Francesco Sinibaldi 1-2-3-4-5

i suoi libri di poesia - comunicazioni unificate - Il sito Montedit - Il sito di riferimento - Interventi sulla BBC

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Winter snowfall

Country dreamer.

Al palpitar del primo amore.

Blackbird.

Baby’s in black.

The light that has lighted the world.

Clementina ( La forza ch’è in te ) Quando sarà… The other me. Working class hero.
  Riposa in pace, John. Pipes of peace. La rima del sole.

Ma donale un canto…

Ti scende nel cuore. Let it be.
(versione italiano e versione inglese)
Ritratto di Grace.
Picture of Grace.
(versione italiano e versione inglese)
Hopelessly devoted to you.
(italiano)
Hopelessly devoted to you.
(versione inglese)
Jesus

Jesus

Sandy. (italiano) Sandy. (inglese) Hey Jude.
(italiano)
Hey Jude
(inglese)

Stagioni d’eterno.

Magic.
(italiano)

Magic.
(inglese)

Maybe I’m amazed.
(italiano)
Maybe I’m amazed
(inglese)

 

 

Maybe I’m amazed.

 

Odo un perpetuo

tramonto

posarsi negli albori

d’una fronda

appassita, e poi

morire, ove

un sorriso si

trasforma nel suono.

Rinasce l’immenso,

e come un pianto

si duole sfiorando

i profili d’un mesto

dolore, così, nel

candore, odo

un raggio morire: e

mi rinvien l’eterno,

l’odor delle morte

stagioni, il canto

nuovo delle primavere

in fiore, l’infinito

di lei.

 

 

 

 

 

 

 

Maybe I’m amazed.

 

I hear a perpetual

sunset where

a crying remembers

sorrows and profiles

of a profound

appearance.

The immensity returns,

and like a sadness

complains touching

marvels of a sullen

desire, again, in

my heart, a timid

image resounds

in a whisper: and

I recall the eternal,

the quietness

of dead seasons,

a song returning

in silence, the crying

of a sun.

 

 

 

Stagioni d’eterno.

(  In morte dell’amico Alessandro )

 

Nel fior degli anni,

onde tremula

apparìa la giovinezza,

nel canto miravi

d’amato e prediletto

studio, e quinci

nel pensiero, sì

presente nel chiarore

dei mattini.

Di quel lontano

accenno ancor mutata

appar la quiete,

d’imago funerea

che vidi piangente

onde il cuor parea

d’immenso rimembrare

quel dolore.

 

 

 

 

 

 

 

Magic.

 

In sul nascer

del mattino, onde

lieto il cinguettio

s’esalta movendo

il crine nell’aperto

giunco, e taciturno

appar quel monte

nei chiarori

d’un pensiero, odo

un raggio fuggitivo,

e dintorno, dolcemente,

un mattino festeggiare.

Bagliori perpetui

e rosati accenni d’una

quiete morente

fan canti e ritorni,

al luccicar del primo

sole, e codesta

è la quiete del mio

cuore.

 

 

 

Magic.

 

Early in the morning,

when a glad

chirping arises

presenting canticles

of an open junk,

and an hill appears

in the sunshine

of a wonder, I listen

to a waterfall,

and everywhere the

daybreak returns.

Perpetual glimmers

and rosy waters

of a dying quietness

live in the country,

shining a ray,

and this is the spring

of my heart.

 

 

 

 

 

 

Hey Jude.

 

Nel cuor della notte,

quando tenue

il venticello s’assopisce

e ritorna all’immenso

il sapor d’una luce,

una bianca visione

vien verso di me,

malinconica e viva.

Par quasi un dolore

l’ameno del tenero

canto, e buia la stanza

nel torpore

d’una immagine vera

che lieta svanisce,

e poi piano, nascendo

inquieta come brezza

soave, una nota

d’amore, un dolce

sorriso ed ancor,

nel mio cuore, la voce

di John: “ the love

we take is equal

to the love, we make..”.

 

 

 

 

 

 

Hey Jude.

 

In the dead of night,

when a sorrow appears

recalling weepings

of the first youth,

a white vision comes

to me, in sullen

behaviour.

A sadness remembers

the song of a rising

profile, with a crying

in this magical

room and real images

forgetting the eternal.

A line fades away

while a fear

disappears, a tender

idea returns in

a whisper and then,

when a light overcomes,

I hear a flame

and the thin voice

of John :” the love

we take is equal

to the love, we make..”.

 

Sandy.

 

Riccioli dorati e

cadenti nel cheto

del sole mattutino,

onde lieta

al giovanil sorriso

l’amor di que’ canto

s’adagia al ritorno

e tenue s’appresta

a vociare all’eterno;

il tuo vivo sorriso,

Sandy, di natural

movenza l’allegro

chiarore donato

nel canto, ed il nero

vestito, mirando

il suo guardo e la luce

del cuore.

La festa infinita

d’una lieta canzone,

il soffio del candido

sole, e d’amor

quel saluto ove nasce

un pensiero: ciao, Sandy…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sandy.

 

Blond locks

falling on a matutinal

sun, when a youthful

smile presents

atmospheres and simple

songs recalling

the eternal; your

beautiful sight, Sandy,

the natural motion

of tender reasons

forgetting an answer,

dressing in black,

as a crying overcomes

in the light

of his heart.

The final feast

in a cheerful song,

the delicate sun’s

breath, and a love’s

greeting where

a thought fades

away: bye, Sandy….

 

Jesus.

 

D’immenso chiarore

la luce cadente

sul giovanile sguardo,

e soave la chioma

a baciar di saggezza

d’un tempo lontano

l’eterno dolore;

e seco nel sole l’amor

dei beati, la rima

incantata a vociare

alle genti l’umana

preghiera nascente

dal cuore e tornata

a sognare, come fiato

in ruscello.

Ritorna mio canto,

ed ecco un bagliore,

una luce infinita che

splende silente nel

terso dei soli, la fede

ch’è in te.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Jesus.

 

An intense glimmer,

like songs falling

in the young sorrow,

and long hairs

recalling weepings

of eternal sadness;

inner loves at sunrise,

and a delicate voice

telling an answer

and a kind prayer full

of emotions, in the dead

of night, like leafs

in a stream.

My sunshine returns,

and here is a wonder,

a magical light

shining alone where

a crying reappears,

the faith of your heart.

 

Hopelessly devoted to you.

 

Perpetuo è il tuo canto

nel soffio serale

d’un dorato ritorno,

poggiata la mano

nel roseo d’un foglio,

scendendo la scala,

nel giardino fiorito.

Ridente d’accenno,

ed un pianto nel cuore,

l’amor d’un sorriso

che lieto fiorisce

nel chiaro riflesso

d’una fresca

emozione: odo un pianto

morire, e una lacrima

scende, d’infinita

poesia.

 

 

 

 

 

 

 

 

Hopelessly devoted to you.

 

Fragile is a singing

in the breath

of a magical night,

leaning your hand

on a rosy notepaper,

going down stairs,

in a flowery garden.

Unhappy the sight,

and a cold in your

heart, a beautiful

light in tender

reflections of a sadness

emotion: and a crying

overcomes, remembers

the youth, with tears

in one’s eyes.

 

 

Ritratto di Grace.

 

Dolce l’illuminato

viso, e fresca e ridente

nel fuggitivo canto

di quel mattin di maggio;

il tuo sorriso, Grace,

decisa ed assorta,

e quanto più casto

l’amor di quel pianto

nel cuore soave

ch’ebbe di te,

al par del chiarore,

di un candido fiocco

la scelta d’amore.

Dorato è quel treccio,

e la tenera mano

ove un canto rinasce,

a recitar nel chiaro

l’ultima orazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Picture of Grace.

 

The gently and

cheerful sight,

in the fugitive sound

of that May’s morning;

your felicity, Grace,

in certain behaviour,

the call of a crying

in a sensible heart,

and sweet memories,

like soft singings

in a love’s choice.

The blond tress,

and a sensitive hand

where a mind

overcomes, to play

the part of a last

prayer.

 

 

 

Ti scende nel cuore, ti dona l’autunno

 di un sole silente e a tratti beato, rimembra

d’un pianto il sapor dei sorrisi, e al fine

t’incanta, e a nuovo ti volge al fiorir dei

pensieri.

 

 

Let it be.

 

Quando un canto

si diletta nei passati

rammentando del sole

la fugace emozione,

ella viene, dolcemente,

nel torpore della notte;

una luce risplende

nell’oscuro, dimora

silente, mi penetra

al cuore e nel pianto

infinito di quel

fulgido suono,

mi chiama all’eterno,

e allora risento

del soffio e di lei

la magia dell’amore.

 

 

Let it be.

 

When a tracing sound

remembers the past

recalling ideas

of internal emotions,

she comes to me,

wisely, in painful

silence and magical

vision; a light

overcomes the

quietness forgetting

an answer, and

everywhere a shining

dark recalls me

in the eternal,

she needs me,

just like a winter

in a beautiful season,

and always a sign

remakes in a romance.

 

 

 

 

 

 

 

La rima del sole.

 

Dolce tenerezza dagli occhi vaghi ed assopiti,

tornato è il tuo canto nella quiete del sol

che al mattino rinasce ridonando barlumi

d’incantevole chiaro; quella rosa che rima

par del cheto una voce che mi torna nel

cuore, e mi chiama e poi fugge, e mi dice

che un pianto nel suo cuore dimora.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel soffio d’un piovo che a notte sovvien

richiamando una voce, così mi diceva: non

volger l’autunno come un tremulo fiore al

fiorir dei pensieri, rimembra il chiaror di quel

tempo beato ritornato a vociare, non finger

d’inganni, ma donale un canto, e lieto un pensier

nascerà nel suo cuore.

 

  Riposa in pace, John.

 

Momenti d’amore, al fiatar d’un chiarore

e nel soffio infinito dimorante nei sogni.

Riposa in pace, John, ricorda l’autunno

di quel sole beato, e nel pianto dei chiari,

onde un suono rimembra, decanta l’eterno.

 

 

 

 

 

Pipes of peace.

 

 

The night’s

flame delays

in the chilly

crying of your

sullen air, and

sometimes, appearing

a sound, words of

wisdom arise, like

a sad sorrow

in beautiful days.

A peaceful whispers,

singing the pleasing

love’s songs,

and in the end,

when the sunshine

fades away,

I light a candle, and

a crying overcomes

recalling the past.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

The other me.

 

 Quietness delays presenting breaths and warm

 refrains of a new intention.

 I hear a ray’s crying, and everywhere a light

resting alone to recall a wit, the wasted past, and

 amazing things, Paul’s songs, a magical spirit.

 

 

 

 

 

Working class hero.

 

Insoliti tratti

dipinti sui dolorosi

volti, e le mani

d’affanno baciate

al calar tristemente

d’un sole infinito,

e lasciato morire,

come augello

fugace nel chiaror

fuggitivo del mortale

passato.

Libertà ed uguaglianza

son le rime

di codesta canzone,

ed un dolor

che vince, pei lembi,

e dolcemente,

a rimembrar del pianto

il notturno

e serale ritorno.

 

 

 

 

 

Clementina ( La forza ch’è in te )

 

 

Tenerezza appassita, che appare nel sogno

in chiara cadenza col cuor che lamenta d’un

canto la pena al fiorir d’una luce, solitaria

e infinita.

A te il mio dolore, l’amor d’un pensiero e

un candido soffio che si posa e rinasce.

 

 

 

 

Quando sarà…

 

Quando sarà del sol la sua timida voce,

quando il rumor dei tuoi pensieri prevarrà

sul mio parlare, quando quel fiocco diverrà

l’autunno del cuor tuo dolce che ancor

rimpiange, e quando il pianto diverrà il

mio sole, che ancor ritorna e lesto giace.

 

Baby’s in black.

 

Ridente poggiata

onde canta

leggiadro

il venticello, come

piccolo incanto,

ti veggo

graziosa, l’ombretta

passeggia

al limitar del sole,

ed ovunque

par quasi un sorriso

che fugge

ancor furtivo,

ed al fine svanisce.

 

 

 

 

 

The light that has lighted the world.

 

Al cinguettar

dei canterini picchi,

movendo l’ale

il passerotto sì

lesto e fuggitivo,

veggo, spossato,

di una luce il candore,

e il chiaror d’una

voce; infinito roseo

par quel velo

cadente al cipresso

e quinci pei monti,

che s’apre d’immenso

ove canta il tramonto

e ritorna a fiatar

quella rima inventata.

Dolce serata,

soave al soffiare

del venticello estivo,

cadente parmi

la stella pien di luce,

e d’un pensier

l’ombreggio.

 

 

Al palpitar del primo amore.

 

Veggoti, rosa

sconsolata, e volta

ove un chiaror s’adagia;

il petalo, ricurvo

sul muschio rinato

al gocciolare del fresco

ruscello, par richiamare

del giovanile ricordo

la primiera chioma e il

guardo fuggitivo,

e di lei quel rimembro,

e del soffio

un pensiero; e come

quello svanisce

e lascia posto al dolore,

così, nel tuo pianto,

odo un raggio

morire: e mi rinvien l’eterno,

il chiaror di quel lontano

tramonto, e il mattutino

e vivo, il presente in lei.

 

 

 

 

 

 

 

 

Blackbird.

(seconda versione)

 

Poggiato

gaudente e quinci

brioso al rametto,

e ancor fugace

posato nel tempo

membrando quel sole,

l’auretta in chioma

s’alza, passerotto,

e fugge inquieta.

Poi, quando un galletto

alla loggia

mortale s’adagia,

e s’affaccia nel campo

disdegnoso il diletto,

la flebile selva

al selvaggio in dispregio

a nuovo riluce,

in spirto e al terren

morente e sconsolato.

 

Winter snowfall ( A Francesca ).

 

Canticles

and warblings

laid beside

a forest

ical

pleasure, whence

a ray

succumbs

and sad disappears

close by

the rain forbidding

a picture.

 

Country dreamer.

 

A thin hay

lays falling

in the sheen flame

of the sun, and

fine beams leave

an eye, slowly,

in the lullaby’s

flaming joy.

 

 

 

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