NerOfuMO

 

TERRA NON MIA ANTICHE PIETRE STELLA PERDUTA OMBRE

 

 

TERRA NON MIA

 

Terra dura.

Di lacrime

di tante donne sole

inumidita.

Terra amara.

Di genuina bontà

coltivata.

Terra sincera,

fertile

degli stenti

dei figli suoi.

Terra d’incanto,

dove sogno d’amore

muore nell’ira

del suo mare.

Terra semplice,

dove gli esuli del cuore

sono accolti come figli.

Terra di fuoco,

dove passione

brucia all’ombra

dei suoi ulivi.

Terra dell’alba,

dove soffia

il vento dell’amore,

che s’infrange tra cento

antichi sassi.

Terra del tramonto,

dove ricordo

e illusione

si spengono

sugli aspri monti.

Terra mia,

che non sei mia,

che m’hai nutrito il cuore,

di gioie e di speranze,

di amore e di dolore,

che m’hai fatto conoscere

l’allegra salita dell’alba,

la mesta discesa del tramonto,

e m’hai nutrito sempre

dell’onestà dei figli tuoi,

mantieni nel tuo ventre

l’unico grande

tesoro da me posseduto:

i miei ricordi.

Cilientu mia.

 

 

[NerOfuMO]

 

ANTICHE PIETRE

 

Antiche pietre,

di fronte al mare

s’aprono a vita

per suggellare

inaspettato amore.

Dardi di sole

imperlano l’onde

del natio lido,

dove andati avi

incontrarono

uguali affanni

e immutati amori.

Due mani stringono

lo stesso cuore

e tutt’intorno

danno gran calore

a chi accorrendo,

dalla propria dimora,

tra quelle pietre antiche

è voluto stare.

Occhi di donna,

dal familiare nome,

inchiodo fissi

nello sguardo mio.

Son tristi e allegri

in uno stesso istante.

Ritorna indietro

antico pensiero,

che più d’un respiro

fu appena un soffio.

Vorrei donarle altro calore,

ritorno indietro

per sentire ancora

quello sguardo dentro.

Cerco quegli occhi

in altre antiche pietre

ch’eran le stesse di quelle marine,

sorte più in altro, tra brulle colline.

Di più non trovo

che sbiadito colore,

incastonato

in smisurato dolore.

Vento improvviso

di mezzo settembre

sferza il sorriso

e spazza via le ombre.

 

E anche quell’unico soffio,

nato da dolce pensiero,

quei due occhi grandi,

prigionieri d’una bionda chioma,

volano via col vento del nord

sullo stesso mare,

verso un altro lido.

 

 

[NerOfuMO]

 

 

 

 

 

STELLA PERDUTA

 

Goccia di sole è infine caduta

su fazzoletto di cielo spiegazzato.

L’ultimo sogno se n’è anche andato,

incontro a piccola stella sperduta.

 

Con lacrime del cuore

è innaffiato giardino,

un sol fiore ancora bambino,

tenera anima ch’al vento non muore.

 

Amore scaccia schiere di démoni

che gioie e ricordi di vita rubano.

Stella perduta raccolsi con mano,

che dall’animo mio fugò mille frastuoni.

 

Trovo di nuovo quel disteso lago

d’infanzia intriso dove su verde prato

m’invade luce di perduta stella; ormai rinato.

E su di lei non più bambino ritorno pago.

 

 

[NerOfuMO]

OMBRE

 

Ciottoli lisci,

salita ripida.

Ombre, quasi fantasmi,

osservano.

Morte respira ovunque.

Dolore avvolge

ma non tocca.

Unghie s’appigliano

tra sasso e sasso,

hanno braccia esili,

sanguinanti.

Arrancano,

affannano,

gemono,

temono,

strisciano.

Persa hanno la luce,

ancor peggio vita

ormai barattata

in livide gioie

men che chimere.

 

Cercare... capire.

Cercare... sentire.

Cercare... vedere.

Il niente trova spazi.

Non foglia sospinta

fiore raccolto

pensiero in cammino

c'abbia vita.

Al dopo

v'è solo illusione

di ricordo.

 

[NerOfuMO]

 

 

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