Willy Scardino 1-2

 

IL MONITO 

LE POESIE 

POTREI

I SOGNI    

TROPPE VOLTE

UNA STRANA FINESTRA SCRIVERE


IL MONITO

Occhi fissi t'immergi nella notte

tracciata da comete innaturali

nella nebbia che sale dai canali

tra voci che dal pianto sono rotte.

 

La tua anima tra chiese ormai corrotte

tra il clamore dei riti pił tribali

cerca il segno di volti verginali

di figure dal tempo gią sedotte.

 

Ti vedo, rivestito di colore

ingabbiato dall'etereo sentiero

lontano, poche miglia di dolore.

 

Incurante del freddo del mio cuore

tu sei qui, disperato messaggero

mentre lanci il tuo monito severo.

 

 

LE POESIE

Nascono, le poesie

in serate litigiose.

Amiche occasionali

ti circondano di calore.

Riempiono l’aria

e scacciano l'angoscia.

 

Nascono, le poesie

da un banale sentimento

costruito sul momento

o trovato d'occasione

oppure ricercato

seguendo un'illusione.

 

Nascono, le poesie

amori di una notte.

E mai ti chiederanno

perchč le hai messe al mondo

disdegnando sempre

chi tenti d'adottarle.

 

 

 

POTREI

Potrei svegliarmi, all'improvviso

allontanarmi da tutti i miei sogni

stare ore ed ore

guardando la luce

entrare dalla finestra.

 

Potrei sentire il tuo respiro

ritmare il flusso delle mie angosce

potrei raccogliere tutte le tue ansie

avvolgerle in pensiero tenero

e porle vicino al mio cuore.

 

TROPPE VOLTE

 

Troppe volte

mi sono rifugiato nella notte

traversandola da cima a fondo

inebriandomi dell'aria raggelata

e ubriacandomi

negli angoli pił scuri.

 

Troppe volte

mi sono rifugiato nella notte

perdendo di vista l'orizzonte

rasentando muraglie screpolate

e incontrando creature inorridite.

 

Troppe volte

mi sono rifugiato nella notte

giungendo facilmente al suo epicentro

spendendo alacremente

fino all'ultimo dolore

 

Troppe volte, uscendo dalla notte

mi sono accorto con stupore

di sentirmi assai pił vecchio.

 

I SOGNI

I sogni

non escono dal cassetto

temono la luce del giorno.

 

Di nascosto

cerchi di contarli

facendoli separare

da un sorso di tramonto

oppure

cerchi d'ingabbiarli

facendoli cadere

in un lembo di pensiero.

Ma essi

resistono tenaci

e se tenti di toccarli

sfuggono melliflui

in direzione della notte.

 

 

UNA STRANA FINESTRA

A guardarla

sembrerebbe realtą

il percorso della luce č diretto

schermo, occhi, poi la mente

le  figure virtuali si scompongono

per poi ricomporsi di nuovo.

Dovresti tenerti pił forte

a quei pochi elementi reali

se non volessi esser sballottato qua e lą

dall'immaginazione del regista di turno.

 

 

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