King Arthur

Presentazione dell'autore:

"Ho 21 anni e nella poesia trovo il modo più compiuto per dare il là alle mie emozioni. Questo è il mio pensiero  sull'arte
 poetica : essa non nasce da una
pianificazione studiata a tavolino, ma prende spunto naturalmente, da episodi che 
vengono immortalati in un verso, in un momento che può essere definito catartico,quasi magico.
La poesia nasce dall'animo, da un bisogno irrefrenabile di dare sfogo alle proprie sensazioni. D'altra parte,essa non
si limita ad un qualcosa di strettamente personale e vuoto:  può costituire per chi vi si accosta un utile esperienza  su cui meditare e trarre considerazioni,analogie,critiche.
Credo che nulla come l'amore possa stimolare ed eccitare la parte creativa e sensibile che vi è in ogni animo; e d'amore parla "Pioggia per noi" dedicata al mio straordinario sentimento verso Laura e alla magia del nostro stare
insieme. La poesia è inoltre veicolo privilegiato per scandagliare le profondità recondite della nostra mente,  per tentare  
di dare una risposta ai grandi quesiti esistenziali:ciò appare in "Ne è valsa la pena?" e "Lotta infinita".  "Decade" è invece una poesia celebrativa del decennale della scomparsa di Freddie Mercury."

Pioggia per noi

Lotta infinita

Ne è valsa la pena?

Decade

Guerra

Passato( presente?..) Ego Splendida

 

Pioggia per noi

 
Il battito incessante di gocce divine

Scuote l'udito e attira i sensi.

L'intelletto s'arresta e trae aforismi

Che solamente il divino ticchettio

Permette di afferrare,unici e criptici.

Ma manifesta è la potenza del fuoco,

che brucia e si alimenta, e infiamma

il cuore e i corpi, densi di passione.

Tu sei gocce di pioggia che scorrono

Veloci, dolci e sensuali su di me.

Io sono aria che sfiora le gocce,

le bacia e le assapora fresche e veraci.

Il manto scuro del cielo avvolge

La rosa, e la culla con una melodia

Nuova, che attinge a sostrati cortesi.

Pioggia, da sempre fonte dissetante

Per spiriti liberi in cerca di versi

Che sappiano fissare per l'eternità

La magia estemporanea di un attimo,

sei unica e metafora di rigenerazione!

La senti? Zampilla dal cielo con gioia!

Essa purifica, è nemesi storica,catartica,

è tutto ciò che voglio,ciò che vuoi,

è pioggia per me, è pioggia per te,

certo, è proprio così,è pioggia per noi!


 

Lotta infinita

Vano è il desìo di quiete

Nella spirale del cosmo.

Il maestro ombroso solea

Scacciar la pace con

Il  "polemos", il configgere

Innato e primigenio,luce

Ed ombra, scaturigine e

Fine,vita e morte.

Qual incommensurabile

Distanza dall'anelito a

"concordia oppositorum"!

"Panta rei", nulla si ferma,

La staticità muore e il moto,

Incessante, perpetuo,tragico,

Si impone, e spicca il tempo,

Concetto oscuro,angosciante,

Financo di insondabilità

Agostiniana e patristica.

"Tempus fugens"  versus

"Tempus edax", qual vortice

Assorbirà l'uomo mortale ?

Nessuna "religio" renderà

Satollo l'avido animo umano,

Ma distruggi le tue paure,

Realizza la tua maschera,

Continua ad ingaggiar battaglie.

Non vi è nessuna ricetta

Di salvezza, solo in te stesso

L'istinto, la forza ,il coraggio

Di chi vuol vivere per sempre.


Ne è valsa la pena?

 Spezzare le catene e passare

Le colonne, seguire la virtù

E la conoscenza,issare lo stendardo

Ove neanche il fertile immaginare

Mai avrebbe osato cullarsi:

Ne è valsa la pena?

Vivere al limite e scansare tutto,

Inseguire una chimera dorata,

Posare lo sguardo su distese

Eburnee di manti immaginifici

Costellati di petali fatati

Attraversati da vascelli spettrali

E da albatri antartici uccisi

Da una saetta chiamata crossbow:

Ne è valsa la pena?

Cercare insistenti la verità

Che non si può nemmeno inseguire,

Solleticare lo spirito cupo,

Stuzzicare l'anima della vita

E il sordo crepitare della morte:

Ne è valsa la pena?

Sono solo un soggetto con un verso,

Come posso fare per correggere

I miei sbagli e gli sbagli altrui?

Dentro il mio cuore si spezza,

Fuori il mio trucco si scioglie ma,

Sappilo, il mio sorriso sempre rimane

E se alla fine ti chiedessi se

Ne è valsa la pena, tu ,proprio tu,

Sapresti rispondermi?sapresti additare

Quella verità che tutti inseguono?

Decade

 Ventiquattro

Novembre

Millenovecentonovantuno



La splendida farfalla si ferma,

stanca e malata,ed inizia

a riposare, silenziosa;

chiude le ali dorate ,

e si distende su un letto nebuloso.

D'incanto un fascio lucente

L'assale,la eleva e ne diffonde

Il magico canto, ovunque;

il suono si propaga ,

e la farfalla vola ancora,

investita di vita nuova,

più grande e maestosa,

e riluce di uno scintillio elettrico;

ognuno la ammira,estasiato,

sovrana e regina,

e sente la sua mancanza

terrena, ma avverte,innatamente,

un qualcosa di eroico ed eterno,

in quel volo meraviglioso



Guerra

 

Istanti di sangue scorrono

Veloci,imperterriti,sicuri,

Quali subitanee saette

Nate per straziare e uccidere.

 

Folgori impazzite, invadono

L’animo umano malato

Non atomo opaco, ma intero

Universo,atro e incancrenito.

 

Quali sorti?spezzare le catene

Della follia ? stringere il pugno

Con rabbia, e mordere solo

Polvere,polvere,polvere?

 

Non c’è “ratio”,non c’è via,

ma non è più dolce il volo

di una farfalla che il ruggito

feroce di una tigre rabbiosa?

 

Da sempre l’uomo ingenera

Spirali di morte, ma non vi è

Anche un cuore,un sentimento

Che chiama e urla e soffre?

 

E se alla fine l’urlo finisse

E la sofferenza si tramutasse

In riflessione e amore?

E’ solo vano illudersi?

 

Passato( presente?..)

 

Come un soffio gelido di vento,

sfiora la mia mente e si incarna

in una foglia secca,che si frange

in mille pezzi al primo impatto.

 

Aviti pensieri ricorrono ,

e si rincorrono, sfuggenti ,

invitandomi al meditare :

dolci come frutti divini

o amari come frecce sataniche,

essi rompono il silenzio

e si schiantano impetuosi

sul volto del mio intelletto.

 

I nomi scritti sulla sabbia

scompaiono al primo sibilo

di vento, e di essi nulla rimane

se non un pallido e inerme

ricordo:ma le immagini vivide,

le gioie,i pianti,i cuori lastricati

di dolore e tenebra non scolorano

perché sono scolpiti titanici

nella dura pietra della vita,

non nella dolce sabbia del mare.

 

 

Ego

 

Vortice bollente di divina mente,

infinita spirale di vita,sei tu,

ego,onirico signore essenziale.

Raffini lo spirito gentile

E avvii all’arte e all’onore.

Un senso innato di streben

Ondeggia e si afferma:tu,

inno di vittoria,consacri

l’anelito alla supremazia,

non sinonimo di conquista

che si incarna su piste di sangue,

ma pace raggiunta e persa,

ancora trovata e ancora smarrita,

che si issa e trasmuta, ed esplode

sulle note di una rapsodia boema.

 

Splendida

 

Un fascio di luce prorompe

Dai suoi occhi dolcissimi,

Mi riscalda e fa brillare

Quel battito sacro del cuore

Che intona musiche avite

Inneggianti alla purezza

Di un sorriso fatato e candido.

La mano tenera e magica

Ricorda la perfezione ellenica

E scuote in me un ardore

Degno di un fuoco divino.

Maestosa e dolce, rosa

Profumata e ridente, erge

Il mio spirito su vette erte,

Altrimenti inarrivabili senza

Il suo ausilio straordinario.

Mi fa sognare, non passa

Istante che io non la veda,

splendida e sensibile,come

solo lei sa essere, magnifica

farfalla che spiega le ali.

Mia amata regina, senti

Questo suono amoroso

Che proviene dal mio cuore?

Tu lo fai nascere e lo alimenti,

e lo irrori con linfa ninfea!

Questi versi non possono

Descrivere ciò che solo il cuore

Prova,ma sono sinceri

E pieni di giubilo e ardore,

perché sei una splendida regina

 

 

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