Francesco Sinibaldi 1-2-3-4 -5

i suoi libri di poesia - comunicazioni unificate - Il sito Montedit - Il sito di riferimento - Interventi sulla BBC

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The sound of silence.

Waterfalls

We all fall in love sometimes

God only knows

C’era una volta un sogno.

Oh England my lionheart.

Aftermath

Candidate

Hopelessly devoted to you.

On my own.

Bridge over troubled water.

I lie around.

Star of Bethlehem. Walking in the park with Elise
Eleanor Rigby. What would they say.

It’s getting dark in here.

Once upon a long ago.

Ti scrivo col cuore.

Get on the right thing.

Aftermath.

 

 

 

Aftermath.

 

Il assied calme et beau ce coucher de soleil riant,

et cette rime, qu'il paraît sentir son corps franc et

le goût d'enchantements dans un souffle sans fin,

comme arrosez dans ruisseau.

Et pendant que je m’assied  loin pour admirer dans

le clair ce silence perpétuel né au son de chanson,

et où le peine retourne, une voix mentionnée

m'atteint dans le cœur, et alors, dans le sol, sent une

chant renvoyer : e me rinvien l’eternal, les mélodies

des saisons mortes, e la nouveau et vive, la pensée

d'elle.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ti scrivo col cuore.

 

Al dolor tuo diletto, e ad un candido fiore,

rinato nel sole a membrar gioventù.

Ti veggo piangente, l’occhietto sincero a

mirar di quel tempo l’amorevole fato che

nel soffio si posa, ed invita a sognare.

Ti scrivo col cuore, onde una lacrima scende

adagiandosi mesta nel chiaror di quel canto

che da sempre ti chiama, e poi fugge e

svanisce.

Ma rimembra, dolore, c’è una candida luce

che discende nei cuori ed illumina il casto

d’un fruscello di quiete; e quando

il sole tramonta donando barlumi di un

nuovo sorriso, ricorda, io prego per te. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Get on the right thing.

 

Van pe suon d’augelli a cori li tristi amor

ne campicelli ch’odo, al par de’ sol che innato

 fugge allor ridente a’ fior de giovin prato; le

gallinelle, ancor pe canti use a gareggiar di

sasso in sasso e a saltellar co’ sol che ride e

lieto fugge a ’cor de lo novello piovo, fan mille

cori e tinti suon a fior de novellino ruscio, sì

ch’entra, or presto e svelto a picciol chiar de lo

mattino la gioia allegra sì lieta a cuor.

E ‘l sol gareggia pe campi e fiori.

 

 

It’s getting dark in here.

 

Rimembro ch’è dolce, com’anco perpetuo

a lo mirar mortale de novellino canto, e

 ancor per esso, siccome suol d’immenso e

casto a prova d’amor che duolsi e poi fugge

 in ogni lato al rumorio.

Ch’ella dicea e quinci del tempo che fulge

di nuovo ed ancora, al passar del cantileno,

codesto e soffuso ritorno ed inerte incantevole

diaccio.

E fuggevole fugge, onde un canto dimora.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A sullen path in the darkness of feelings,

then your lights, and a care of love……

 

I’ll live silent in the brittle weeping left

by the sun, I’ll be of your singing the

shining memory of an happy snow-flake

kissed in the light, and in the sun’s clear,

in joy and sadness, I’ll love you.

 

 

 

C’è una dolce poesia nel poetar di quel sole,

ed un soffio d’amore, nella rima del cuore; li

vedo a passeggio, gl’occhietti felici a passar

tra i chiarori e nei candidi albori di un mattino

di quiete, ed ovunque un bagliore si trasforma

nel suono di un ricordo beato, ed ancora, da

soli, a donare un barlume a quel sol fuggitivo.

 

 

 

 

 

 

What would they say.

 

A quel sole che nasce, al suo casto sorriso

che ritorna nel soffio d’un canto beato, allo

sguardo incantato a mirar della gioia la

canzone del mare, a quel candido lume, che

 nel sole tramonta.

 

I lie around.

 

Al par de’ sol ‘n chiar perpetuo rinato

canto, ch’ella de piovo a la fonte fa festa,

a la lucerna videa mia chioma passar pe

monti ‘n suol donato ne’ ridondante masso;

pur sempre dimora, prope virtute, ’l fior de

rusci ‘n pio tenue pianto gaudendo, com’au-

gellin beato ch’arride mesto ‘n fuggir de

l’amata pena com’anco mite ‘n labil festo

de selvatico candore.

I lie around, codesto pe’ canti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Star of Bethlehem.

 

Stella di Betlemme, una luce beata e dal canto

infinito ritorna nel sole e riprova a sognare, a

membrar quella voce.

Dona un barlume d’amore a quel fior prediletto,

al suo pianto che nasce ove muore un bagliore

desolato e silente, vaga da sola nel sorriso del

sole, e perdona il suo cuore, che quel giorno

svanì.

 

On my own.

 

Oltre il chiaro dimorante nei ceppi di un insolito

amore la quiete risorge, e tutto intorno, vagando

come augello incantato, la pace regna regalando

attimi simili al primo pianto cadente dalla cima

di una fronda odorosa di magico autunno; e

codesta è la timidezza naturale come la rosa che

al mattino, quando il nevischio cade ed imbruna

una candida luce, s’infiamma di un tenero sole,

quel sole che splende ed invita a sognare.

 

 

 

 

Bridge over troubled water.

 

Come animi

silenziosi appresso

al pianto del tramonto

rosato, e ricurvi,

a segnare la siepe

e le panche invernali,

vi veggo: leggiadri,

morenti e sconsolati.

I rametti

decadono sulle fronde

appassite, ch’odo

fuggire, nell’ampio

infinito che intorno

soggiace, e rimembra,

del mortale cammino,

la luce, soave

a meditar l’eterno

dintorno rinato

nel palpitar del mio

dolore.

 

 

 

 

 

 

 

Quiete ove il quercio rinasce, meditando sul vivo che

 nel roseo, di un lontano tramonto, muta al presente del

 nuovo mattino.

Odo il vento stormir e provocar fruscìo, in ogni lato

l’amato silenzio dimora ove un chiaror riposa , liberasi

il tormento, ed ancora, amatissima e viva, una luce

s’accende nella quiete del sole: e m’invita a morire,

a posarmi nel sogno d’un ridente pensiero, a fuggir

nel dolore, morituro e immortale.

 

 

 

 

 

 

 

A un roseo tramonto, al pianto d’un bimbo lasciato

nel chiaro a mirare un bagliore, a te, mio pensiero,

dolcissimo biondeo dal guardo vermiglio.

Sarò di quel canto la tenera voce ed il soffio beato,

vivrò nel tuo sguardo rimembrando del gelo

l’autunnale nevischio, e nel chiaro del sole, nella

gioia e nel dolore, io ti amerò.

 

 

 Sitting quiet and rosy that smiling sunset, and this rhyme,

 that I love to perceive of hers innocent hair what a flavour’s

 delight and a infinitive breath, like water in stream.

And sitting in distance to look in the light a sensitive silence

in the sound of a swing, where a crying delights, a magical voice

 rejoins my hearth, and then, in the sun, hear a singing to die:

e me rinvien l’eternal, the scent of the seasons deceased,

 and the novels alive, the care of her. 

 

 

 

 

 

Eleanor Rigby.

 

Fosco ridente ed

adagiato, com’ombretta

al sole e come l’incanto,

mutata mirando

il terreno ch’odo

affacciarsi rimembranza

d’ingeneroso rumorìo;

a prova comprimo

del tempo mortale

ch’ebbe, flebile, schivo

sorriso nel passo

d’innatural candore.

E fuggo ridente

al fiatar dei bagliori,

a prova d’accento

disceso al ruscello

a mirar cantilene,

che lesto soggiace

e vivo s’accende.

 

 

C’era una volta un sogno.

 

E’il momento di sognare, è come un fiore un po umidiccio che sparge

 

ai prati un tenue odore di passati, e rivedo la, nel muschietto aggrappato

 

sulla schiena d’un masso, un’argentea treccia, è vicina ad un quercio e

 

ad un fresco ruscello, sta studiando la vedo, è appoggiata ai pensieri la

 

sua mente che vaga, e ogni tanto s’appresta a varcare con gli occhi la

 

speranza che il cuore s’innamori di lei, e s’innalza il suo sguardo, e gioisce al fiorire di una tale natura.

 

 

 

 

 

 

 

 

Oh England my lionheart.

 

     Quando il sole tramonta e nel pianto del mare si

      disegna un sorriso, e onde il chiaro svanisce, ascolta

      il tuo cuore, rimembra del canto il primier mattutino

      che agli occhi suoi dolci fa annuncio di gioia, ridona

      un barlume alla luce infinita di quel sol fuggitivo, ed

      al fine, da sola, riprova a sognare.

 

 We all fall in love sometimes


Il sole, quando il tenue canto di un fringuello di pace
ritorna a sognare, di un attimo fulge, nel morir della
quiete.
Chiara movenza che al sole t’adagi a cercare un
bagliore, ne’ freddi inquieti de’ lesto fuggir ridonda
que’vallo,’n fiatar de la pace.
E prope virtute ‘ n solinga ed amata fa festa pe chiari,
nell’animo mio, che duolsi d’amor a vociare il pensiero
nell’estivo d’un lume.
Ed ancor nel suo sole, nel mutar d’un tramonto che di
nuovo rinasce e poi piange, silente, nel fiorir d’un amore.
 

 

 

 



 

 

Onde l’estivo venticello, nel fresco della sera, posasi alla

campagna, e nascosto dimora l’uccellin alla fontana e

nelle vie dintorno, odo, di un tocco, il picchiettar del campanile.

E mirando lontano l’infinito dell’amato siepo, e codesta

voce, di un perpetuo silenzio, noto l’immenso del tramonto

che sorge, ed un fiorir che nasce.

E come un canto in questa voce va scemando, io, nel

limitar del primo amore, ancor ritorno: e mi rinvien

l’eterno, ed il suon della nuova stagione, e la morente

e cupa, il fiorir di lei.

 

 

The sound of silence.

 

Come usignolo

che nel calor ritorna

a cercare l’amore

del materno petto,

e lieto s’appresta

a cinguettar del giovanil

tempo l’adorato canto,

così, nel pensier mio

ritorna il suo chiarore;

odo il vento gareggiare

e mutar nel pianto

di un’eterna cantilena,

e quel sorriso,

presente e fuggitivo,

al limitar del piovo

in mattutino sole.

Lei mi dicea,

ch’ho appresso nel cuore,

e quinci sembianza

parea di conforto

al taciturno affanno,

che amor non dimora

nel tristo terren

del mortale dispregio.

Tal m’appare,

che move l’autunno,

onde in festa

il rumorìo s’avanza,

del feral passeggero:

lieta tempesta

in acerbo fato.

 

Waterfalls

( Happy birthday, Paul )

 

Fugace perpetuo

canto odo, in sul chiaro

ridente baciato

allor quando lo rimo,

de novo in intelletto,

poggiasi, alla campagna;

e già d’intorno

come fiocco tremante

accenno puerile

in dir rivolto posando

ed ancor lodato,

insiem con esso

com’ombretta, com’incanto,

come dolce rimembro

felice adagiato

e quivi a far d’augello

fiorente canterino.

Cascata d’amor,d’odori

accennati onde

fulgo d’eterno.

 

 

 

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