Margot 

 

Diavolo divino Garofani rossi Miserabile tu Nero petrolio Non basterà

 

Diavolo divino

  

Seducente sguardo che incanta

Il pregevole snodarsi delle tue assenti parole

Mi stordisce

Divoro il tuo lusinghiero charme

Immagino te adulatore dei miei progetti

Senza sapere ancora quello che gelosamente custodiscono

Sei tu l’interprete di questi  miei indecenti  disegni

Non ti stupisci quando ne scopri la polpa

Mi assecondi fino alla più lontana e pura sensazione

 

Garofani rossi

  

Potrei abbellire la mia stanza con garofani  rosso sangue

Potrei spargere sacchetti al profumo di lavanda tra le lenzuola

Potrei lavare le impronte delle tue mani dagli specchi che riempiono la mia casa

Ma le tracce della tua amabile presenza resterebbero in ogni modo

Non basterebbe disinfettare il mondo per lavare via il tuo ricordo

Non voglio più penare per te

Non amo  pensare a quello che sarà il domani sentendomi i tuoi intriganti occhi sulla pelle

Ti sei impadronito della bella scena di me che ti bacio tanto ardentemente

E io non lo posso più ricordare quel bacio col quale ti ho succhiato  tutto il veleno

Potrei stare ore sul mio dolce giaciglio senza mai chiudere le palpebre

Fino a farmi sanguinare gli occhi

Facendo finta di guardarti con il mio sguardo migliore

Fino a perforare il soffitto che sto fissando

Domani spargerò ovunque garofani rossi e sacchetti al profumo di lavanda.

 

 

 

 

 

Miserabile tu

 

Non ti vedi

Lo sento il tuo ripugnante alito che incombe su di me

Non senti che la tua infinita e perenne  ansia mi sovrasta

Perché il tuo grigiore deve atterrire ogni mia emozione

Perché ogni mia rinuncia è fondata sulle tue arroganti  paure incessanti

Che in qualsiasi momento della vita

Mi debba sentire costantemente colpevole a causa delle tue irriverenti accuse, no

Impotente,

sterile

miseramente irrisoria la mia vita di oggi.

 

Nero petrolio

 

 

Perché credi che io pianga lacrime nero petrolio

Strappami tutto quello che ho addosso

Compreso il rimorso, l’infamia e l’egoismo

Sconvolgi la mia esistenza fino a scoprire la nuova me

Una nuova me che sappia tutte le verità celate

Che possegga tutte le doti del mondo

Che non possa mai essere scalfita dai fantasmi,  dai mostri del passato

Che non possa piangere ruggine e rimpianto

Una statua di vetro infrangibile

Che nemmeno il tempo e la prepotenza del mondo possa annientare

Sono egocentrica e ormai non ho via di fuga

Da questa prigionia

Imprigionata da mostri di inettitudine e draghi di perplessità

L’infelicità è inevitabile e chiunque la incontra

Nessuno la sconfigge

Lei sovrasta inesorabilmente le più grandi mura di arroganza

Deride il mondo e il suo artefatto coraggio

 

MARGOT

 

 

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oNormal">Mi hai affidata al vento

Ma non mi sento persa come prima

Lo sconforto che ho provato un giorno non basterà

A volte non basta

Adesso voglio essere io con tutta me stessa

Ma con te prigioniero nello stomaco

Questo inibito pensiero mi sazia

La mia esuberante apparenza languirà

Non per sempre

 

 

MARGOT

 

 

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