Stefano Aldeni
 
Mi chiamo Stefano Aldeni,sono uno studente universitario iscritto all'Università degli Studi di Milano,al primo anno del Corso di Laurea in Scienze Umanistiche per la Comunicazione.

Scrivo poesie da poco tempo,dalle fine del 2001 circa e solo da quest'anno ho cominciato a divulgarle in modo abbastanza ampio sfruttando soprattutto internet e i siti di pubblicazioni on-line.

Non ho mai pubblicato nulla né ho mai partecipato ad un concorso come questo,cosa quest'ultima che mi elettrizza particolarmente!

Mi piacerebbe molto riuscire a vivere della mia poesia anche se so che le opportunità in questo campo non sono cosi floride come nel campo della narrativa,ad esempio?Credo che la poesia sia in primo luogo conoscenza di se stessi e dei proprio sentimenti nei confronti degli altri e della vita in generale.In secondo luogo credo che la poesia sia soprattutto soggettività e interpretazione personale di tutto ciò che ci capita di vivere e di ricordare.

Credo infine che la poesia sia qualcosa che esiste in ognuno di noi ed essere poeti penso sia soprattutto la capacità di manifestare questa caratteristica innata.

 

Amore stinto Una mano al cuore intrecciata Eclisse Nato di Maggio

 

Amore stinto

 

Scevra la sua primavera di fiori,

trascolora la chioma d'albero:

stinta la vita,la passione,

 

 Come tra ciglia sfumate

un occhio di momento

passa in disco di fuoco.

 

Di calore notturno

sa l'aria curiosa,

per sorte sdegnata

d'attento corteo.

 

Incauto dispetto

al fiore confuso

in riverenza sopito

dal sonno del petalo.

 

                                                    21/5/03

 

Una mano al cuore intrecciata

 

Notti d'amaro nettare

dipingono smorfie

in veglia di candela.

 

Delirio sano d'astratto

crepita e palpita

in chiome di biondi guanciali.

 

A coste fiorite infonde

gesto d'occhi sognati;

d'amore coglie il palmo

una mano al cuore intrecciata.

 

                                                 21/4/03

 

 

 

 

 

 

 

 

Nato di Maggio

 

Al canto le robinie

del mio nato sfiorano

ventri di foglie

fuggenti le stagioni.

 

Oltre falde di muro

intaglio note di plagio;

nel silenzio accorto

un viso scalfito

da nube di Maggio

si volta veloce.

 

Nell'abbraccio di madre colta

una parola di bacio e di sonno.

 

                                                   29/3/03

 

 

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lfito

da nube di Maggio

si volta veloce.

 

Nell'abbraccio di madre colta

una parola di bacio e di sonno.

 

                                                   29/3/03

 

 

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