Vanessa Nicolosi
 

PENSIERO VAGABONDO…

Morire per non potere amare…Amare per non volere morire!?

poesie

La prima volta che ho incontrato l’amore nel mio cammino di donna…

ABBRACCIAMI…

Il dolce e il pigro

L’inquietudine di vivere

noi due

Le mie parole…al Sole Il silenzio…

 

 

 

 

Il silenzio…

 

Senza te …il vuoto!

Troppo silenzio alla ricerca di ciò che mi riporta teneramente a te, alle cose semplici che solo tu sai fare e dire nel tuo modo dolcemente infantile.

Cerco le tue manine cucciole, il rumore dei tuoi passetti, le tue risa e i tuoi pianti e rimprovero me dei divieti che tavolta ti urlo per educarti ad essere migliore…ma adesso chiedo a me stessa come posso pretendere che tu sia migliore in ambienti che non sono i tuoi, in spazi che non ti appartengono?

Solo io so veramente quanto grande è l’amore che nutro per te…infinito fino al punto che questo silenzio di te, oggi, mi fa venir giù lacrime di tristezza…forse per il mondo è solo una esagerazione, ma che importa Angelo mio, per me sei tu il mio mondo, giusto o sbagliato che possa essere!

Il silenzio intorno che è vuoto, solitudine, tristezza, assenza e ricerca di te.

Intrappolata da questo mio amore per te, ti dedico queste parole figlio mio, perché non è affatto vero che sono i figli ad aver bisogno della mamma… oggi è una mamma ad avere bisogno di suo figlio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le mie parole…al Sole

La tua luce ed il tuo calore,giungono a me come dolci note di una ninna nanna sussurrata che sa regalarmi delicate emozioni e sorrisi magici.

Vorrei poter stare al tuo fianco, piccina e silenziosa, quando non sarò più “uomo”.

Vorrei potere anch’io, regalare ai volti tristi e spenti di questo nostro mondo rumoroso, le stesse emozioni ed eguali sorrisi, che “tu” doni a me, ricaricando il battito del mio cuore, della mia anima e vita!

Vorrei che il mio tesoro cucciolo riuscisse, anche lui, nei momenti più bui e silenziosi, a riconoscere il bello che c’è intorno a noi,e già soltanto per questo sentirsi felice di esserci, facendo parte di questo tutto!

Vorrei che tutti imparassimo a creare vita dentro la vita, riempiendola di fantasia.

Vorrei che tutti seguissimo le emozioni come gli aquiloni fanno con le brezze più impreviste.

Vorrei essere trasparente e bisbigliare agli uomini che la vita è pur sempre un dono prezioso…così come tu Sole, riesci a ricordarlo a me in ogni istante in cui ti sento e ti percepisco.

 

 

 

 

 

Guardo noi due ritratti: qualcuno è riuscito a catturare, immortalandolo, un attimo della nostra felicità.

Rido, ma nel contempo avrei quasi un desiderio folle di piangere.

Ritrovo te bambino e adulto in un unico sguardo che ti appartiene e che è da sempre lo stesso.

In un gioco di mani ci teniamo stretti, quasi ad aver paura che ci venga sottratto ciò che oggi abbiamo ritrovato e tradotto.

Noi, quegli stessi bambini che in un timido primo approccio non erano ancora pronti a scambiarsi l’anima, in quell’indimenticabile attimo fugace nel quale ci respiravamo, in un’atmosfera che rievocava immagini passate, riscoprivamo quanto meraviglioso fosse stato completarsi in una concreta espressione di un sentimento lontano che non è mai morto, ma che è stato custodito nel tempo.

Due biciclette, due magliette, le scarpe da tennis, i pantaloncini…due sguardi bambini che si abbandonano alla piacevole perdizione di un sentimento “da grandi”.

Vanessa

 

 

 

 

L’inquietudine di vivere

Spesso la si trova nelle parole di una canzone, di una poesia, di uno scritto letterario…ovunque ci sia arte e la si scrive con la penna del cuore e la si dipinge con il pennello dell’anima… perché è voler dare un senso, una giustificazione all’irrequietezza di un respiro , e chi può sentirla urlare dentro meglio di chi penetra l’arte, la assimila fino a porla al centro del proprio universo?

Oggi il cielo è sereno, azzurro, limpido e l’aria frizzante…il sole è alto ormai…è un nuovo giorno…un altro bel nuovo giorno, tutto da vivere, respirare per poi ricordarlo domani.

L’universo ruota intorno al nostro vivere, gli astri, silenziosi nel loro agire, interferiscono nel nostro muoverci tutti i dì e noi neanche valutiamo quel loro agire, perché non si vede, perché non ha forma, non è materia…mi sento innamorata questa mattina…del sole, del cielo, degli alberi, del mare, di quel piccolo micio vagabondo che ogni giorno percorre il marciapiede della strada dove lavoro, dell’aria frizzante che sto respirando anche oggi, del cuore cucciolo che ho affidato, anche questa mattina, ai miei genitori, del cuore speciale che ho voluto si chiamasse marito nella mia vita e al quale ho deciso di offrire tutta me stessa oltre il tempo e lo spazio e oltre la pelle più in là ancora la mia anima, di quei cuori lontani che ho conosciuto e che hanno fatto in modo che io oggi fossi così “questa che sono”,del mio sorriso alla vita, dei miei occhi che mi permettono di vedere questo spettacolo della natura oggi, del mio cuore che mi permette di emozionarmi per ciò che vedo, delle mie orecchie che mi danno la possibilità di ascoltare i suoni della vita, delle mie mani che mi permettono di scrivere, di amare, gesticolare, guidare e fare un po’ di tutto, delle mie gambe che sono capaci di portarmi lontana, della mia mente che è capace di pensare anche ciò che sto provando ad esprimere in questo momento, della mia sensibilità che mi porta spesso a provare l’inquietudine di vivere ma, che, proprio per questo mi ricorda che sono viva ed è un segno che intensifica la gioia del mio cuore.

Amo tutto, ma non tutti…poche sono le persone che porto veramente nel cuore, ma si tratta di cuori speciali, che stimo, alimento, vivo, che sentono come me, tutte Anime per cui vale la pena pregare tutti i giorni della mia vita affinché siano felici e godano di ottima salute…in fondo queste parole, parole su parole, per esprimere un solo concetto semplice…”sono felice di essere così come sono, fiera del mio amare ed essere amata”.

Vanessa

 

 

 

 

 

 

 

Il dolce e il pigro

Il dolce segreto della vita…

Il pigro desiderio del mistero della morte.

Una dolce alba di un dì estivo…

Un pigro tramonto di un dì invernale.

Gioire, sperare, credere in una nuova vita che viene posta nel mondo…

Logorare, tormentare, inebriare l’anima di chi vede morire chi ama.

Tutti sapremo di quel perché impronunciabile che avvolge il segreto della vita e il mistero della morte, un dì lontano o non, chissà che non ci rammaricheremo nell’aver considerata dolce la vita e pigra la morte.

Chiedo una sola certezza: poter stare per sempre, oltre la fine, con la mia gente, la stessa che in vita mi ha insegnato ad amare e che io stessa amo!

So che ora non mi è concesso ricevere risposte e chi osa chiedere senza darsi pace mai, il perché di domande pericolose è considerato pazzo.

“Dolce diventa pertanto a me, questa pazzia che non mi fa rinunciare a sperare che niente potrà separarmi da coloro che amo e che quel dì scoprirò il segreto della vita e il mistero della morte”.

 

 

 

 

 

 

La prima volta che ho incontrato l’amore nel mio cammino di donna…

 

                                                                                                         

Sin da piccina t’ho sognato,

giorno dopo giorno ti ho sempre più desiderato, ti ho immaginato, ti ho cercato negli occhi, nei gesti, nelle parole della gente…e così sei cresciuto con me…per un po’ non ho più creduto in te, in quanto fonte dei miei mille ed irrequieti perché…ma ho continuato a portarti dentro, nel profondo e pur togliendoti poco alla volta il respiro, non ti ho mai soffocato completamente.

Mi sentivo ingannata da te, ti avevo così gelosamente custodito, avevo spudoratamente ammesso la tua meravigliosa esistenza davanti a chiunque dubitasse o ti confondesse, e tu eri riuscito solo a farmi sfiorare la tua essenza, facendomi, immediatamente poi, sprofondare in un mare che non si proiettava in alcun orizzonte.

Sola ed impaurita, vivendo di un accentuato contrasto tra la vita , da te rappresentata, e la morte, ossia il buio e il vuoto impenetrabili che la tua assenza sprigionano nell’animo di ciascun essere umano, 1FF">Home page  |  L'autrice del sito  Le pagine del sito     

         

 

colosi

 

 

 

 

 

 

ABBRACCIAMI…

 

In questa notte di silenzi, nella pace apparente di tutte quelle parole non dette e nella confusione dei miei pensieri che litigano taciti dentro la mia mente…abbracciami!

Vorrei sentire il calore delle tue carezze sulla mia pelle gelida, vorrei sentire il tocco leggero dei tuoi baci sulle mie ciglia che lentamente si chiudono alla ricerca di un sonno che sembra non volere arrivare…in questa notte di ricerca d’amore ed attenzioni…vorrei un abbraccio!

Non è la pelle che vorrei, non è un corpo ma è l’anima stretta a me di chi non c’è.

Guardo in alto e vorrei che il tetto freddo di questa stanza divenisse ora una prateria di infiniti colori, dove un tutto leggero, dolce, caldo riuscirebbe a trasmettermi serenità e coccolandomi di odori e danze e canti sussurrati, finalmente troverei il piacevole abbandono del mio corpo stanco al suo riposo.

E tu? Tu abbracciami, perché in quell’abbraccio che sto immaginando e desiderando adesso, c’è racchiuso il più grande dei miei segreti che custodisco in questa valle infinita di silenzio dentro la tasca della vita…ed è per questo che il silenzio adesso fa più rumore di mille parole…ed è per questo che sento ora il calore delle tue braccia in questa notte che tanto parla di te e alla quale dedico la più dolce tra le ninne nanne che so carezzarle il cuore,

Vanessa

 

 

 

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