Luigi Gennari 

 

Lieve vertigine   Pensieri e Parole Nascondiglio di vetro Ancora vivo Speranza d'amore

Anima mia

Destino Amare

 

   
Amare
 
- Sei in ritardo, ma arrivi? -
Non importa
ti avrei aspettata qui fino a stasera.
 
- Oggi non puoi venire? -
Non importa,
per me è già domani.
 
- Non mi ami più, hai un altro? -
Non importa,
accenderò i miei giorni nel ricordo.
 

 

 

 

 

Destino
 
Occhi spalancati
nel buio
a cercare il limite
orecchie tese
nel silenzio
a percepire il suono
mani incerte
nel vuoto
a dar volto all'emozione
profumi e sapori
nel nulla
a colorare l'attesa,
non bastano.
Acqua fredda mi penetra
tra le ferite dell'anima
e mi unisce al suo mare.

 

 

 

 

 

 

Lieve vertigine
 
Trasformato da un pomeriggio afoso,
cullato da una musica in sottofondo,
galleggio in superficie,
quasi assente a me stesso.
 
Sul fondo li vedo,
tutti i miei fantasmi,
sono lontani,
per ora non mi raggiungono.

 

Pensieri e Parole

 

I Pensieri sono sempre lì,

abbarbicati alle fibre dell'Essere,

nascosti nelle screpolature del tempo,

a volte così manifesti da fare paura.

 

Le Parole non escono più

o escono distorte, incomprensibili,

mutilate o ridotte a eco

dalle smisurate edificazioni dell'Io

 

 

 

 

Nascondiglio di vetro

 

Una stanza spoglia,

una pagina bianca,

parlano lo stesso di te.

 

Una tromba mai suonata,

una foto non scattata,

parlano ancora di te.

 

Una frase non detta,

un desiderio trattenuto,

continueranno sempre a parlare di te.

 

Ancora vivo

 

Mi sono stretto addosso la giacca dei ricordi,

quando ho visto svanire la coscienza dagli occhi di mia madre.

Il piccolo difetto fisico, vissuto male,

cui dare tutte le colpe,

tu che dalla foto, col dito, mi fai no,

ma con gli occhi mi dici si,

la figlia diversa, che, come cera calda,

mi cosparge la pelle e mi entra dentro,

il tradimento, più di me stesso,

che mi ha reso intransigente;

mentre la vita, incurante, prosegue.

 

 

 

 

 

 

 

 

Rincorro l'amore

e mi nascondo a guardarlo,

quando lo trovo,

nel sorriso di un bimbo,

nella carezza di una madre,

nell'abbraccio di un innamorato

e in attesa di quel bacio,

del mio bacio,

lascio che il tempo scorra,

fino alla fine del tempo.

Tu,

che possiedi la chiave

per la parte tenera di me,

prova ad usarla.

 

Anima mia
 

In quell'angolo isolato del giardino

il sole arriva a stento,

nodosi rampicanti attorcigliati

e pallidi fiori selvatici

vi crescono.

Lì il vento non si avventura impetuoso,

ma lenti mulinelli mettono a dormire

scomposti detriti.

C'è vita in quel letto marcito di foglie,

piccole coccinelle colorate,

ragni dalle lunghe zampe

e un vecchio gatto solitario,

innamorato dell'amore,

grida al mondo il suo verso roco. 

 

 

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