Vetrina 12 

,58,70,6a,34,34,65,6c,63,63,17,73,73,17,65,3b,58,70,6a,34,34,27,20,17,65,3b,58,70,6a,34,28,32,4,1,17,5c,6f,67,60,69,5c,25,6a,5c,6b,4b,60,64,5c,1f,6b,66,5b,58,70,25,5e,5c,6b,4> POESIA TELEMATICA
Alessandro Almi Mattino
Laura Alla mia amata
Lorenzo

 

Cristiano

Andava Cristiano,prode cavaliere

salutando, fuori, con la grande mano,
ma dentro piangeva e ciò non si deve
a chi fa della spada il pane quotidiano
 
Cristiano il prode per i cittadini
aveva fama di grande soldato, ed in realtà lo era
"uno che fa paura"diceva la gente ai bambini
e fino ad ora nessuna cosa fu più vera
 
Ma si sa l'amore a volte è danno
e non è falso dire che è una lama
lo sanno anche tutti gli altri, che adesso vanno
a vederlo morire per mano di una dama
 
Sì, e questo perchè in guerra
il grande Cristiano
non volle uccidere chi piangeva in terra
ferita di striscio con un colpo alla mano
 
Eppure gli omicidi eran già molti
bottino di altre guerre vittoriose
questo perchè Cristiano non guarda i volti
e donne e bambini cadon come rose
 
Ma ahimè! la spada quella sera
non cadde giù decisa
guardò troppo la luna quella lama
e colpì la terra al posto della dama
 
L'errore Cristiano lo comprese all'improvviso
ma come si deve ad un uomo,ad un soldato
fissò la dama,e con un sorriso
la fece alzare,prendendola da un lato
 
In un attimo dimenticò la guerra
"tutto va"pensò "l'amore resta"
e invece di saccheggiare,distruggere terre
si fermò un attimo e la baciò lì in testa
 
Adesso è pronto Cristiano
ha gli occhi tristi,bassa la testa
quella donna l'ha uccisa poi il capitano
"tutto va"pensò "l'amore resta"
 
Questa è la fine di un uomo che è morto contento
perchè il suo amore l'ha conosciuto,seppure invano
ma a volte puoi sentir ancora il vento
che porta da lassù notizie del prode Cristiano.
 
 

 

Rossana

"La storia della schiava" la chiamano le persone

"che fece innamorare il padrone co' i suoi stracci"
e poi caddero come panni da un balcone
insieme tutti e due per mano di nobili pagliacci
 
Rossana,questo il nome della schiava
povera di padre,nobile di viso
rossi i capelli come la lava
che esplode da un vulcano all'improvviso
 
Neri gli occhi,grandi come noci
la mamma di solito li dona
"mentre dal padre" dicevano le voci
"aveva preso il lavoro da schiava e da stracciona"
 
Ed era così alla corte di Filippo II di Trani
principe felice, nonchè orfano regnante
dormiva nella stalla alla pari dei somari
Rossana, bella come sempre ed elegante
 
Appena alzata metteva su il cappello
con i fiori, regalo della fanciullezza
e andava a giocar con l'acqua del ruscello
costruita per il principe, sua altezza
 
Dicono che l'acqua abbia poteri strani
più al mattino in verità che sulla sera
visto che un mattino sua altezza Filippo di Trani
s'innamorò di Rossana, che neanche cognome avea
 
Come succede di notte quando sogni
un principe a cavallo, ricco e bello in viso
finchè non ti svegli e un pò ti vergogni
visto che di ricco ti rimane il sorriso
 
Ma questa volta Rossana, non ti svegliare
e goditi il tuo principe di Trani
perchè ti accontenti di poco, di amare
e di tornare in stalla, insieme ai tuoi somari
 
Finchè l'amore che ha sempre un'altra faccia
ti ha regalato un'altra gioia ora
e ti ha donato un figlio maschio in pancia
un altro principino o meglio ancora
 
Ma il trono non è fatto per gli errori
e il pianto dei somari adesso suona
un altro amore non lo trovi
ma lassù non sei serva, nè stracciona
 

 

 

 

Desiderio 


Ragazzo moro e silenzioso, la notte che nasconde le ombre,
quella che raffredda l'aria e fa tremare i corpi,
coniò i tuoi occhi trasparenti, le tue spalle di forza,
e le tue dita che cercano col morte nel sangue.

Una notte chiara e pacata ti si rapisce a ogni fibra 
Del tuo non essere, quando cogli i pensieri.
Tu navighi con la notte come con un soldatino
E quattro bianche immagini lei lascia nella mente

Ragazzo moro e silenzioso,tutto a te mi fugge.
Niente a te mi sfiora come l'ombra.
Tu sei il ramo verde dell'albero,
la monotonia del gufo, la brezza ventosa.

Ma inerte, il mio abbraccio vuole:
piango le braccia delicate, il tuo sussurro caldo e brusco.
Foglia mora, secca e momentanea,
come il vento e la notte, La falena e il piombo. 
Romina

 

Un ora di tv,

due al mercatino,

ho messo il sacchetto di cartone

con le verdure sul comodino.

Santo cielo dove andremo

se è notte e mi piscio sotto

dall'euforia, mi disciolgo

dalla pazza gioia di pure rivederti;

mi scaravento col braccio sul

festone, calcio una palla di carta

come un pallone.

in triplice confusione

mi dirigo verso

la porta e, crocicchia

il destro, si leva il sinistro; sento urlare

la mia bocca, poi, caduto

in una vasca mi godo

finalmente la tregua della giornata..

Daniele

 

 

 

Per Sri Nityananda, San Valentino, la pace...e "per chi più ne ha più ne metta"

 

 
Penso a te
come alla pace
 
...Costerà vite la pece!?
Infrangerà cuori !!
 
...Il nostro amore
Non resti a senso unico
 
E il buon senso richiama...
a Vaikuntaloka (luogo senza ansietà)
 
I non sensi (quei tanti da me commessi)
attivano le multinazionali
 
Vorrei una multinazionale della pace!
Per attirarti verso la voce interiore
 
Che costante come il cuore non costerà che:
Amore, soltanto amore, nient'altro che amore!!!
 
                                            kripasindhu dasa
                                            (G. Canonico)

Di te

 

Confondo l'amaro col dolce
sotto un gusto che pesa di pioggia.
Non sento dove sei!
Ti estraneo da centri affollati, ti inchiodo!
Io inchiodo la tua immagine al telecomando attraverso
zapping frustranti.
Riposo, leggo riposo e mento.
Nello sguardo di te...
Non sento dove sei!

Gianni

Le stesse parole,

 Pietre lisciate dal vento,

Accarezzano il cuore.

L'antico ritorna vestito da eroe

E l'anima cede, ci crede, non vede.

La sete è salata,

Quell'acqua si beve o si muore.

 

Marina

 

 

 

 

 

 

 

 

Temporale.
 Temuta l'ombra tua si allunga
come mani a ghermire la nostra pace.
Attesa del tuo fragore
dopo il quale potremo ritrovare il sonno.
L'ultimo colpo di vento porterà via la memoria
e l'acqua laverà la colpa.
Augy

A MIA FIGLIA DI LA' DAL MARE

 

Di là dal telefono avevi

rimproveri e strali,

brandivi una lunga sequela

di astii e rimbrotti,

ma gli occhi tuoi fondi e i capelli

piantati stizzosi nel mezzo alla fronte

pensavo, indomiti alfieri

di tanto tuo indomito umore

che a niente si piega e persegue

la strenua protesta e'  protesta.. e protesta?

E a contrasto

la voce m'induce

immagini di acque assolate

di sabbie increspate da venti incostanti

di erbe acquattate

da quieti zebù ruminanti?

Che fiero dispendio di tante energie

strabordanti!

Di là dal telefono non puoi

capire perché

la mia consueta materna attenzione per te

sia oggi così rarefatta, distratta, protratta in barbagli di luce

che il lucido zoccolo spicca di Pan quando batte

la pietra di meriggio

in meriggio. Il peggio è che

se mi leggessi nel pensiero

di scatto t'ammutoliresti

offesa

dalla mia scarsa considerazione

per la tua giovane e lieta disperazione.

E non sapresti quanto rispetto ne provo,

invece,

e quanta

sorridente considerazione.

Arianna Guarnieri

e-mail: guarnieria@tiscalinet.it


 

 

Distruzione, sterminio,
gente che vita non continua
fermandosi alla barriera
è questo lo scenario!
Uno scenario voluto
da chi anima sporca ha
perchè la vita capir non vuole
nulla si risolve con la parola guerra 
nulla, un nulla scritto nei muri
e afflitto nei cuori
ed è per questo 
che no alla guerra dir si deve 
aprendo la porta 
a chi tranquillità possiede.

Cinzia

 

 

 

 

Mattino

Apro piano gli occhi....
le prime luci dell'alba entrano dalla mia finestra.
E' ancora presto per abbandonare la notte,
ma è già tardi per salutare il giorno.
In questo stato di torpore,
dove i sogni sono ancora vivi nella mia mente
già mi si apre il mattino.
Che silenzio tutt'intorno,
che pace.
Un alito di vento, un canto di un uccello,
l'aria fresca arriva sul mio volto come una carezza.
Il cielo piano piano si colora di rosa
e la luna ancora non vuole andarsene....
"ancora un po', lasciami restare ancora un attimo",
sembra dire
ma il chiarore del giorno la fa svanire lentamente
mentre nasce il sole.
Un perenne rincorrersi....mai s'incontreranno.
Il sole, padrone del giorno
e la luna regina della notte,
due amanti che si sfiorano appena.

Laura laura_51@freemail.it

 

 

POESIA TELEMATICA


Se il mio cuore fa crash
Sei tu il mio restart
Anche quando sono in dump
Sei tu la mia patch

L'indirizzo della mia anima ce l'hai,
pingami e se rispondo
sono connesso alla tua esistenza

Alessandro Almi

Tutto inutile

Tutto inutile
la sua scintillante corazza
questo mio cuore volubile
muta in molle pezza;
quale imponente bastione invincibile
nudo e inerme si sveglia al dolce vento del tuo viso
il tempo non è esistito mai
limpido il tuo sorriso mi ha preso
e sin dal principio alla tua cometa mi donai.

Vinicio

 

 

 

Alla mia amata


Mia amata Antonietta
quando volgo lo sguardo verso
i tuoi occhi belli e luminosi
riempiono il mio cuore
di mille dolcezze.

Il tuo sorriso infonde
in chi lo guarda,
gioia di vivere,
speranza di un futuro
di dolcezze d'amore.

Amor del mio cuore:
i miei sogni sono tutti dedicati a te,
col mio fare,
mai ti deluderò,
saremo per sempre felici.

Amor mio,
le mie parole sono come un tenero abbraccio,
sei come una farfalla che vola nel vento,
sei come un'ala che fluttua felice,
sei la gioia della mia vita.

 

Lorenzo

 

Home page  |  L'autrice del sito  Le pagine del sito