Attualità: reportage, avvenimenti

 

LA VIOLENZA.

Giuliano Bartolozzi

Caracas, 12 Agosto 2006.
Giuliano Bartolozzi
SULL’EFFIMERO .
Giuliano Bartolozzi
Tanto per rimanere nel mio mondo
Giuliano Bartolozzi
Lezione Scolastica Elementare.
Giuliano Bartolozzi
 

 

 

Lezione Scolastica Elementare.

 

Cari, cari, cari.

Cari bambini tutti, buon giorno.

Oggi voglio parlarvi di alcuni Muri.

Cos’è un Muro, cosa significa nel linguaggio concreto ed in quello astratto-simbolico.

Voi mi aiuterete, cari bambini belli, perché in voi sta la voce piu’ vera, piu’ spontanea e sincera, di tutta l’umanità.

Un Muro, e ditemi se sbaglio, divide, e mai unisce, una cosa ad un’altra.

Un Muro, se è al coperto, serve per proteggersi, per difendersi dalle intemperie, per crearse il proprio habitat umano. E questo è naturale. Sempre lo è stato, da che mondo è mondo.

Poi ci sono i Muri scoperti, e questo è tutto un altro discorso!.

Essi sono pericolosi ed innaturali. Sono creati dall’Uomo non per difendersi ma per ponersi aggressivi, l’uno contro l’altro, in guerra.

Il piu’ semplice, cari bambini, di questo tipo di Muri, è il muro che recinta una proprietà. A me sempre mi ha dato i nervi., e sempre mi ha fatto pensare: “Ma chi si crederanno quelli li’, di essere preziosi?”.

Pero’ la cosa solo mi infastidisce, non mi irrita al punto di indignarmi.

E’ quello che invece fanno i Muri-Muri, quelli che quando si costruiscono, dividono .

Il Muro Cinese già non ha piu’ un effetto contundente. Esso nacque come tutti i Muri per dividere e anch’esso vide molto sangue versato in nome di ideali che poi sono sempre gli stessi: avere, possedere, piu’ degli altri. Ma ora, dopo millenni, solo conserva la caratteristica di muro storico, antico dunque, bello a vedersi immerso nel verde dei monti come lo dipingono le foto sui libri. Ora non mi dice piu’ di tanto.

Invece, sono nato sotto l’emblema del Muro di Berlino. Quello si che mi faceva paura perché contemporaneo, tanto che anche se non c’è piu’ lo vedo ancora, integro, con tutta la sua pericolosità e drammaticità, tanto per Buttare giu’ due aggettivi. Ormai è invisibile, anche se sull’invisibilità ci sarebbe molto da dire…pero’ potrebbe essere motivo di una prossima lezione.

Dopo il sentirci liberati di tale oppressione, ci si sono messi gli israeliani a creare quello “contro” i palestinesi e, senza quasi poter prendere respiro, ecco immediatamente  Bush a creare quello ai confini col Messico! E non sono Muri da poco!

Flotti di parole sono stati scritti e detti per tali atti : puro bla-bla-bla!

La gente come noi sta ad ascoltare, tra una pubblicità e l’altra, ed in tutto questo frastuono di parole-notizie non capisce, non assimila, non reagisce, e lascia che tutto scorra e passi.

Dobbiamo dunque lasciare che si perpetri la dinastía dei Muri? Quale altro Muro verrà fra poco?

Altri Muri nel nuovo millennio progressista, che vergogna! Costruiti da Nazioni e Popoli che si arrogano la supremazia dei principi democratici: che Vergogna!

Ora, cari bambini, voi che siete la voce e la coscienza del futuro, che crescerete con ben assimilati i valori inculcatevi, sta a voi dire, chiedere, ai vostri genitori, il perché dei Muri, e sopratutto di questi due ultimi Muri. I vostri genitori vi risponderanno di chiederlo al vostro maestro. Ma il Maestro in questo caso sono io, ed io vi ho avvisato, cari bambini.
Concludo dicendovi: con quel poco che resta al mondo di sopravvivenza vale ancora la pena di creare Muri?

Auguri dal vostro maestro, cari bambini, la lezione per oggi è terminata.

 

Valencia, Venezuela, 06/10/06.

 

 

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Caracas, 12 Agosto 2006.

 

Tanto per rimanere nel mio mondo, che è quello dell’arte, è incredibile cio’ che sta passando. Gunter Grass, premio Nobel della Letteratura, ammette spudoratamente di essere stato membro delle SS hitleriane. Ora, le riflessioni sono varie. Prima di tutto mi meraviglia che un uomo di tanta sapienza abbia saputo essere tanto crudele. Secondo, il fatto di ammetterlo significa che non gliene importa niente della opinione pubblica. Terzo, l’apatia sta regnando sovrana nel mondo. L’ho già detto in un mio scritto recente che è veramente triste come a tutti noi, o quasi, se una tragedia non ci capita sulla nostra pelle, diventa una cronaca romanzata. L’essere “spettatori” decisamente è l’attitudine umana piu’ negativa che esista. Ripeto che finché si alimenta in questo secolo un tipo di arte “letteraria” tipo novella, racconto, romanzo, non si è compreso nulla della contemporaneità. G.B. 2006.

Giuliano Bartolozzi 2006.

 

 

 

SULL’EFFIMERO .

La terra è ricoperta di menzogne. Di esse si nutre l’uomo ed è in base a queste che tutto funziona.

Mi voglio raccontare (forse anche per qualche malcapitato lettore) su come sono arrivato a questa conclusione dal mio punto di vista. L’Arte, fulgido esempio onorevole della Liberta’ di espressione, è l’ambito nel quale io opero. Da tal punto di vista ho da fare alcune osservazioni che risalteranno la premessa.

L’ Artista deve essere un essere libero, perlomeno nella forma di esprimere il proprio lavoro.

La tendenza contemporanea è quella di lavorare sull’Effimero. Nel campo dell’Arte Plastica si tratta di impiegare materiali facilmente deteriorabili, consumibili, precari, accidentali, casuali, terribilmente vulnerabili. Io non mi chiedo il perché di questo ma qualcuno certamente si. Allora io rispondo: guardate i vostri figli, guardate la vita odierna. Casa c’è di piu’ momentaneo,  improvvisato, vulnerabile che il nostro futuro? Si vive una vita fatta dell’oggi, anzi, dell’adesso e non oltre. Chi vive diversamente è perché non vive una vita contemporanea.

Dunque dicevo come l’Artista vive una vita Contemporanea ha a che fare coi valori contemporanei, che sono i citati, per l’esattezza. Ma, e qui sta il bello, quando ci sono di mezzo i soldi le cose cambiano! Ma come possono cambiare se il progresso nessuno lo puo’ cambiare? Ed io mi rispondo: adattandoci! Ma come ci si puo’ adattare ad una cosa che non è adattabile come l’intransigenza delle necessità del progresso dell’Arte? Ed io rispondo: fingendo o ignorando! Se infatti fingiamo che non è questa la vera Arte ma “Altra”, bene, possiamo addormentare le nostre coscienze e crederci dalla parte del giusto. Cosi’ possiamo adornare le nostre case di opere attuali fatte di bronzi eterni, marmi inscalfibili, quadri montati in superbe cornici, dipindi in duratura pittura ad olio o acrilico adagiata su tele forti e trattate per tutte le evenienze... Possiamo cosi’ perpetrare la nostra finta eternità e crederci immortali. Credere con questo di dare un solido avvenire alle generazioni future e ridere, ridere, di chi invece vuole sperimentare sul nuovo mondo! “Lasciateli spegnere questi stolti artisti che utilizzano carte, materiale fotografico, oggetti che si muovono nel vento, attrezzi arrugginiti e non inossidabili, cose di tutti i giorni, quotidiani e riviste, eccetera. Sono dei pazzi furiosi, lasciateli che non vendano assolutamente niente, che debbano sussistere con lavori alternativi...” Grandi nomi autorevoli dell’Arte indorano quei pseudo-artisti che li assecondano e li propongono ad esempio a quella moltitudine, a volte ignara ma non sempre, di collezionisti imberbi che vedono nell’Arte solo una fonte di speculazione... E cosi’ il mondo continua a girare ricoperto di menzogne. Menzogne vecchie e nuove che si sommano alle vecchie per edificare una torre sempre piu’ alta, di menzogne per l’appunto, anche se contrariamente alla favola di Babele, questa torre cadrà solamente quando l’uomo, di fronte a tutte queste menzogne, dovrà soccombere per l’eternità!

di Giuliano Bartolozzi

 

 

 

Caracas, 12 Agosto 2006.

 

Tanto per rimanere nel mio mondo, che è quello dell’arte, è incredibile cio’ che sta passando. Gunter Grass, premio Nobel della Letteratura, ammette spudoratamente di essere stato membro delle SS hitleriane. Ora, le riflessioni sono varie. Prima di tutto mi meraviglia che un uomo di tanta sapienza abbia saputo essere tanto crudele. Secondo, il fatto di ammetterlo significa che non gliene importa niente della opinione pubblica. Terzo, l’apatia sta regnando sovrana nel mondo. L’ho già detto in un mio scritto recente che è veramente triste come a tutti noi, o quasi, se una tragedia non ci capita sulla nostra pelle, diventa una cronaca romanzata. L’essere “spettatori” decisamente è l’attitudine umana piu’ negativa che esista. Ripeto che finché si alimenta in questo secolo un tipo di arte “letteraria” tipo novella, racconto, romanzo, non si è compreso nulla della contemporaneità.

Giuliano Bartolozzi 2006.

 

 

 

LA VIOLENZA.

Perché l’uomo non puo’ fare a meno della violenza ? Domanda senza risposta, direte voi! Ma proviamo a riflettere, tutti quanti insieme, uno per uno, per uscire, per lo meno noi, da questo cerchio vizioso.

Ieri  CNN passo’ che un periodico estatunitense divulgo’ foto e video di violenze gratuite fatte dai soldati USA a civili iraqueni. Questo è veramente il colmo! Gli americani che si condannano per i loro stessi delitti! Quanto si industriano i giornali a “rubare e catturare” lettori per i loro sporchi interessi! Speriamo che qualcuno, o solo un giornalista serio, abbia pubblicato questa mia riflessione, anche se lo dubito.

Ho visto il film “Crash” candidato a sei Oscar! Anche li’ violenze a catene perpetrate da delinquenti e polizia statunitense. Non sono arrivato al termine! Quando la violenza è troppo “caricata”, quando in un solo personaggio si sommano tragedie, assassini, violenze, è fin troppo facile pensare che l’artificio è fatto per stupire sempre più forzatamente lo spettatore.

E cosi’ passa nello sport, in politica, e nella vita di tutti i giorni di ciascuno di noi.

Ma quello che fa piu’ impressione è che sono i cosidetti “intellettuali”, giornalisti e politologi, che alimentano tale fuoco diabolico! Loro, che hanno in mano il potere dell’informazione, invece di fare opera educativa e intelligente trattando di condannare tutto cio’ che è violenza, non fanno che fagocitarla, per i loro sporchi interessi.

 

Già, ma anche nel campo “coronato” dell’Arte non esiste piu’ l’obiettività dell’informazione. I cosidetti critici non criticano piu’ un bel niente. Non fanno che riportare dalla loro poltrona semplici cronache di eventi. Quelli che invece vengono “pagati” dai pseudo-artisti, non fanno che elogiarli, trovare nel loro stile rimandi mitologici e poetici, semplicemente per esaltare la cultura che permea il lavoro, sia dell’artista che del critico!

 

E cosi’ va il mondo. Cosi’ continua ad andare da quando è nato l’uomo. Sicuramente sarebbe andata meglio per la terra se si fosse fermata al regno animale! Io poi andrei ancora piu’ in la’, mi fermerei al mondo vegetale (anche se i confini sono labili). Nella vita di una foglia c’è certamente più bellezza che nella nostra! Ciao.

di Giuliano Bartolozzi

 

 

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