Giuliano Bartolozzi1-2-3-4-5-6 
 

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UNA BUSTA SIGILLATA SIMILE A UN VASO. 

EDGAR.

CIAK (dove vuoi tu).  

Fotosintesi Clorofilliana.  Settedelmattino. DUE
Fotosintesi Clorofilliana2. NERO Titolo: J. Lupetto Di Mare. MIO STRANO AMORE. LUNEDI'.

 

                                              UNA  BUSTA SIGILLATA SIMILE A UN VASO.

 

 

                                                          Un giallo senape puo’ contenere

                                                          Una cosa piatta. Ossia la  parola

                                                      Cosi’ contraddetta puo’  far  nascere

                                                     Seri dubbi. Si perche’ se una   cosa  fa

                                                   Parte di  un’altra  non  puo’  starne  fuori

                                                  A meno che non la si estragga. Mentre puo’

                                                  Piovere e contemporaneamente far sole cio’

                                                  Che sta dentro sta dentro  e  non  la  si  puo’

                                                  Avere contemporaneamente fuori. Parlo  di

                                                  Un qualcosa che va o viene, no che va e va,

                                                  E che quando e’ in moto non e’.Sempre che

                                                  Sia chiusa, ovviamente. Mi riferisco  a  cio’

                                                  Che si verifica e che puo’ essere o non,puo’

                                                  Trasbordare nell’insignificante o addirittura

                                                  Raggiungere gli estremi. Una volta che   si

                                                  Manipola compie la sua funzione e lacerata

                                                  O  socchiusa delicatamente riserva   sempre

                                                  Un fascino di mistero e di ansia, ma quando

                                                  Si esaurisce non e’ piu’ nulla, zero assoluto

                                                  Diventa materia morta. Passa dunque     dal

                                                  Centro dell’attenzione all’insignificanza che

                                                  E’ un attributo di un corpo  disvelato     per

                                                  Sempre. L’occhio non ha piu’ parte  e      la

                                                    La commedia e’ finita , finita per sempre.

 

 

 

 

LA SORPRESA PUO' PROVENIRE...

 

                        dall'approssimarsi di un temporale,

                        da un pianto che si trasforma in sorriso,

                        dal GRIDO di un gabbiano che si sposta velocemente,

                        da un'onda piu' forte di un'altra,

                        dallo scoprire una personalita' insolita e toccante,

                        da un suono alla radio,

                        da un'immagine FORTE,

                        da qualcosa che giudichi INSOLITO,

                        dal sentirsi solo nel bel mezzo della SAVANA

                                                                                  (mi e' capitato),

                        da un sogno che ti procura il risveglio,

                        da una nube che si staglia in alto nel cielo azzurro di CARACAS,

                        da un'idea sconvolgente che ti prende d'improvviso,

                        da un volto che ti sembra di avere gia' visto...

 

                        Questo ed altro ancora EDGAR.

 

 


 
Non e' la fine.
Ossia e' come vuoi tu grazie al cielo.
Se vuoi puo' essere la fine, perche' no,
ma solo se lo vuoi tu.
Perche'?.
Perche' quando puoi ricominciare
                                         da dove hai finito
allora non c'e' fine ne inizio.
E' un tondo.
Ma puoi anche attraversare,
ossia prendere un raggio, giungere al centro
                     e prendere l'altro raggio per dove vuoi tu...
Tanto, a che serve finire se si puo' ricominciare....
                                        ...e ricominciare....
 
Prendi il cappio di un filo.
Annodalo con un altro.
Dov'e' ora la fine?
 
Vedi un film e
poi lo rivedi ancora...
Dov'e', dov'e' la fine
           se puoi ricominciare...
 
E' un cerchio
e tutto ne fa parte.
 
Cosa preferisci?
Sta a te scegliere...
 
Ciak!

 

 

 

 

 

Potrei contare quelle rose
                                     una ad una
e decantarne tutta la loro bellezza....
 
ma non ne vale la pena.
 
 
Potrei raccogliere quella noce di cocco fresca
                                                                  e poco a poco
suggellarne il nettare  racchiuso....
 
ma non ne vale la pena.
 
 
Potrei dirti parole d'amore
Eccitarti con gesti erotici
Farti andare in Tilt.........
 
ma non ne vale la pena.
 
Ottobre 2001.

 

 

 

 

Mi Piacerebbe Immensamente

far parte della natura

ma non da estraneo.

 

Avvinghiato e Compenetrato,

incarnato ed amalgamato

                                     alle Radici, alla Terra.

Sentirmi Radici, ma non secche,

Sentirmi  Terra, ma non arida,

in una Fusione di Corpo e Spirito.

 

Mi Piacerebbe Immensamente

avvolgermi nell'aria della selva,

esserne il suo respiro

con tutti i miei Sensi.

 

Mi Piacerebbe Immersamente

essere immerso nella Sana Mota

slanciato, proteso al cielo,

cielo Concreto e Materiale che mi sovrasta.

 

Mi Piacerebbe Immensamente

aspettare cosi'

che la mia vita si compia,

senza altre mete,

senza altri destini,

adagiandomi nella Mortalita'

che mi compete.

 

Giuliano Bartolozzi.

Nizza, febbraio 2003.

 

 

 

 

 

NERO.

...bevo tranquillamente il mio caffe' fatto di aroma di fumo di retrogusto dolce-agro.

...il mio sguardo passa distratto dai miei pantaloni all'interno della tazzina.

...dentro c'e' uno spazio sconosciuto che non esiste nel bianco.

...per me in questo istante regna il mistero puro quintessenza dell'assoluto e dell'incognito.

...fuori il tempo non arriva ad essere cosi' intenso, ne' ora ne' nella notte.

...dapprima e' troppo caldo poi ci vado piano a piccoli sorsi. Mi passo la lingua sul palato per degustarlo.

...arrivato all'ultimo sorso passano alla radio un pezzo di Chet Baker...

 

Nizza, ora e sempre.

 

 

 
L'aria di mare mi fa bene.
Il sole mi riscalda il corpo e giro per le strade di Nizza incantato dai cauti rumori di una civilta' organizzata.
 
Ma tu dove sei?
In quel torrido caldo infernale, nella bolgia, nel tuo caos di vita familiare, con l'ingiustizia di un salario miserabile per un lavoro che non ti da' tregua.
 
Come facciamo a sentirci?
Dotato di una tecnologia ancestrale, con la tua notte nel mio giorno,  le tue impellenti necessita', non puoi davvero pensarmi.
 
Torneremo a visitarci?
So che per te non esiste il futuro ed usi i sentimenti solo per urgenze. So anche che puoi dominare i tuoi sensi e che l'emotivita' non e' il tuo forte logicamente.
 
Epilogo.
Certo questa e' una storia non scritta perche' una pagina non letta. Una realta' da occultare per un amore che soffoca.
Uno sbaglio insomma da cancellare per non prendere un brutto voto dall' Umanita'.
 
 

 

 

 
 
E' l'ora Zero
e tu, Lupetto Di Mare, sei gia' li' dove ti vedo,
tra lo spicchio di luce e l'odore salmastro del nero.
 
Il tuo cerchio racchiude sogni piu' veri del vero
anche se, impigliato nella fatidica rete, ti dibatti e non vinci
nel nostro mondo ostile e perverso.
 
Pure tu, accecato dal buio, vivi e non vivi  le tue notti.
Solo, con un lumicino sospeso lassu' che mai ti potra' riscaldare.....
 
Nizza-Imperia 2003

 

 

 

 

Su di una targa c'erano i suoi anni.

Lui era smarrito, non ricordava.

Spesso andava avanti e indietro

senza volerlo

e questo lo turbava.

 

Voleva sentirsi vivo

parlare d'amore agli angeli

vedersi come era.

Ma non poteva.

 

Eppure so chi sono, si diceva

ma ogni sforzo era vano.

Correva troppo da fermo

e spesso si equivocava....

 

Nizza, 25 Marzo 2003.

 

 

 

 

 

 

Da queste parti splende sempre il sole per sbaglio.

La lingua e flutata ed insidiosa.

La bellezza fiorisce solo in apollo.

Sesso e indifferenza sono un sacramento.

Tutto si confonde con Denaro.

 

Da queste parti i muri crescono come le piante.

Ti sembra di toccare ma c'e' un vetro in mezzo.

Le case sono un mero ricordo.

Le abitudini  innervosiscono l'aria.

Tutto si rivela Inutile.

 

Da queste parti i segreti crescono tra spessi muri.

Il mare e' fatto per quegli altri.

La donna si muove solitaria.

Bimbi e significato non si uniscono.

Tutto e' uguale a Niente.

 

Meta' di me ti Ama.......

 

 

 

 

DUE.

 

Due che vivono.

Due che si conoscono.

Due che si frequentano, si amano, si uniscono.

Due che stanno in due.

Due che ridono, piangono, si lasciano, si riprendono....

Due che condividono dolcezze ed amarezze, esiti ed insuccessi,

                                                          tragedie e felicita'.

Due che si consumano.

Due che forse invecchiano e che forse si ammalano...

Due che spesso non ce la fanno piu'...

Due che se ne vanno, uno ad uno o assieme...

Due che finiscono di essere quei due,

che scompaiono...

Due che non vivono.

Due.

 

Nizza, domenica 6 aprile 2003 ore 8.05. 

 

 

 

 

Notte.

Nell'altra stanza

un lumicino acceso

                   come sempre.

 

Fisso le mie pareti

che poco a poco

dipanano i misteri.

 

Io non credo ma amo

tant'e' che da quella luce quasi magica

poco a poco si dipana

un groviglio di ricordi e di passioni...

ed il riso si accompagna al pianto...

                               come sempre.

 

Questa,

come tutti i lunedi'

e' la mia lunga notte di espiazione....

 

 

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Fisso le mie pareti

che poco a poco

dipanano i misteri.

 

Io non credo ma amo

tant'e' che da quella luce quasi magica

poco a poco si dipana

un groviglio di ricordi e di passioni...

ed il riso si accompagna al pianto...

                               come sempre.

 

Questa,

come tutti i lunedi'

e' la mia lunga notte di espiazione....

 

 

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