Pierluigi Daglio
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Atlantide

Passaggio Siamo soli Clusane Caduta libera Infiniti passaggi di tempo Fading lights
Schelda Imparare Pioggia Iperspazio Non poesia ripresa tre Running Riviere
Servi Nebbia Poeti Fiore di notte
 
Merda al mondo
 
Notte e giorno  

 

Notte e giorno

 

Notte e giorno

Pioggia e sole

Morte e vita

 

Una sottile carta di riso

Divide i fratelli di pianto

Il paravento giapponese

Lascia intravedere la sagoma sinuosa

Della divina tentatrice

 

Siamo sulla lama di un rasoio

Come una goccia sullo spartiacque

Di qua il tranquillo Mississipi

Oltre il cespuglio il violento Colorado

 

Siamo una schiera di finti sorrisi

Di opportunisti in attesa del momento

Di ipocriti ottusi e loro padroni

 

Siamo fiori d’inverno

Siamo ghiaccio d’estate

Siamo ali nel buio

Siamo occhi sbarrati e stupiti

 

Ogni giorno che passa è un rimpianto

 

 

 

 

 

 

 

Riviere

Nella sera, fra gli ulivi,
mi riposo e guardo il cielo.

Cielo stregato di Liguria,
con le nuvole basse e scolpite,
sostieni i sognatori del mondo
e apri la porta dell’oriente.

Campanili che sorgono
fra gli ulivi e le roveri,
pietre antiche che inducono
a pensieri di pace.

Solitudine santa e agognata,
come un essere saturo del mondo
mi stendo sulla terra nuda
immerso in un bosco incantato.

Guardo il mare di lontano
che esulta in un trionfo di onde
di amore e tristezza
persone che arrivano e che partono,
destini segreti che incombono
feste felici e danzanti
sapori di antiche tradizioni
illusioni di una sera d’estate.

 

Servi

Ho visto servi agire da padroni
quando i padroni sono fuori per ballare.
Ho visto servi le brame acquietare
quando i signori li chiamano alla greppia
per mangiare.

Menti banali asservite ai piu` forti
a chi il potere quel giorno tiene in mano
uomini striscianti le briciole leccare
dalle tovaglie mentre accucciati
devono abbaiare.

Ho visto gli ignoranti comportarsi
da intellettuali, padroneggiare di arte
e di cultura con frasi fatte in bocca
e finte citazioni.

E gente che li crede
che si beve ogni cosa
come un dolce aperitivo
prendere l’ombra di chi sta all’ombra.

Ogni qualvolta servite
chi vi paga, tutta la vita
siete piccoli e servi.

Tutta la vita siete comprimari
per sempre parti dell’arredamento
da buttare al macero
quando si cambia la mobilia.
 

 

 

 

 

 

Nebbia

Solo, sopra al monte dei ricordi
guardo la nebbia che sale.
Una cortina avvolgente
che trasfigura il presente.

Sono una mente libera
ma prigioniera di se stessa,
coraggiosa e intimidita
laboriosa e pigra,
profonda e superficiale,
adulta e bambina.
 
Poeti

Noi poeti dobbiamo soffrire
non abbiamo diritto a una vita felice
dobbiamo essere sempre insoddisfatti
sforzare il cervello di pensare avanti.

 
Fiore di notte

Quando non riesci a dormire
o per il caldo o per i tuoi pensieri incombenti
puoi alzarti dal letto
e uscire sul terrazzo di casa.

Dorme il mondo in silenzio
che tutte le luci ha spento.

Nelle sere di giugno
la luna rischiara la tenebra
e se hai fortuna
puoi vedere sbocciare
i fiori della notte.

Uno dietro l'altro si aprono,
di colpo, asincronicamente,
con un rumore breve e secco.

Mettono i petali a ventaglio
per gli insetti che soffrono d'insonnia
e diffondono un profumo
che invade la notte estiva.

Il bianco chiarore della luna piena
illumina i quattro petali
che come uno specchio discreto
riflettono la luce e brillano nella notte.

Fiore di notte, sei un conforto
per le anime che soffrono
sei un esempio per gli uomini tristi
appari quando nessuno ti vede
incurante dell’esteriorità
procedi dritto per la tua strada.

Il giorno dopo,
quando l'alba appare all'orizzonte,
saluti il mondo addormentato
e richiudi i petali su se stessi
a proteggere e conservare
l'importante segreto che racchiudi.

La mano esperta del giardiniere
o quella insicura dell'occasionale amico
recidera` la tua corolla spenta
dando vigore a nuovi giovani fiori
a rallegrar gli spiriti inquieti
della notte appresso.

Ciao fiore di notte
occasionale amico delle notti insonni
solitario canto notturno,
rassicurante consigliere
per il giorno a venire.
 

 

 

 

 

Merda al mondo

Merda al mondo
e a chi e` in esso.

Merda ai giorni che passano veloci
e alle persone che mi stanno intorno.

Un fiume di fresca merda avvolgente
travolga questi esseri infami
che inlordano il mondo
solo per il fatto di esistere.

Merda a loro
e al mondo che li contiene.
 

Fading lights

 

Driving in the sunset
I see the fading lights
while my brain is melting
like a liquid thought.

Life is short and stupid
and you are always nowhere
unsatisfied little man
growing old like a flash.

 

Memories of fast passed year
come to my mind like a tropical wind.

I am living on the knife blade
between happiness and sadness
mistaking every day like a child
regretting lost occasions
and all the crossroads
entered in the wrong way.

 

 

 

 

 

Running

 

Running all in the same direction
we loose the common sense.
Running so fast
we loose all our friends.

 

Life is a fading day
with sad surprises on the way.

 

You just eat and drink
wonderful days stay all
at the top of your fingers.

 

Emotional landscapes
dreams of unresisting love.

 

Non poesia ripresa tre

 

Non poeta
non poesia
non senso lirico
non senso critico
niente da dire
niente da capire.

 

Sono passato senza avvisare
sono passato senza disturbare
sono atterrato senza strafare
sono rimasto alla finestra ad aspettare
qualche cosa che doveva arrivare
quando la neve e il freddo
mi hanno fatto tremare.

 

Ma la vita è cosi`
senza un come ne` un perche`
senza metro ne` ritmo
senza accenti ne` scansioni
e piano piano tramonta
come un sole di amianto.

 

Preparatemi una festa, signori,
non voglio che manchi nessuno
al mio banchetto fatato.

 

La carne ed il vino
le donne e la frutta.

 

Miei servi fedeli,
deliziate i miei ospiti.

Ballerine incantate,
volteggiate instancabili.

 

Non voglio che alcuno riposi
in questa notte di teste impazzite.

 

Siamo fiori d’inverno

siamo ghiaccio d’estate

siamo ali nel buio
siamo occhi sbarrati e stupiti.

 

Niente da dire
niente da capire.

Non poesia
ripresa tre.

 

 

 

 

 

 

 

Infiniti passaggi di tempo

 

Come uno stormo di folaghe
diretto ad Occidente
sfumano i giorni miei.

 

Senza neanche accorgermene
sto consumando la mia esistenza
in infiniti passaggi di tempo.

 

Si puo` fare un rewind della vita ?

 

Come uno stanco viandante
rimpiango gli errori nello sceglierne i bivi
mancava il coraggio della giovane tigre
e l’incoscienza del gabbiano fanciullo.

 

Malinconia latente e` il mio pensiero
indifferente al mondo ma in esso incluso

quanti giorni vissuti mi ricordo ?

Si puo` fare un rewind della vita ?

 

Atlantide

 

Tu sei la mia Atlantide

Isola felice di paradiso

E riposo per lo stanco soldato.

 

Pianta selvaggia e carnivora

Dividi il mondo e divori le mie carni.

 

Avvicinati a me, spettro funereo,

Schiantami con le punte piu` aguzze

Ammazzami di dolore

E di dolore saziami.

 

E bevi di me

E mangia al mio piatto.

 

Saziati d’amore

Oceano e mare e fiume e lago e goccia.

 

Stella sognata e felice

Tristezza della sera alle porte

Eventi imperscrutabili dalla stella polare.

 

O mio Signore, dove devo andare ?

 

In una sola notte

La distruzione si completo`

Spari` Atlantide.

 

 

 

Passaggio

 

Sono di passaggio
sono di troppo
non apparecchiate la tavola bella
non tirate fuori il servizio di piatti.

 

Non ho toccato niente
non ho lasciato niente
non ho mangiato
non ho bevuto
da questa vita puttana
la paghi cara e dopo una scopata
è noia.

 

Come un bicchiere infranto
me ne andro` dagli occhi
me ne andro` dal cuore
spargero` i miei pezzi di vetro
sui miei piedi insanguinati e stanchi.

 

Siamo di passaggio
tutta l’umanita`
come una nota semicroma
che sul colpo di piatto svanisce.

 

 

 

Siamo soli

 

Siamo soli nella sera

Siamo soli nella notte

Siamo soli nella macchina

Siamo soli nella testa

Siamo soli dentro al letto

Siamo soli nei discorsi

Siamo soli nei pensieri

Siamo soli nella gioia

Siamo soli nel dolore

Siamo soli nella vita

Siamo soli nella morte

Siamo soli con noi stessi

Siamo soli in mezzo agli altri

 

Siamo esseri informi e striscianti

Siamo cavallette fameliche

Siamo porci e cavalli e rane e topi

 

Siamo una schiera di finti sorrisi

Di opportunisti in attesa del momento

Di ipocriti ottusi e loro padroni

Di ruffiani panzoni che scoppieranno soli

 

Quel giorno ridero` e ridero` e ridero` e ridero`

Fino a scoppiare anch’io come un pallone aerostatico

E cadere nel cielo per volare nell’aria ripulita

Dai fetidi olezzi dei discorsi quotidiani

Dai falsi saluti, dai ciao come stai,

Dalla vita preclusa, dalla sera incipiente

Dal tempo sprecato, dalla vita disillusa.

 

Si` che ridero` e ridero` e ridero` …..

 

L'aereo fa un lento giro sulla baia

e sul golfo.

 

Vedo la spiaggia vuota

e ventosa

e la gente attorno a me

che legge, che dorme, che scrive.

 

Vorrei poter cadere in caduta libera

nell'aria fredda della notte imminente

e adagiarmi leggero su un cuscino d'aria

e di vuoti pensieri.

 

Il vulcano si allontana

tra il rumore dei motori

e il vociare della gente.

 

Mi aggiusto sul sedile

e quell'attimo di caduta libera

svanisce istantaneamente

tra la banalita` del contingente

e la grettezza del mondo,

personificato dalla gente attorno a me.

 

Il vulcano e` dietro alle mie spalle

e l'aereo punta con forza

verso la sua meta

seguendo, come di consueto,

il suo cammino ideale,

la rotta prestabilita.

 

Schelda

 

Il fiume nero scorre lento

di fronte alle persone

che guardano assenti

nel vento freddo da nord-est.

 

Alcuni ragazzi si baciano

appoggiati a un basso muro

di fronte a una panchina vuota

dove mi siedo.

 

Il tempo scorre nell'andirivieni

di personaggi soli

e nel vociare distonico

dei gruppi di turisti.

 

Anche la Schelda cambia il suo umore

a seconda del vento

e incute sconforto e passioni.

 Mi alzo, ho gia` visto.

 Scendo una rampa d'asfalto

e torno verso il centro.

 

Passo vicino a dei pubs

che vomitano gente

e mi fermo ad ascoltare della musica

appoggiato a una macchina.

 

Seguo con lo sguardo una coppia che ride

e si muove nella bolgia del locale

per raggiungere la strada.

 

La ragazza continua a mostrar gioia

e tira il suo maglione verso il basso

con entrambe le mani.

 

Penso, con grande indecisione,

se bere una birra o andarmene via

poi mi scosto improvvisamente dalla macchina

e mi incammino nella sera che fugge.

 

 

Imparare

 

Imparare a soffrire in silenzio
imparare a non seguire l’esempio
imparare a tacere
imparare a non reagire
imparare a sopportare
imparare a non gridare
imparare a restare indifferente
imparare a imbalsamare la mente
imparare a scavalcare il presente.

 

Mille battaglie ho perso

ma sono ancora qui
posso immaginare ogni cosa
creare spazi chiusi e aperti
cavalcare puledri selvaggi
esplorare lontani miraggi
precipitare in abissi profondi
e inventarmi altri mondi.

 

 

 

Pioggia

 

Amo la pioggia

Amo le nubi opprimenti

Amo le sere ventose.

 

Amo le foglie accartocciate

Come un tappeto annodato

Sotto i miei piedi

Il loro crocchiare improvviso.

 

Amo bagnarmi,  scolarmi,

irrigarmi, irrorarmi, annaffiarmi,

inondarmi, spruzzarmi.

 

Amo la sera e l’incipiente notte

Amo uscire nel freddo di novembre

Soffermarmi a pensare sull’uscio

Ogni giorno che passa è un rimpianto.

 

Iperspazio


Vorrei volare nell'iperspazio
sulle note di Meddle
o dell'inarrivabile Animals,
avvolto dal fumo fragrante
con la mente annebbiata dal piacere
e con due bottiglie di vino.

Un bianco frizzante
per godere al massimo
della nostra gioia.
Un rosso invecchiato
corposo e violento
per sprofondare in istinti
d'amore e di notti insaziabili.

Vorrei incontrare un uomo libero
lasciando i ruffiani nel porcile del mondo.
Vorrei ammaliare una donna inesistente
che ami alla pazzia tutto quello che mi piace.

Vorrei vivere nell' irrazionalita` piu`  pura
oltre il limite dell'immaginazione umana.
Vorrei stordirmi nel bisogno d'amore
consumarmi piano piano sotto di te
che mi mangi.

 

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