Marcello Plati

 

UNA BREZZA LEGGERA

PRENDO IL LARGO

 

 

 

Un mare rotondo

porta la mia barca,

che vento e bonaccia

logoran sulle vie

di un mondo,

senza inizio o fine.

 

Pure, muto, nel viaggio

rimango, e amministro

poche vele ed un equipaggio

incostante, pigro,

e vedo la terra o il miraggio

di lei, sognando

finalmente di essere partito.

 

 

 

Il viaggio č iniziato,

la sera, senza auspici,

il mio legno ha preso il mare.

A prua pochi amici,

li sento respirare,

ascoltano il vento, timida brezza

che lieve ha gonfiato le vele;

il sole, faro lontano e romantico,

tinge il mare, accarezza

la mia nave usa all'attesa

nč nuova all'inerzia.

Voltiamo il timone a Nord,

siamo frementi ed ansiosi,

guardiamo all'orizzonte

e chiediamo la grazia

di non sperare invano.

Tra la calma e i marosi

forse ci muoviamo

ma verso questo

inizio di nuova vita,

guardiamo fiduciosi.

 

 

 

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