Giovanni Maria Mischiati 1-2-3
Torino

 

SANDIE SHAW  ROVESCI SPARSI VITE PERDUTE? POMERIGGIO FRAGILE LAVORARE FORSE STANCA DAVY CROCKETT SOTTOVALUTAZIONE DELL'USATO
ASTRONOMIA CONSOLATRIX AFFLICTORUM IN SOLITARIA LE BUGIE DEL POETA ECCE HOMO    

 

 

Non ha scuse il poeta, s'informi

ché lo soccorre

il motore di ricerca

Basterebbe un tuo scarto

dall'ipotenusa del vento

che ti scompigliava le vesti e il senno.

Basterebbe il fiato all'unisono

sullo specchio sconvolto

dalle mie dimenticanze.

 

CONSOLATRIX AFFLICTORUM

 

Non fingere le pause che non senti

ma lascia l'irruente oracolo

addomestichi la tua tristezza

in un fondo di sorriso

da scartare al sommo della vita

e insidia la regina Noia

con sfilze di canzoni.

Ora misura il tuo sguardo

nello specchio di sabbia

via via sgranata dalla clessidra

che tieni fra le dita

e non temere più

alcun vento.

 

     Torino, li 3/3/04.

 

 

 

 

IN SOLITARIA
 

E il suonatore di strada

alitò il suo jazz e il suo cuore

per scaldarsi le mani.

Si addossava a un novembre dai facili fiori

camuffati da opere di bene.

Intriso di liquore

di gradazione apprezzabile

scalò un terzo grado

come un giovane falco

e chiese poi alla piccola fiammiferaia

di scaldare la sua sconfitta.

 

 

SOTTOVALUTAZIONE DELL'USATO
 

A zonzo fra i saldi

annusi come il bagnato nell'aria

la nostalgia per il Dio degli eserciti

madama la Marchesa.

E' patrimonio comune, rifletti

degli opliti a riposo

un dispiacere che ti accade

un ronzio anonimo a pié di pagina

che nulla spiega, nulla decifra.

Lo squasso mancato

nell'ultimo bicchierino di cordiale

una reliquia di altrove

dell'anima, forse, o della

colite spastica.

La lampadina arresa

sulla mensola di mordente chiaro

impolverata dalle parole.

 

 

Torino, li 10/1/04.

 

 

 

 

ASTRONOMIA

 

Analfabeta del cielo

non mi ardisco dare un nome

alla stella che mi perpendicola

sul cuore, avventurato

dietro l'angolo della sera

che senza averne l'aria

si improvvisa notte.

Solo dubito

poter serrare in pugno

la cenere della sua grandezza.

 

LAVORARE FORSE STANCA

S
enza freno io

e senza palafreno il mio

cavallo degli scacchi

figlio della bonaccia

a rotta di collo ieri

sulla radura bianca e nera

fino all'orizzonte storto

di diroccati mulini a vento

e oggi Ronzinante

dal passo scordato

per la finta attesa

di una Dulcinea da bordello.

 

 

 

DAVY CROCKETT

 

Mio gatto, perdona

la dura lex sed lex delle vacanze

per cui facemmo affronto

alla tua nobiltà

riservandoti un'angusta stia

nella pensione di famiglia.

Oggi sei tornato

nella tua Alamo domestica

per resistere

alle orde dei messicani

pronti a imprigionarti nella loro stanza

la coda da procione gonfia

e un po' anche l'anima

di quel frenetico birbante.

Torino, li 4/1/04

 

 

 

SANDIE SHAW (LA CANTANTE SCALZA)
 
 

Smettiamo di cogitare.

Dai nostri rovelli e masturbazioni

non nasce nulla

che non sia un seme perso

un chicco dal vento rapito

a volare, volare nel cielo infinito.

Non sarà mai

pannocchia sfrigolante

ma rapido spuntino

per corvi repentini.

Stamane un bianco e nero

si sfarinava ai miei occhi

contrasto mediocre

per un'impennata di memoria

incongrua

sulla sensualità di due gambe acidule.

Sono, penso, sono, penso, sono...

Cartesio e il suo diavoletto

(un misirizzi finito in

bottiglia)

naufraghi in birreria

aggrappati al fuscello d'un algoritmo...

RITMO, RITMO, RITMO!!!

Torino, 1° Luglio 2003

 

 

 

 

 

ROVESCI SPARSI
 

Come un tuffo in acque compatte, misteriche

mi risolvo a cercare

nella borsa dei tuoi sentimenti blindati

il segreto della vita.

Già conosco il graffio del disincanto

già ho pratica

del malessere quieto.

Infilo il cuore nel cappio

assaporando il meteo

fra una pausa pubblicitaria

e il dessert conteso

ai miei figli famelici.

Rovesci sparsi è la sentenza

e mi sento beffato

dallo scandaglio cupo dell'afa.

Simboli sparsi

e la coscienza netta

che non vi sarà replica

(l'annunciatrice non sfodera l'ombelico)

per il peccato originale.

Torino, li 8 Luglio 2003.

 

VITE PERDUTE?
 

Giungemmo all'Ite missa est

storditi di orchidee

e di parole gonfie che già sapevamo inganni.

Consegnati in un sogno

come disertori

ci protendemmo nell'aria salina

annoiati dal divieto di balneazione

e fummo come turisti sperduti

di un'estate da romanzo.

Scartati dalle Giovani Marmotte

per non aver acceso il fuoco sacro

recitammo il mantra del sabato

nella penombra d'una ricevitoria.

Torino, li 12 Luglio 2003

 

POMERIGGIO FRAGILE
 

Prendi dal frigo degli anni

la tua promessa scaduta

ché la vorrei scambiare

con l'anima di questo giorno

tersa od offuscata che sia

e, nascosta nell'impercettibile

brezza di questo pomeriggio

fragile, leggi l'epigrafe

dei monti intorno

per divinare con fatica

ciò che alla fine delle ombre

lo sbobinarsi frusciante

degli eventuali indomani

rivelerà ai nostri

nodi in gola.

 

                                                         

 
Torino, 1° Gennaio 2004

 

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tersa od offuscata che sia

e, nascosta nell'impercettibile

brezza di questo pomeriggio

fragile, leggi l'epigrafe

dei monti intorno

per divinare con fatica

ciò che alla fine delle ombre

lo sbobinarsi frusciante

degli eventuali indomani

rivelerà ai nostri

nodi in gola.

 

                                                         

 
Torino, 1° Gennaio 2004

 

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