Michael Santhers 1-2-3-4-5-6-7-8-9 

Biografia

 

Uno strano passante Il Cancelliere Tegola Piccole Ali Scene dautunno Li chiamano Poeti Il Bue PREGHIERA DI UN ATEO
LISA TRA I PIOPPI LUNEDI IL RAGIONIER CIPOLLA L'AVVOCATO FURGONE LA PELLE SI AFFACCIA LA LUNA
DON ARCIBALDO ABBOCCHIO PAROLE CHE NON RITORNANO L'ISPETTORE TAGLIOLA PER UNA NOVA VITA CINQUE DITA FATTI TROVARE PUBBLICITA'

 

 

Uno strano passante
 
lo lasciarono solo
a guardare il girarrosto dei polli
sul viale delle ombre a riposo
tra la nausea dei cani al guinzaglio
con una digestione a metà
 
la donna con la gonna corta agli eccessi
si disse posso guardare
senza esser fraintesa
è un uomo con desideri diversi
impegnato a raccontare
bugie allo stomaco
 
gli odori di quegli animali sospesi
nel vortice del calore
che donava il grasso alle fiamme
mise fretta ai passanti
 
è strano come i poveri
hanno l'orizzonte a due passi
con cielo e terra incollati
e sognano la verità
separata da un vetro
e una moneta suonante
disse l'umanista ciliperti
 
replicò lo storico cimar
i politici gli hanno stirato il destino
e nel farlo si sono appropriati del sangue
manca la benzina per giungere
al traguardo dei doni promessi
 
il vento non tira mai di spalle
per quelli che indietro rimangono
e mischia polvere e fame
per gli occhi e la gola
aggiunse uno scontroso passante
senza nome con un'identità
coperta da un cappello a falde larghe
 
quel passante ero io
e ora che ho scritto la storia
posso aggiungere
che chi ha fame non può limitarsi
solo a guardare
e prima o poi qualche cosa
nel peggio farà
 

 

 

michael santhers-dal volume:parole fredde

 

 

 

Il Cancelliere Tegola
 
 
in tribunale il cancelliere tegola
con la testa nel vortice di un amore perso
scrisse arrosto invece che arresto
e per quel giorno la giustizia andò in fumo
 
come in fumo il sogno di quella figura
adattata e fatta vagare troppe volte
nelle stanze, nel suo letto in sogni in piena luce
spesso consumati nell'abbraccio
di un cuscino unto
nel rumore di una frase strozzata tra denti incauti
 
quella vita costruita a misura
e fatta passare per l'inchiostro di una penna
e adagiata sopra un foglio mai spedito
quell'amore circondato da un sorriso
mai diretto ...per paura
 
quel suo cuore vagabondo e razionale
depositato tante volte in una rosa
mai donata per orgoglio
 
lo chiamavano il cancelliere tegola
per quella mano portata troppo spesso
a taglio inclinato sulla fronte
per far cadere in basso i suoi pensieri indegni
 
per caso o per fede al suo nuovo nome
lo trovarono appeso sotto una grondaia
stavolta sopra la fronte...una tegola vera
 
io pensai
siamo noi che dipingiamo i quadri tristi
della nostra vita e gli altri implacabili
giorno dopo giorno costruiscono
la cornice da appendere

 

 

 
Michael Santhers - dal volume: ....e..!! le  rose
piangono al tramonto

 

Piccole Ali
 
 
piccola vita che crescevi dentro di me
poi d'un tratto pezzo d'ingombro
che alimentavi le mie paure
 
corda legata ad un cielo
opprimente, abbassato
che mi impediva quel salto nel vuoto
per farla finita
 
un prezzo alto di un piacere breva
figlio intruso
mi sbarazzai di te e ti lasciai dai falchi
che mi imbrogliarono
facendo finta di cullare la tua piccola morte
 
ora mi servi piccolo fiore
a cui mancava l'ultimo sole per sbocciare
e io ti lasciai in un luogo senza tempo
 
non posso piangere sul tuo cimitero
che è dentro di me e non vedrò mai
però sento le voci del tuo piccolo scheletro
vedo i fantasmi del tuo piccolo volto
fermato a metà
 
anima mia lo sò che non merito pace
ma vorrei che il mio dolore ti giungesse lo stesso
 
in un luogo da designare costruirò la tua piccola casa
per tenerti a riparo dai peccati del mondo
e mi trascinerò fino allo stremo per venirti a trovare
per portarti i tuoi giochi rubati
 
piccole ali non sò se avete potuto volare
verso un cielo lontano
o siete cadute nel posto più brutto
e per questo dubbio che non mi basta il dolore
e non c'è pena che io possa scontare
 
non c'è volto che costruisco
che mi possa chiarire
come potresti essere adesso
 

 

Michael Santhers -dal volume:parole fredde
Nota dell'autore:non sono cattolico,bensì ateo ma la poesia sopra va vista
a seconda le singole coscienze-molte donne mi hanno scritto: se l'avessi letta prima
ora è solo una spada in una ferita aperta

 

Scene d'autunno
 
macchie di sangue
sulla bianca divisa
del cuoco
fuori dal ristorante
nell'attesa morta
forzata
di mestiere
tra la spirale
delle foglie
che tentano
l'inverosimile
del viaggio inverso
che finisce
sulle insegne a tempo
è l'autunno
della vita media
bollata
dai dissensi
dal disprezzo
di chi per etica
e riflessi religiosi
calcolati
o assorbiti
ha schifo
di sapere
che una bistecca
è passata per la morte
tra il colore del sangue
servita a un tavolo
tra le ciance
di un amore
tra la veglia camuffata
di un vaso di fiori
sotto gli occhi
e le mani congiunte
di un buddista
è anche questo
autunno
della vita
 

 

 

Michael Santhers -dal volume:
silenzi che hanno parlato al vento
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Li chiamano Poeti

Sono operai
che fabbricano lamenti
li chiamano poeti
appendono parole
al sottile filo
del destino

impastano dolori
per un pane amaro
a una società
che ha sete di potere

sono vele al vento
che hanno perso il mare
impigliate
nelle ombre dell'anima

li chiamano poeti
per una gara
a sputar dolori
più distanti
soavi
con meno rumore

li chiamano poeti
custodi
cantori
degli archivi dei vomiti
pieni di cuori
che si fermarono
per le fatiche
dell'inseguire
un accoppiamento
fatto passare
per abbellire
le bestialità
per
...... amore.....

 


Michael Santhers - dal volume:
silenzi che hanno parlato al vento


 

Il Bue
 
stanco
vecchio
con passo forzato
con la coda
presa in giro
dalle mosche
con gli occhi torvi
coperti dal sottile velo
dell'addio
prossimo
il bue
in silenzio
supplicava
le fatiche
sotto un aratro
che scorticava un'arida terra
 
fu rimpiazzato
 
provai grande dolore
quando lo caricarono
 
ci guardò
con perdono
capì
che non l'avevamo tradito
si rese conto
e fù contento
di andare al macello
per ridurre seppur di poco
la nostra miseria
 
io bambino sussurrai
quando avrò i soldi
in tuo onore
porterò
solo scarpe di gomme
 

 

 

Michael Santhers -dal volume:
scritture agricole e metropolitane

 

 

 

 

 

 

PREGHIERA DI UN ATEO
 
Oh! Dio prestigiatore dei poveri
quelli che ti hanno riso senza denti
ti prego,falli cadere nel sogno
in un sonno senza risveglio
mandali via da questa terra
che ha eruttato pietre e letame
dal loro destino scritto
con inchiostro di sangue
diverso
 
portali tra le stelle
lontano dai confini che non hanno
potuto mai varcare
 
ti prego non dargli un condominio
almeno una villetta a schiera
magari con un albero di ciliegio
con quell'usignolo che gli hanno sparato
perchè li faceva un pò felici con poco
 
falli stare senza pigiama celeste
dagli due scarpe e un vestito gessato
che non hanno mai avuto
 
falli abbracciare da una donna spogliata
sotto un lenzuolo di seta
nascondigli il sole impietoso
che per tutta la vita non ha confuso
con i riflessi le loro vergogne
le loro miserie
oh!...pensaci....Signore
 

 

Michael Santhers- dal volume: amori scaduti
di un'essere qualunque- ripetuta in :parole fredde

 

LISA
 
Lisa
un nome rubato al vento
 
carne morta
che continua a vivere
discarica ambulante
di noia, istinti e vizi
di animali timidi, feroci
 
spugna per parole volgari
anima in superficie
 
passamano levigato
di un teatro che replica
uno spettacolo
per ascolti finti
 
occhi nel vuoto
dove ognuno convinto
vi trova uno sguardo
esclusivo
 
giovane
ma vecchia puttana
ora giaci in un fosso
con un trucco di fango
 
come finto gioiello
rubato e scagliato per rabbia
nel posto più brutto
e che nessuno reclama
 
corpo su cui non cadrà
nessuna preghiera
quei fiori di pochi illusi
sono tutti seccati
io unico cane
ho vergogna e paura
di abbaiare...............
 

 

Michael Santhers -dal volume:
parole fredde
nota dell'autore: per dar voce a quelle
anime dimenticate che pur sono passate
in questo mondo

 

 

 

 

TRA I PIOPPI

 

le foglie dei pioppi
a forma di palpitanti cuori
appesi al saluto dei rami
per il vento
come sollievo
alle pene
che scemano
roteanti
rumorose
come denari
caduti
dalla conta svelta
del furto
 
ripartono le folate
come brividi
tra gli scheletri
del destino
che le anime
pensarono diverso
 
nel cappotto
di spalle
con passo svelto
tra il fruscìo
degli addìi
e la distanza
inseguita dagli occhi
scompare
la magìa
per i tormenti
mentre io
sul tappeto
dell'invito a uscire
costruisco
il volto
tra le mura
per la notte
....lunga...........
 

 

 

Michael Santhers - dal volume:
silenzi che hanno parlato al vento
 

 

 

 

 

LUNEDI'
 
Gli operai
ripresero il tentativo
di ridare la pelle
ai palazzi
 
nel lunedì
apparve lo squallore
dei balconi
coi mancati affacci
di vite su misura
 
per strada i passanti
tra gli intrighi scontati
per non tornare a casa
si aggiustavano la faccia
nelle vetrine
che rendevano cadaveri
 
aveva capito tutto
la ragazza punk
che gonfiava una gomma
americana
in quel lunedì
che era solo un numero
deciso
da chi aveva voluto dare
un valore al tempo
 

 

Michael Santhers- dal volume:
silenzi che hanno parlato al vento
 
 

 

IL RAGIONIER CIPOLLA
 
Una vita fatta di numeri
numeri che avevano divorato la sua fantasia
 
ogni evasione gli sembrava un errore
aveva un unico diversivo
che spesso gli sembrava una colpa
il sabato mattina andava a pesca
ma anche quì c'erano i numeri
numeri di pesci sfuggiti,abboccati
peso specifico,calcoli di probabilità
 
lo chiamavano il ragionier Cipolla
per quel velo che si formava sui capelli
unti da uno strano intruglio
di un'antica ricetta
aveva il viso tondo e liscio
proprio come una cipolla
 
una mattina d'autunno di nebbia
mentre lanciava lontano
l'amo si impigliò in un ramo all'indietro
e con i piedi scivolò nel fiume
mentre i pesci curiosi gli danzavano intorno
 
non fu mai più ritrovato anche perchè il mare
non era molto lontano
 
ogni tanto su quella sponda c'è un mazzo di fiori
che nessuno ha visto mai posare
 
qualcuno dice che sia una donna che ravviva il ricordo
chi un cane,chi addirittura un pesce sfuggito a quell'amo
 
io l'altro giorno ho incontrato uno che sosteneva
che più volte in quel posto aveva sentito una voce
contare
 
di certo quella morte ebbe bisogno di numeri
i carabinieri misurarono la profondità dell'acqua
i passi all'indietro per la rincorsa del lancio
la lunghezza del filo
il tempo dell'agonia
-------------------------------------------------------------------
Michael Santhers-dal volume: parole fredde
 

 

L'AVVOCATO FURGONE
 
l'avvocato furgone
disse ci può stare
in una pausa di silenzio
del suo cliente
condannato
per aver tagliato le ali
alla colomba
messaggera del suo amore
segreto
e dirottata da un temporale
verso l'ex moglie
che per rabbia gli chiese
un sussidio di baci
ai piedi
 
l'avvocato furgone
continuò a spiegare
che lo sbaglio ci poteva stare
tranne che far visita
ai ricordi
senza avvertire
e che il messaggero infame
conosceva già quei luoghi
per potersi fermare
in tempo
sulle soglie delle gioie
sepolte
 
io uscìi dall'aula
evitando il lungo filo
degli intrighi
che l'avvocato
stava lasciando
al suo cliente
per non fargli trovare
subito la ragione
e ridurre
drasticamente
il compenso
 

 

Michael Santhers-dal volume: un temporale
acclamato con nuvole dirottate
 

 

 

 

 

LA PELLE

Strinsi
nel vestito
la vita che non c'era

vidi nel riflesso
dei bottoni
le mascelle appese
dedite a vegliare
le macerie
dei dolori strozzati

sotto l'alibi
di una canzone
uscirono in rumore
alcune parole
ribelli ai deliri
dell'anima

sterili di lacrime
funerei adagiati
sull'orizzonte degli addìi
gli occhi
scrutarono una nuvola
spinta dall'addizione
dei lamenti
questo
mi parve il vento
che schivava i vicoli
senza trovarti
tra miliardi di usci
che immaginai
cercando il cadavere
della speranza

tra le mani
il vestito
muta di serpente
ormai lontano
in una nuova primavera
e l'amore
intermediario
di due cuori
ci aveva lasciato
...la pelle...

Michael Santhers-dal volume:silenzi che
hanno parlato al vento


 

 

 

SI AFFACCIA LA LUNA
 
In questa notte
di fulmini e lampi sterili
si affaccia la luna
che gioca dietro la vestaglia
delle nuvole
che hanno perso la verginità
in un'acqua caduta
come lo spruzzo
di una benedizione
di un prete
che ha fretta di andare
verso il peccato della carne
 

 

Michael Santhers-da:poesie
cialtrone

DON ARCIBALDO ABBOCCHIO

 

Con qualche anno in più scivolato fuori dalla pazienza
don Arcibaldo,parroco della parrocchia di San Teo
stanco di guidar pecore che sconfinavano
verso miraggi ingiudicabili,era solito mettere nel calice della messa
un buon vino per poi approfondire il gusto dietro la sacrestia
con una bottiglia di riserva
 
Un giorno per alleviare un dolore reumatico
accompagnò col sangue di Cristo una pastiglia
e mentre compunto si apprestava alla cerimonia
la strana alleanza che aveva ingoiato si ribellò
e un rutto simile a un temporale di una calda stagione
forzò la sua bocca tra lo stupore dei fedeli
 
Don Arcibaldo abituato con filosofie
a mediare col cielo e col diavolo non si scompose e disse
fratelli...è il Signore che si serve di me
dentro di me ci son le valigie dei vostri peccati
e son troppi per esser spediti,esser lavati
poi con sicurezza che gli calzava la parte con voce più dura proseguì
che la chiesa non sia intesa come una punizione alla vostre malfatte
ma solo il luogo per essere più vicini al Signore
e che siano raddoppiate le offerte in suo onore
 
Alcune signore guardarono sulla fronte i loro mariti
qualche fanciulla si toccò in modo fugace il basso ventre
il sindaco si aggiustò la penna al taschino
qualche nobiltà,una impercettibile pacca
sul lato sinistro del petto,sul portafoglio
una vecchietta fece il segno della croce
il sacrestano fissò lo sguardo sulla custodia delle offerte
Gesuù sulla croce
non voglio insistere ma chinò ulteriormente la testa
 
poi...
la pace sia con voi
e io sottovoce... e con lo stomaco
 

 

 

Michael Santhers-dal volume:normalità incondivisibili
tra maschere clonate

 

PAROLE CHE NON RITORNANO

 

Una pecora guardò il sole

constatò che rimaneva

ancora molto tempo

per brucare

a sazietà

 

il cane giocava

con le piccole ombre

mosse dal vento

 

il piccolo pastore

parlava da solo

e ogni tanto si fermava

sperando nel ritorno delle parole

per spezzare quella solitudine

che tendeva all'infinito

e che non reggeva più i sogni

che si costruiva in piena luce

 

notò che altri animali

non erano mai soli e le stesse parole

per reggere una frase

dovevano essere più di una

 

si sentì solo

avvolto nell'infanzia

in un mondo che non rispondeva

mentre una lacrima gli solcò il viso

quando il sole immobile era ancora alto

e la via del ritorno

infinitamente lunga

 

Michael Santhers-dal volume: una farfalla

all'ombra della luna

 

 

 

 

 

L'ISPETTORE TAGLIOLA
 

Ogni verità è soggettiva

ogni verità ha un'anima

ogni anima tenta di ripulirsi

da ciò che più fa male

ogni verità può essere una trappola

per i nostri occhi di giudizio

ogni giudizio deve saper saltare

gli agguati degli istinti

ogni verità mette paura

e la paura mette fretta alla mente

la sete di verità confonde oasi e miraggi

la verità è un arcobaleno

che un bimbo crede di toccare

la verità è un sipario

che nasconde le prove di una recita

 

il mondo è una trappola

diceva con ossessione l'ispettore

consumato dalle sorprese degli anni

e allenato a preparare esche

 

lo chiamavano l'ispettore Tagliola

era ateo e diceva che se ci fosse stato Dio

non ci sarebbero state storie irrisolte

 

un giorno per risolvere un caso

una donna fatale gli diede una sola enorme certezza

era lei il suo amore

e il malcostume e le maldicenze

che lei portava a suo seguito

erano generati da occhi distorti e da bocche infamanti

tenuti lontani da un'eccessiva bellezza

 

l'ispettore perse i suoi dubbi

e finì complice per gelosia   di un omicidio

e nella foga e nell'ira nessun alibi costruì

 

nella foga quando lo portarono via gioì

non era stato non aver dubbi a farlo cadere

ma qualche cosa che andava oltre l'umano

una donna....il mistero...capace di annullare

ogni esistenza anche la più prevenuta

 

Michael Santhers-dal volume: normalità incondivisibili

tra maschere clonate

 

 

 

 

 

 

PER UNA NOVA VITA

 

Da ridicole campagne

da dove si sperava

un abbandono

alcuni polli

finirono in salotti

dove persero le piume

su lucidi pavimenti

 

con dissenso moderato

i portaborse

asciugarono l'unto dei formaggi

 

i maggiordomi

arbitri di parte delle attese

sorvegliarono orologi

immessi in un tempo senza fine

 

la cameriera coi tacchi a spillo

controllò le movenze

dove si persero gli occhi

degli attendenti

 

squillò il telefono

suono d'avvio

per convenevoli reverenze

e ossqui di istruzioni

dei presenti

 

la sciarono la casa

dell'onorevole

coi loro denti

ormai dislocati

nelle stanze del poteere

pronti ad azzannare

una nuova vita

 

in seguito

ci furono sorrisi irregolari

con denti misti

che qualcuno chiamò

sogghigni bastardi

 

 

Michael Santhers-dal volume:normalità

incondivisibili tra maschere clonate

 

CINQUE DITA

 

 

Cinque dita

sulla fronte

sparse

come pilastri

a sorreggere

lo scheletro

dei ricordi

 

cinque dita

come tentacoli

aggrappati

al tetto dei pensieri

col peso del palmo

che si faceva leggere

ora sipario

avaro di ombre

 

cinque dita

nei capelli

superstiti

a quelli

che ti ho regalato

per le ansie

di perderti

 

cinque dita

per contare

la finzione

di un amore

solitario

 

cinque dita

ora quattro alleate

per il solo gesto

vincere

l'indecisione

dell'indice

di accarezzare

con forza

un grilletto

 

cinque dita

per un pugno

sul tavolo

per la sconfitta

dei cattivi pensieri

 

cinque dita

per salutarti

amore

che non mi servi

più a niente......

 

Michael Santhers-dal volume:

silenzi che hanno parlato al vento

 

 

 

 

 

 

FATTI TROVARE

 

Col capitalismo ho perso un figlio

disse il vecchio podestà

convertito a forze moderate

mi fanno rabbia alcuni cani albanesi

che votano ancora comunista

 

la moglie sentì tagliare l'aria dalle parole

e si sentì come un tempo

deposito curato di voglie senza effusioni

che avvenivano di notte

dimenticate dai giorni

che dovevano servire per guidar la patria

per percorsi razionali,pianificati

 

l'odio non si può scordare pensò la donna

e l'amore ha bisogno di armonie

di poesia che deve passare dentro gli occhi

perchè il cuore è solo il mezzo per distribuirla

e="line-height: 150%">..portami via con te....

 

per salvarmi dai dolori del clima

ho chiesto a un'amico

tu che sei un bravo cuoco

sapresti dirmi che tempo farà oggi

e questi incomincia a parlare

di perturbazioni

 

non vado oltre

c'è la pubblicità

che scandisce i modi

del nostro....pensare......

-

 

dal volume:pensieri che non dormono mai

 

 

 

 

 

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ight: 150%">della pubblicità

formano un muro

dove si riunisce

il silenzio dei perdenti

dove si flagella l'odio

di uomini stressati

dal rituale sincronismo

di mente e braccio

 

solo così puoi avvicinarti

al sogno

eterno bambino

 

io mi metto a ridere

nel vedere la signora

della porta accanto

con i capelli che sembrano

fieno marcio

eppure ha usato uno shampoo

consigliato da quell'attore

che ha girato quel film

..portami via con te....

 

per salvarmi dai dolori del clima

ho chiesto a un'amico

tu che sei un bravo cuoco

sapresti dirmi che tempo farà oggi

e questi incomincia a parlare

di perturbazioni

 

non vado oltre

c'è la pubblicità

che scandisce i modi

del nostro....pensare......

-

 

dal volume:pensieri che non dormono mai

 

 

 

 

 

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