Marco49 -1-2-3

Farfalla 

Cuori di pietra

“ A Valeria “  Amor …indiano  “ Amore è…”  Maledetta “ Palazzo Vecchio “

A TE

Musei di Storia

“ AMORE “ “ Avrei voluto….” “ Fiorellino “ Nel silenzio  “ Passato “
“ Rosso " “ Sola nella notte “ “ Solo “ “ Trappola “  “ Pura “ Pensiero  

 

" Farfalla "

Volava leggiadra

Come una farfalla

Nella pista

Piena di luci colorate

Lo sguardo fisso

Sul dolce sorriso

Di quel volto lucente

Come ad implorar

Un bacio sfuggente

Il tempo passava

E la musica terminando

Faceva capir che oramai

Non accadeva più niente

Ma nell'applauso travolgente

Si trovò per incanto

A fluttuar nell'aria

Per poi planar baciando

Il suo amato giglio bianco.


Marco. (estate 2001)

 Cuori di pietra


Sorrisi nell'ombra

sguardi spenti, funesti

volti come la selce.

Nessuno può inciderli

ne lacrime di pioggia

ne ridenti raggi di sole.

Così sono nati

così moriranno.

Sguardi spenti e

sorrisi nell'ombra.





4.2.02 Marco.

 

"A TE


A te, dolce e soave fanciulla

Che nelle ore di primo mattino

Ti tuffi leggiadra nella gelida acqua

E che poi ti lasci asciugare

Completamente nuda dal tiepido sole.

Mai una volta ti accorgesti di me.

Si, io il timido Pino, che dall’alto

Ti stavo a guardare.

Come desideravo carezzare il tuo leggiadro

E armonioso corpicino.

Più di una volta ho azzardato

Avvicinare le mie fronde su di te

Ma timido mi ritraevo in silenzio

pauroso di sciupare un sublime

Incantesimo, che mai più

Sarebbe potuto riapparire.




Marco.(Estate 86-lago)

" Musei di Storia "


Addio cari musei

Trascorsi son due mesi

Ma ancor con voi restar vorrei

Non sono un critico

Non sono un artista

Ma di voi solo grande amico

Affreschi ,quadri e statuette

Mute e silenziose compagnie

Sempre sarete le predilette

Ogni artista ed ogni autore

Anche se a realizzar l'opera sua

Ci son volute tante o poche ore

Rimaner vorrebbe nella memoria

Di color che son amanti della storia

Che mai vorrebbero veder finita

Anche la storia della propria vita.





Marco (Estate 94 - usciere al museo arte contemporanea )

  A  Valeria 

 

Stridore di gomme, cristalli in frantumi

Lacerante il metallo contorto

Ore notturne senza lumi.

Paura, grida di terrore

I soccorsi tardan ad arrivare

Minuti passan che sembran ore

Le sirene si sentono, non sono lontane

Coraggio, resisti, non ci lasciare

Un fievole gemito, un sottile respiro

Ecco son giunti…continua a lottare

Tutti son corsi al tuo capezzale

Mamma, papà, amici e parenti

Fratture e ferite ti fanno un gran male.

Non vorremmo sentirti che ti lamenti

Vorremmo esser tutti felici e contenti.

Un giorno lontano pensando al passato

Dettagli più piccoli avrai scordato

Ma non potrai mai dimenticare

Quello che molti ti volevano dare

Esser vicino con amore e lealtà

E il tuo pensiero va a mamma e papà!

 

Marco49 (giugno 96)

 

 

“ Amor …indiano “

 

Soffri ragazza

Perché onesto

Amor provasti

Rimuginar

Pensier

Su chi come

Una gazza

Ruba l’amor

Lasciando pensar invano

Altro non faccia

Che l’indiano.

  

Marco49 (estate94)

 

 

“ Amore è…”

  

L’amore è come

una pallina da ping pong

rimbalzante sopra un tavolo

verde di speranze,

più delle volte respinto e….

lasciando sempre un perdente!

Marco49 (1993)

 

 

“ AMORE “

 

Perché piangere, perché soffrire

Se lei non ti vuol più amare,

perché desiderare di morire

Volgi il tuo sguardo al mare

Il sole si stà levando

È nato un altro giorno

Ma come al tramonto muore

Finisce un altro amore !

  Marco (giov. 70)

 

 

 

  Fiorellino 

 

O fiorellin di siepe

All’ombra nato

Povero fiorellin

Sei sconosciuto

Tu come l’amor mio

Sei disprezzato

Tu come l’amor mio

Non sei veduto.

Marco. (gioventù 70 )

 

  Avrei voluto….”

 

Avrei voluto parlarti 

Del cielo  e della luna

E del mondo intero.

 

Avrei voluto parlarti

Del tramonto,di un ruscello

E di un grande sentiero.

 

Avrei voluto parlarti

Della gioia e delle bellezze

Della nostra vita.

 

Avrei voluto ma…..

Non hai udito

E sei andata via.

 

Lasciandomi solo

Con i miei sogni

E tanta nostalgia.

Marco49 (1993)

   

 

“ Maledetta…”

 

Tristezza il cuor mi opprime

Pensar di provar dolor

E poi finir come concime.

Questa terra una volta amata

Che con il sol

Vedevo arsa e bruciata

E rifiorir freschezza

Nei giorni di pioggia

Con fior di gran bellezza

Maledetta è adesso

Che sopra di te vedo ammucchiata.

Continuar vorrei mio dolce Amor

Stringerti teneramente e forte

Ancora una volta sul mio cuor….

Ma non concesso

Maledetta sia anche la morte!

 

 

Marco49 (estate94)

 

 

“ Nel silenzio “

  

Nell’ombra qualcuno

sussurra, geme e si dispera.

La sua dolce amata

non c’è più, se n’è andata

così furtiva e silenziosa.

In un giorno di sole

si è dissolta nella limpida acqua

lasciando soltanto a ricordo di se

un piccolo fiore galleggiare.

Dove sei mio dolce Amore?

Solo il silenzio parla di te.

In quel fiore il tuo triste

destino mi è svelato,

lo stringo fortemente su di me

lasciandomi cadere nella gelida,

limpida acqua.

Sul fondo un giaciglio

hai già preparato.

Mio dolce Amore finalmente

nel silenzio con te.

 

Marco49 (estate 86 lago di Chiesanova)

 

 

“ Palazzo Vecchio “

  

Meraviglioso è Palazzo Vecchio

A dir il ver piace parecchio

Con maestosa sua imponenza

Gentilmente ti da accoglienza

 visitar le sale tu dovrai

Per apprezzar quel che vedrai

Dal Gran Salone dei Cinquecento

Con gli affreschi che son dentro

Le statuette e le pitture

Senza far troppe congetture

Vedi gli Dei Ercole e Giunone

Per poi tornare al Gran Salone

E quando la visita credi finita

Vedi agitar in aria braccia e dita

È il responsabile Signor  S…ani

Che alcuni dicono allunghi anche le mani

Ma sono voci, lo si sa

Mai si saprà la verità

Un altro incontro poi farai

Che a sentir dubbi non avrai

Dottoressa si è candidata

Ma un’altra nomina gli è stata data

Professoressa Illustre Gran Cicerone

Che tutto sa della Dea Giunone

E degli affreschi del Vasari

Che oramai gli scritti son quasi rari

Infin ti dirà di non star senza

Veder le Grottesche del Faenza

E poi c’è Walter candidato anch’esso

Secondo cicerone, ma con annesso

Salamelecchi e gran riverenze

Per le donzelle che visitan Firenze

Se poi la visita vorrai così finire

Attendi i rintocchi del mezzo dì udire

E ricordati che io che qui son nato

Soltanto adesso che in sito ho lavorato

Posso apprezzar con grande stima e simpatia

Tutto ciò che rappresenta 

“ Palazzo della Signoria “.

Marco49  (estate 94)

 

  Passato 

  

Calpesta il cavallo

Il grande selciato

Color del corallo.

Il tempo è scaduto

L’ora ormai viene

In cui tutto il passato

Bollir nelle vene

Ti fa ricordare

Soffrir non conviene

Non tutto è perduto

Lenisci le pene.

 

Marco49 (estate 94)

 

 

 

  Pensiero 

Sottil pensiero

sotto il candido

vestito un po’ sparviero

vaga la mente

e il cuor sincero.

Conquistar vorrebbero

simil maniero

forzar la serratura

non è permesso

e visitar così

non è concesso.

Rimandar conviene

ad altro dì avventura

quando più non ci sarà

armatura.

  

Marco49 (estate 94)

 

 

  Pura 

 

Perché vuoi cambiare

E come il marmo

Fredda diventare?

 

Perché ascoltar coloro

Che con lusinghe

Preziosa come l’oro

Scintillante e giallo

Ti voglion far sembrare?

 

Rimani così come sei

Trasparente e fragile

Ma pura come il cristallo!

 

Marco49 (estate 86)

 

 

   Rosso   

 

Il rosso color

Della falce e martello

Pesante è a color

Simil fardello

Che continuar

Voglion portare

Senza lasciar

Altri pensare

Che come gli eventi

Andranno a finire

Felici o dolenti

Potran si ruggire

Ma ormai senza denti!

  

Marco49( estate 94)

 

Poesia dedicata ad una persona che nonostante le traversie passate dal Partito in cui crede vivamente, rimane fedele a l’ideale iniziale.

L’autore essendo apolitico e neutrale, con questi versi non ha voluto mostrare mancanza di rispetto ma solo segnare un passo della Storia.

 

 

  Sola nella notte 

  

Un sussulto, un grido di paura e

nella notte il tuo risveglio.

Nel silenzio qualcuno guarda e

dolcemente carezza

i tuoi lunghi capelli agitati

come mossi da un vento impetuoso.

Mentre un brivido freddo

attraversa il tuo caldo corpo

coperto solo da un sottile velo.

Invano tendi la mano

Implorando aiuto,

ma sola rimani piangendo

nel buio della notte.

Domani, soltanto domani

saprai che è stato

un brutto sogno.

Brutto anche per me che…..

solo con la mia mente

ero vicino a te

 

  Marco49 (autunno 86).

 

 

 

  Solo 

  

Ferito, amareggiato

In questo mondo antico

Solo sotto il sole

Mi sono ritrovato

E senza un filo

Di speranza muore

Solo senza nessuno

Il mio povero cuore.

Marco ( gioventù 70 )

 

 

“ Trappola “

  

Tendesti la trappola

come la tela di un ragno

ove caddi,

come vittima inerme.

Così fu amara

per me la sorte.

Senza pietà

mi trattasti

come un lurido verme

tanto da desiderar la Morte !

 

Marco.(2002)

 

 

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