Antonio Presutti
saggi - filastrocche

 

Un giorno qualunque

         

 

 

Un giorno qualunque

 

Ascolta il rumore dell’acqua che cade sui tetti mentre apri gli occhi al risveglio,

a volte è più forte, poi quasi scompare e intanto, lontano

la terra rinasce e un’aria più fresca si leva, pian piano.

E’ un giorno qualunque, così come tanti ma…hai fretta di andare;

indugia un po’ ancora!

Lontano, un vento impetuoso si leva a curvare le cime,

quasi a farle spezzare

ma un uscio che sbatte, ti dice che è proprio ora di andare,

indugia un po’ ancora!

Non senti che il suono del vento

non è che il lamento
di un uomo che muore

e quel sordo rumore

gli insulti subiti cui nulla ha potuto?

Quel sibilo intenso, le grida di un bimbo che ha bisogno d’amore,

travaglio crudele per esser migliore?

Ma hai tanto da fare...

è ora di andare.

 

4/gennaio 2003

 

 

 

 

 

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