calvario), XIV° Corpo D'Armata 28a Divisione, S.
Andrea sull'Isonzo, Friuli.



CARSO 1917

Triste quel dì che sorteggio mi colse
per profanare di vita il tempio
quando comando del ploton m'impose
per l'alba, del vile fare scempio.

Avanti tenente, disse colonnello,
il codardo non si può perdonare,
perché l'esempio non sarebbe bello
e truppa potrebbe indietreggiare.

Così nel sole, plotone fu schierato
davanti al vigliacco fuggitivo,
dal volto sereno e rilassato

Mai più sangue io verserò dell'uomo,
dicevan per lui i suoi occhi neri
che, codardi, non cercavano perdono.

 

 

 


 

SENTIERI

Splendidi sentieri
di vita gioiosa
s'accostano al mare
tra aspre scogliere
incrostate di sale
e colori
invidia di pittori
e profumi di ginestre
e di rosmarino in fiore
mentre la risacca culla
come pacata colonna sonora
che accompagna passi sicuri.

Ma la realtà
con apparente inganno
inaspettatamente muta
per l'improvvisa bufera
e nella sferza del vento
i passi si fanno incerti
nel timore del precipizio
e, mentre pioggia il viso frusta
la cheta risacca
in rombo di tempesta trasfigura
pronta a ghermire chi s'avvicina.
Si disperdono i profumi
nell'aria mossa
e i colorati petali
strappati e rapiti
s'annullano nel cupo grigiore.
Tutto diviene disperazione
e soffocante angoscia
che stomaco attanaglia
come gelida morsa.

Solo profonde radici
abbarbicate a rocce salde
son speranza di salvezza.
Solidi ancoraggi
che conducono al domani
chi, bagnato e stanco,
ha attraversato
il sentiero della tempesta,
fino a rinnovati istanti
di serena gioia
per i profumati colori
ancora più brillanti e vivi
nel nuovo sole.
 

 

 

 

 

PENSIERI IMPORTANTI

Pensieri distanti
viaggiano nel tempo
ravvivando la vita
come bimbi ignoranti.

Pensieri incostanti
su morbide forme
e richiami di vita
senza remore scostanti.

Pensieri montanti
a travolgere il cuore
con eventi ed incontri
per la gioia importanti.
 
ROSA

Dolce Rosa
che nel freddo
i tuoi colori
conservi inalterati
e al chiaro di luna
regali petali
agli amanti
e sogni ai poeti
continua pure nel gelo
a parlare d'amore
e di profondi pensieri
e d'avvincenti avventure,
di vita vissuta e amata
e così
siano ancora sogno
le tue parole.

 

 

 

 

 

INVERNO 2

Gelo e nebbia,
nudi rami ritorti,
freddo inverno.

 
FIGLIO

Come una carezza
la tua gioia
avvolge il mio pensiero.
Il tuo sorriso
si posa sull'anima
e porta pace
al mio spirito
che nei tuoi occhi
consolazione trova
e stabilità e affetto.
Figlio mio,
con le tue carezze
crescerò anch'io.

 

 

 

VERDE 1

Su verdi fronde
riflettono speranza
raggi di sole.

 



VERDE 2

Smeraldine ore
trascorrono serene
in amati boschi.

 



VERDE 3

Profumi dolci
di colorate stelle,
prati fioriti.
 

 

 


VERDE 4

Freddi riflessi
di smeraldine acque,
alpini laghi.

 

 

 

 

 

 

 

FELICITÀ

Vagano ciechi
i miei pensieri
tra pagine d'ansia
e paragrafi di dolore.

A tentoni
brancolo in capitoli
neri d'odio
tra brani di soffocante
opprimente
grigiore.

Ma luce scorgo
al di la del vuoto.

Mi basterà muovere
le mie gambe e i piedi
per giungere a te
al tuo caldo abbraccio.

Per giungere a te
e farti sentinella
del mio dolore.

Ma paralisi mi prende
e a te non so venire
così prossima
eppure irraggiungibile
e il cuore si perde
e paura l'anima brucia,
al serrarsi di mascelle d'ombra
che la gola m'attanagliano,
soffocando il mio grido
che mai ti giungerà.

Così vicina
e irraggiungibile felicità.

 

 

 

 

 


 

I RICORDI RITROVATI

Frammenti di vita,
irriconoscibili,
abbandonati nel tempo,
eppure,
ancora parlano al mio cuore.

Raccontano antiche storie,
di lontani affetti
che ormai più non sono,
e di profumi
mai più gustati.
Raccontano storie
dove spirito ristagna.
Storie del: "se fosse stato"
che nei "ma" e nei "forse"
annegano l'anima.
Storie di occasioni perse
e di vuota ricerca
di un futuro mancato,
mentre la vita scorreva
nell'indifferenza,

Ma ora,
a quei ricordi ritrovati,
guardo sereno,
come a una lontana strada
già percorsa,
come a una salita superata,
gustando nuovamente
gli antichi profumi,
che, un po',
sanno di malinconia.

 
ROSSO 1

Anima prendono
dolci occhi di bimbo
e rosse gote.

 

 


ROSSO 2

Calore danno
con impeto selvaggio
fiamme ruggenti.
 

 



ROSSO 3

Sbuffi colorati
e tra i rami frullano
i pettirossi.
 

 



ROSSO 4

Rosse nuotatrici
nello stagno azzurro
sinuose carpe.
 

 

 

 


 

 

 

ROSSO 5

Schizzo di sangue
sulle dorate messi
un papavero.

 

 

 

ROSSO 6

Adornano fronde
di allegri festoni
rosse ciliegie.

 

 

 

 

ROSSO 7

Spandono fuoco
di passionario amore
son rose rosse.
 

 

INVERSIONE

In mie stagioni
primavera fiorisce
dopo l'estate,

è colpa dei colori
catturati dal vento.
 
SOLO DANNI MATERIALI

Un kamikaze prezzolato
in aria è saltato
una casa ha sfondato
lasciando solo e isolato
un muro sbrecciato,
da una scheggia forato,
dove un uomo ha abitato.
Un uomo affamato
dal corpo emaciato
e il volto scavato
che quando si è salvato
nessuno ha notato.
Uomo fortunato
dall'animo straziato
col cuore violentato
che casa ha lasciato
mesto e sconsolato,
ma con solo .
un ginocchio sbucciato,
così stampa ha titolato:
"ATTENTATO SVENTATO!"
 

 

 

 

 


 

FORESTE

Sentieri accoglienti
accompagnano il cammino
tra silenziose ombre
da raggi di sole incise.

Ombre fresche,
profumate di vita,
dove lo spirito corre
nella gioia di perdersi.

Foreste amiche
che di scoperte e meraviglia
i miei passi segnate
con immagini serene.

Rifugi dell'anima e del cuore
a voi vorrò tornare
nel giorno di mia quiete,
quando cesserà la tempesta

e come nuvola v'avvolgerò,
intrecciando con le mie spire
le vostre fronde brillanti,
come un eterno amante.
 

 

 

 

 


 

SCOGLI

Scogliere taglienti,
sul mare protese,
d'onde possenti,
lasciano solo
rivoli trasparenti.

Realtà taglienti,
nella mente protese,
di sogni possenti,
lasciano solo
riflessi sgomenti.
 
LA CANZONE DELL'IMPOSSIBILE

La canzone dell'impossibile
parla di noi
che siamo colori
dispersi nel vento.

Ha note calde
e assonanze rare
e forti
di accordi frementi
e di passioni travolgenti.

Finisce l'ultimo ritornello
effimero eco di un arcobaleno
che dopo tempesta
brilla
e poi sfuma tra le nubi disperso.

Bufera è passata
e la nostra canzone
è ormai terminata.
cala la quiete
lasciando vuoto l'orecchio
ora che siamo
dispersi nel vento.

 

 

 

 

 

 

UNA MATTINA DI GENNAIO

Fredda pioggia scorre
su facciate grigie di periferia
e vetrine incide
con rivoli sinuosi
sovrapponendosi
ai fragili fatui colori
della passata festa.
Tutto fagogita
nel suo gelido,
umito abbraccio
in una mattina qualunque
di gennaio
quando ormai
si è fatto lontano
il suono degli affetti fragili
come quello delle campanelle
e delle palle di vetro colorato
e la vita torna a esigere
il suo pedaggio.

 
BELGRADO

Stelle comete
giungono fiammeggianti
si riflettono
negli sguardi attoniti
dispersi nella notte.
 
NONNI

Malinconici pensieri s'inseguono
sfuocati dal tempo
alla ricerca di antichi volti
e di antichi affetti.

Pensieri persi nel ricordo
di consolatori abbracci
di lacrime asciugate e dolori alleviati
di carezze  e bonari rimbrotti.

Sensazioni d'amore
e d'incondizionato sostegno
che i primi passi accompagnarono
e seguirono finchè ruota si fermò
sostituendo all'affetto un cupo dolore.

È ora che il mio pensiero si perde
a rincorrere i piccoli gesti
e le desuete parole
che di  quei lontani affetti furono il sale
m'illudo che possa giunger loro
il mio pensiero d'amore
come laica preghiera
conforto dei presenti
e per gli assenti calda carezza.

 

 

 

 

 

 

HIROSHIMA

Sole lucente
improvviso e ruggente
soffia rovente
a cancellare sogni
e rapire gli amori.
 
NAGASAKI

Ombre oscure
stese sugli assordanti
silenzi, dove
il vuoto è ancora li
echeggiante di vita
IL QUADRO

Quattro mani
di colori luminosi
intrecciati nel vento
a strappare petali
ai bianchi fiori
di un ciliegio
fiorito fuori stagione.

 
SCOGLIERE

Percorro a fatica
sentieri in salita
e il fiato mi sento mancare
tra rive scoscese
sul mare a calare.
Mare buio
pericoloso e inesplorato
eppure accattivante
desiderato
che schizzi di schiuma
scaglia al cielo
a catturare luce e colore.

Senza voltarmi indietro
al baratro mi affaccio
ad ammirare le gocce cadenti
su scoglio infrante
disegnare
arcobaleni iridescenti
così come gabbiano
stufo di camminare
le ali dispiego
e nel vuoto mi lascio andare
a sfidare venti
e spruzzi
con la sola speranza
di non finir
sugli scogli più aguzzi.
 

 

 

 

 

 


 

CHIARO DI LUNA

Già è difficile, nel sole,
scoprire la voce del cuore
e del pensiero
trovare riscontro

figuriamoci nel buio
dove ora arranco,
alla ricerca del battito
del mio cuore,
e senza luce, a tentoni,
ricerco dei miei pensieri il filo,
ma nel chiarore della luna
s'illumina il cammino,
scorgo il tuo volto e il tuo sorriso.

Così,
nel profondo dei tuoi occhi
perdo il pensiero
e il cuore mio ritrovo.

 
MONTE SAN SAVINO

Sulle colline della Chiana
tra ulivi e girasoli
tra verdi di vite
e di cipressi i cupi toni,
torri e campanili
disegnano l'inconfondibile profilo
e incalzano teorie di tetti
bruni e rossi
addossati e accavallati
a proteggere muri antichi
e facciate costellate
di finestre spalancate
come occhi vigili sulla campagna.

Mura sbrecciate
come vecchie arzille
e un poco sconsolate
fan da guardia a giardini
che più non vedono
ne dame ne cavalieri
ma grida di bambini.

E al naso torna odore di polvere
e d'umida pietra
di vicoli stretti ove non giunge il sole,
mescolato ad afrore di stie
e fragranze di forno
mentre una campana
lancia rintocchi
che sono battiti del mio cuore.

 

 

 

 

 

 

CATTIVI SOGNI

Cattivi sogni
sconfinano nella veglia,
eco di affannati pensieri,
generati da inquieto vivere.

Cattivi sogni che all'alba
danno un sapore amaro
ad agitati dormiveglia,
specchio di giorni
che mai sembrano finire
dove cade la speranza
e l'odore della resa
aleggia soffocante
e inutile rabbia si scatena
in futili tentativi
di contrastare
l'oscura tempesta
che ogni barriera
ed ogni argine
travolge.

A estremo rifugio
restano però
affetti consolidati
che forti e avvolgenti
fanno da corazza
fino al cessare
della burrasca
fino alla nuova alba
che dopo il buio
porterà
di una serena rinascita
il profumo.

 

 

 

 

 

 

AFFANNO

Pizzicano gli occhi
come da fumo offesi
perché ridursi così
e soffrire per mesi?

Perché non accettare la tua partenza
con matura serenità
annullando sofferenza
per la tua giovanile superficialità?

Perché ancor cadere
nella trappola dell'attesa
e presso il telefono attendere
nelle tue parole la resa?

Eppure aspetto ansioso
il tuo spirito mutevole
che come vento impetuoso,
via trascini queste opprimenti vele,

giunte a coprir di buio soffocante
la mia mesta speranza
nell'attesa del tuo amore esuberante
che della tempesta ha la fragranza.

Tempesta travolgente
che tutto contrasta
come onda dirompente
che scoglio inghiotte e sovrasta.

Sempre però scoglio riaffiora
riemerge forte ed alto
e stolido ignora
il successivo assalto,

mentr'io in affanno,
tra un tuo venire ed un andare
temo per mio amore il danno
del tuo mancato ritornare.

Invece come onda a scoglio torni
e ancor ti trovo tra le mie braccia
a scacciare i bui contorni
del timore della bonaccia,
 

 

 

 

 

 

 

 

RICORDO, CON COLONNA SONORA

Vecchia canzone
di gioventù passata
consumata in istanti banali
qui assume sapori amari
tragicamente reali.

- - - - - - - - - - RE 4 RE SI-
- - - - - - - - - - Son morto ch'ero bambino
- - - - - - - - - - SOL RE
- - - - - - - - - - son morto con altri cento
- - - - - - - - - - DO7+ RE
- - - - - - - - - - passato per un camino
- - - - - - - - - - LA4 LA RE
- - - - - - - - - - e ora sono nel vento
- - - - - - - - - - DO LA

Nella fresca mattina
sotto a un sole settembrino
anche la natura
sembra smorzare
i suoi canti
e i suoi colori

- - - - - - - - - - RE 4 RE SI-
- - - - - - - - - - Ad Auschwitz c'era la neve
- - - - - - - - - - SOL RE
- - - - - - - - - - il fumo saliva lento
- - - - - - - - - - DO7+ RE
- - - - - - - - - - nei campi tante persone
- - - - - - - - - - LA4 LA RE
- - - - - - - - - - che ora sono nel vento
- - - - - - - - - - DO LA

e passato il portale
il silenzio è tangibile
è quasi totale.

- - - - - - - - - - RE 4 RE SI-
- - - - - - - - - - Nei campi tante persone
- - - - - - - - - - SOL RE
- - - - - - - - - - ma un solo grande silenzio
- - - - - - - - - - DO7+ RE
- - - - - - - - - - che strano non ho imparato
- - - - - - - - - - LA4 LA RE
- - - - - - - - - - a sorridere qui nel vento
- - - - - - - - - - DO LA

Dietro a spoglie finestre
ancora i volti emaciati
dagli occhi incavati.

- - - - - - - - - - RE 4 RE SI-
- - - - - - - - - - Io chiedo come può un uomo
- - - - - - - - - - SOL RE
- - - - - - - - - - uccidere un suo fratello
- - - - - - - - - - DO7+ RE
- - - - - - - - - - eppure siamo a milioni
- - - - - - - - - - LA4 LA RE
- - - - - - - - - - in polvere qui nel vento
- - - - - - - - - - DO LA

Volti atrofizzati dal terrore
incapaci ormai
di esprimere ogni dolore.

- - - - - - - - - - RE 4 RE SI-
- - - - - - - - - - Ancora tuona il cannone
- - - - - - - - - - SOL RE
- - - - - - - - - - ancora non è contenta
- - - - - - - - - - DO7+ RE
- - - - - - - - - - di sangue la bestia umana
- - - - - - - - - - LA4 LA RE
- - - - - - - - - - e ancora ci porta il vento

Nei cubicoli dei dormitori
ancora la sofferenza
di corpi straziati
e di affetti strappati.

- - - - - - - - - - DO LA
- - - - - - - - - - RE 4 RE SI-
- - - - - - - - - - Io chiedo quando sarà
- - - - - - - - - - SOL RE
- - - - - - - - - - che un uomo potrà imparare
- - - - - - - - - - DO7+ RE
- - - - - - - - - - a vivere senza ammazzare
- - - - - - - - - - LA4 LA RE
- - - - - - - - - - e il vento si poserà.

Non c'è bisogno di poesie
per chiedersi quali piedi
calpestarono quella terra
quelle assi
quella polvere grigia
serve solo il cuore
per leggerne i nomi
e il coraggio
di non dimenticare.

 

 

 

 

 

 

 

NEL FREDDO

Nel freddo autunnale
della sera,
un dolce caffè
scende nella gola,
caldo,
forte,
ristoratore.
Nel freddo autunnale
della mia vita,
un dolce amore
scende nel cuore,
caldo,
forte,
ristoratore.

 
UN PRETE

Triste malinconia
che in tue piatte giornate
fa del grigiore sinfonia
mentre ti muovi
in ore affannate
tra un offertorio e un capezzale
senza poterti riposare
perché scacciare il peccato
o placare del prossimo il dolore
non consente pausa
per contare del servizio l'ore.
Così,
sotto l'anestesia
d'un quotidiano affanno
il tuo tempo rotola via
fino al giungere
della sera il danno
quando solitario
in una vuota atmosfera
consumi il tuo pasto sciapo
pensando dove ancora ritrovare
del bandolo di speranza il capo.
E mentre femminili rotondità
ammiccano dalla televisione
tra le pieghe di un ordinario rimpianto
come spilli in un cuore infranto
tornano ricordi di antica passione
di gioventù annullata
tra austere mura dall'odore d'incenso
quando pelle di pesca
sfuggivi come satanasso
soffocando tua natura
sul duro materasso.
Così oggi vecchio e stanco
nel solitario silenzio della tua casa
mai d'ansito di donna
o da frullare di bimbi rallegrata
ti chiedi sconfortato
ma quanto mi costò l'averti amato?
 

 

 

 


 

MARE

Liquido incanto
d'onde su scoglio infrante
che sguardo lega
ed occhio non stanca.

Liquidi flussi
che nel loro ritrarsi
come tentacoli
catturano l'anima
con ipnotici riflessi.

Liquido argento
ispiratore di sogni,
che tua dirompente forza
lasci solo intuire.

Liquido mormorio
che nel cupo canto
della risacca
racconta memorie
di passioni antiche
di storie d'uomo
e d'epiche fatiche.

Compagno ti fai
di pensierose ore
e nell'ingannare l'attesa
sei amico.

Così a te
il mio sguardo volgo
per ritrovare,
nella tua mobile quiete
l'energia per ravvivare
i sopiti istinti
e i sogni ambiziosi,
respiro di vita.

 

 

 

La proprietà letteraria è dell'autore. Ogni riproduzione è vietata.

 

Home page  |  L'autrice del sito  Le pagine del sito