Vetrina di poesie 4
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Una distrazione 
Giancarlo

Speranza

Fily

La mia stella 

Cesare

20-8-00

Giada  

Credevo di essere libero

Raffaele

Marisa

Raffaele

Volo 
Diego
Il faro
Silvia
Stella
Giuseppe C.
NOTTE IN VIAGGIO
Stefano Fantasia
Se avessi un pianoforte
Maddalena Papacchioli
Rosa 
Martino
Chiudo gli occhi
Silvia Patuzzi
Apro gli occhi Silvia Patuzzi

Speranza

 

Un incontro di sensi

avidi che si cercano,

di due corpi riversi

che, frementi si trovano.

Labbra vogliose di ricevere

da sempre come un dono,

e pronte altresì a trasmettere

il senso ultimo e primo dell'uomo.

Pur nell'evidente incoscienza

e nel previsto futuro dolore,

spero di sentire per tutta l'esistenza

il ricordo di tale tenerezza nel cuore.

Fily

 

Il faro

Il Faro è l'unica stella
del mare,
tu,sei l'unica stella
mia,
Il Faro illumina gli abissi
dell'oceano,
tu,illumini il profondo
del mio cuore.
La luce splende
nel faro,
il nostro amore arde nel
mio  cuore.

               Silvia '86

 

La mia stella

Pioveva quella notte,

imperversava il temporale.

Ad un tratto un fulmine,

ed io mi ritrovo disteso.

Apro gli occhi e dinnanzi a me compare una Stella.

Splendeva tutta per me, mi sorrideva.

Mi baciò e mi prese per mano, 

mi disse “staremo insieme per tutta la vita”.

La mia Stella mi protegge,

la mia Stella mi sostiene,

la mia Stella mi è sempre accanto.

Passa il tempo.

Splende il ciel sereno,

arrivano i temporali,

le bufere di neve imperversano.

Ma lei mi è sempre accanto,

incurante di tutto, illumina la mia vita.

La mia Stella è felice,

la mia Stella è forte,

la mia Stella non mi lascerà mai.

Passano i giorni e le notti.

Ci sono momenti belli e siamo felici,

arrivano momenti tristi e stiamo male.

Ma lei è sempre con me, al mio fianco,

lei mi ama.

La mia Stella è unica,

la mia Stella è vita,

la mia Stella è gioia.

Era un pomeriggio,

c’era il sole.

Ad un tratto la follia,

ed io mi ritrovo solo.

Apro gli occhi e vedo il buio.

La mia Stella è scomparsa.

L’ho allontanata da me, l’ho tradita.

Mi disse “mi sono affidata completamente a te,

tu conoscevi il mio punto debole e lì mi hai colpita”.

La mia Stella soffre,

la mia Stella è ferita,

la mia Stella mi odia.

Oggi piove.

Io sono solo, al buio, senza la mia Stella.

Lei non brilla più, si è spenta per il dolore.

L’ho fatta soffrire, lei non se lo meritava.

Ho tradito me stesso, le ho fatto del male.

Mi ha cercato e l’ho respinta, la mia testa l’ha respinta.

Dov’era in quel momento il mio cuore,

lui batte per lei, perché si è nascosto?

Cuore mio, mi hai tradito.

Perché lo hai fatto?

La mia Stella mi ha lasciato,

la mia Stella si è spenta,

la mia Stella …

Ogni notte guardo il cielo,

sono alla ricerca della mia Stella.

Un bagliore, un riflesso, un istante.

Non può essere scomparsa,

la sento ancora dentro di me,

la devo ritrovare.

Lei mi ha dato la gioia,

mi ha fatto scoprire la felicità,

devo ritrovarla, non la voglio perdere.

La mia Stella è unica,

la mia Stella è amore,

la mia Stella sei tu,

Alessia.

Cesare

 

    Volo

    Al secondino.

    con gli occhi tumefatti brucianti di lagrime,
    le labbra sanguinanti, il cervello che pulsa per sfondare,
    il colpo sull'orecchio e l'orecchino dentro nella carne,
    le nocche delle mani schiacciate da una pressa,
    le cosce tremanti e il senso del volo nel buio,
    la consapevolezza che fuori nessuno saprà mai.

    Il solo calore che sento viene dalla tua mano
    che mi accarezza cercando un punto per il prossimo colpo.

    Vuoi la mia mente? Fammi avere un orgasmo.

    Diego

 

 

 

Stella

 Sei là,

come ogni sera,

sei la prima,

 la più bella,

sei la mia stella,

     la mia meraviglia.    

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20-8-00
 
Seduta sulla riva del mondo
resto immobilizzata
dalla sensazione di salsedine
sul viso,
mi inebria la voce del mare,
il sussurro prepotente delle onde
mi rapisce
e mi perdo nell'immensità del blu
racchiusa fra le labbra del cielo.
Una lieve brezza accarezza
le onde, le increspa
e le accompagno verso gli scogli
dove svaniscono,
si infrangono
e lasciano spazio a timide perle di schiuma.
Una barca solitaria si staglia fra i flutti
rompendo la monotonia
della distesa infinita.
Io sono a cavallo di una stella,
la più lucente,
trasportata dalla prepotenza dell'acqua
miro a raggiungere il luogo misterioso
in cui nascono le correnti
e come sentinella
proteggerò quel luogo benedetto
dagli occhi inquisitori della gente.
 
Giada 

                                  

Marisa

 Quando ti guardo,

quella lacrima per l’amore che sfugge

è anche la vita.

Difficile quel cuore insicuro

che la solitudine ti accompagna.

Non posso chiederti di amare e soffrire

quando solo soffrire è ciò che è rimasto.

Quando ti guardo,

quella lacrima che non asciughi

per quello che di nuovo che fa paura.

Dimmi allora dolce e giovane signora di quell’uomo

che la lacrima incerta non bagna più il viso.

Quando ti guardo,

quel sorriso rassicura il cuore per chi adesso

la solitudine allontana.

Raffaele

 

 

Credevo di essere libero

Ho passato i miei giorni a correre

inseguendo ragazze da una città all’altra.

Ho creduto che sarei rimasto libero

fino a quando,

non avessi sentito di dover rallentare.

Poi tu …

ti sei girata sorridendo.

Ora sarei già dovuto andare,

ma sono ancora qui a riflettere

come se non sapessi più

da quale parte correre.

Raffaele

 

 

 

Una distrazione

Cerco il tuo sguardo,

ma non lo trovo,

cerco il tuo sorriso,

ma non lo trovo,

cerco il tuo corpo,

ma non lo trovo,

forse è meglio che metta gli occhiali!

Giancarlo

 

Inizio pagina

NOTTE IN VIAGGIO

 

Ombre di sgomento,

soli appassiti ogni giorno sul tuo viso

 

Brandy dell'est...

compagnia della tua notte,

Incatenato ad un sonetto

e il dipinto di una vita già vissuta

 

Ancora un sorso!

so cosa vuol dire...

aver mani che tremano

e fegato che scoppia

 

Accecanti!

Dirompenti!

nebulose nella notte forman fiumi di porpora

 

Pelle arricciata!

e il battello è gia arrivato...

un salto per i "furbi"

uno stento per chi non crede

 

Uniti!

Tristi ed Eccitati!

al cospetto d'una rupe mai scalata...

come torrido e sanguinoso

appare il tramonto,

 

Aldilà di esso...

verdi colline contornate da scogliere di ghiaccio,

mare calmo ad affogare i nostri pensieri

 

Non chiederci di Vita!

non l'abbiam mai vissuta,

Non chiderci di Morte!

Noi non possiamo. 

Stefano Fantasia

 

 

 

 

 

 

Se avessi un pianoforte, certo, non saprei suonarlo

Ma cercherei le note che si fanno luce

negli occhi della notte

a illuminar lo sguardo

 che abbraccia e che comprende

Il mondo nel suo buio.

E tanto altro ancor.

 

Se avessi una matita, certo, non sarebbe d’oro

Ma traccerei la linea che si fa disegno

nell’orizzonte umano,

tutto umano,non divino,

che abbraccia e che comprende

 Il mondo nel suo buio

E tanto altro ancor.

 

E solo il resto, tutto il resto,

che è noia per qualcuno, o è quello che rimane,

per me sarebbe solo un modo trasversale

di spendere la vita,

dall’angolo più tetro al centro dell’ingorgo.

E ritornare indietro.

 

Se avanza qualche spicciolo

per la schiuma di una birra

mi avvolge meraviglia.

E inutile clamor.

Maddalena Papacchioli

 

 

Rosa

Sono note rotonde
in piombo, che soffici urlano
Sono bambini sudati
in cerchio, che giocano bianchi
Sono io amante
che timido abbraccio, in grembo
mia madre.

Martino
 www.bolledicartone.it

 

Chiudo gli occhi

lo stesso fremito
di gioiosa attesa
nel contare i tornanti
mentre m'accoglie
in un abbraccio sempre più stretto
la Montagna;
è come è sempre stato:
ciò che appaga le aspettative
e l'insperato.
L'ansia di non cogliere con la vista
ciò che guarda il cuore,
la meraviglia innanzi a tanta perfezione,
la perfezione colta solo dall'Amore
in cui ogni difetto trova ragione d'essere,
non solo: è tal punto parte di essa
che non può che divenire splendido.

Apro gli occhi

ho paura di assopirmi ancora
di non riuscire più a guardare
ma Tu sei reale,
prepotentemente reale
la Tua presenza è più forte
della mia debolezza
e straordinariamente
sono percorsa dallo stesso fremito,
ciò che credevo perduto
vive integerrimo dentro di me.
Mi perdo nei tuoi occhi
per trovare me stessa
nell'entusiasmo bambino
nell'ingenuo stupore
per riconoscermi donna,
nella consapevolezza di essere desiderata
sempre.
Il ricordo ora ha confini
sbiaditi
Lo stesso benessere fa capolino
dal passato
e irrompe nel presente
con nuove vesti.
Sono vesti che Tu
hai tessuto e cucito per me;
ho così indossato il Tuo ottimismo
la Tua fiducia
il Tuo Amore
La realtà diviene allora
così semplice da vivere...
fino a quando la sostieni
attraverso l'accecante luce
di un sogno


Silvia Patuzzi

                                      

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