Giorgio
le sue poesie

  

DOMENICA 5 Maggio 2002

IL VOLO

                                     DOMENICA 5 Maggio 2002

                                     

Sono immerso nella mia solitudine e la  mente vaga tra mille pensieri che mi rendono sempre più solo.

Ho appena preso il volo e avvolto dall’azzurro del cielo, nell’ammirare l’immenso che mi circonda, la vastità della terra, lo splendore dei colori, la perfezione della natura, mi rendo conto di essere impotente di fronte agli eventi della vita, anche se in me, alloggia un sentimento grande e meraviglioso che si chiama amore. Una forza unica e indescrivibile che, a chi lo prova, da la sensazione di affrontare ogni ostacolo con una facilità e una disinvoltura sorprendente. Volare, e provare questo, dà una carica tale da renderti simile ad un uccello libero e spensierato che, con le ali spiegate, vola felice verso l’eterno piacere della vita che si traduce nel sentimento più nobile che ogni uomo  ricerca con affanno e disperazione come se fosse un bene raro.

Si, proprio un bene raro, che prende alloggio solo in chi davvero lo cerca con il cuore aperto. Non è facile da riconoscere perché capita una volta sola nella vita, ma quando avviene, puoi starne certo, lo capisci subito e sta a te prenderlo al volo altrimenti fugge via e non torna più.

Io l’ho preso, l’ho riconosciuto subito ed ora non lo lascerò mai più.

E’ in me, in tutto me stesso, la mia pelle, la mia anima, i miei occhi i miei sensi la mia mente, il mio cuore, ne sono intrisi, pulsano e vibrano per lei, per te amore.   

Talvolta, l’improvviso mutare delle consuetudini, oppure la semplice sensazione di essere abbandonati a se stessi e soprattutto dalla persona amata, ti fa crollare qualsiasi certezza.

La luce si spegne all’improvviso, ogni porta si chiude, ogni speranza svanisce, ogni pensiero si oscura.

Com’è strano questo sentimento immenso che mi ha catturato alla mia età, un po’ avanzata a dire il vero, ma che ti assicuro, mi da’ la sensazione di essere un bambino pieno di attese, di curiosità, di gioia, di felicità, di spensieratezza, sapendo che tu ci sei e soprattutto che anche tu mi ami e che insieme siamo riusciti e riusciamo a darci questo profondo sentimento.

Mi ritengo fortunato di aver incontrato nel mio cammino una persona così speciale che mi ha dato l’opportunità di provare la sensazione più grande che esista al mondo.

Il solo pensiero di perderla mi rattrista in una maniera indescrivibile.

Gli eventi, talvolta, portano  a scelte che creano sofferenze,confusioni, e, anche se temporanee,  portano a costruire pensieri distruttivi e inconsulti che possono essere colmati esclusivamente dalla conferma  di essere amati.

Conosciamo bene gli svariati elementi che possono disturbare e interferire il nostro amore intenso, ed è proprio perché li conosciamo che sappiamo come possono essere arginati senza che questi possano far si che tutto svanisca nel nulla.

Il nulla, deve essere terribile il nulla, non credi?

Provo, solo per un istante, ad immaginare come potrebbe essere la mia vita senza te e immagino:il buio, lo spegnersi dell’anima, del cuore, dei pensieri, degli occhi, ma smetto subito, perché non potrà mai accadere.

Tu, comunque, sarai sempre dentro di me, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, nella vita e nella morte, per sempre.

So, che leggendo questi pensieri, che mi escono spontanei dal cuore, potrai capire la solitudine che sto provando in questo particolare momento.

So, che tu non ne hai colpa e che mai vorresti farmi provare questa tristezza.

So, che anche tu ne soffri quanto ne soffro io.

So, che nella solitudine, comune ad entrambi, siamo vicini vicini anche se tra noi c’è tanta distanza geografica.

So, che mi ami quanto io amo te.

So, che non ci lasceremo mai

So, che condividi i miei pensieri

So, che siamo indivisibili e niente e nessuno scardinerà il nostro amore.

Ma, a chi avrei mai potuto dire tutte queste cose, a chi avrei mai potuto aprire così il mio cuore, la mia anima, la mia mente, se non a te, amore mio.

Forse ricorderai quel giorno che ti dissi che la cosa più sensazionale del nostro rapporto sta proprio nella sincerità e nella trasparenza della nostra anima dei nostri pensieri del nostro cuore.

Sei speciale amore, una stella venuta dal cielo, donata da un forza che ha voluto farci incontrare ed amare.

Ancora oggi, dopo due anni, e credo accadrà per sempre,  mi meraviglio di come possa essere avvenuto un evento così straordinario e sensazionale.

Chissà se un giorno lo scopriremo mai.

Chissà chissà chissà

Ti amo e questo lo so ed è l’unica certezza che ho.

Un abbraccio forte forte forte che non vedo l’ora di darti.

Tuo da sempre

 

                IL  VOLO 19 Luglio 2001

 

Ore 7,30        L’emozione è grandissima, dentro di me un insieme di sensazioni fantastiche, un misto di gioia e felicità insieme a fretta ed ansia di partire.

                        Mi sono appena alzato dal letto, guardo dalla finestra il cielo, il tempo sembra buono anche se c’è un po’ di vento e qualche nube all’orizzonte.

                        Mi precipito in toilette e mi preparo, doccia, barba e via subito a vestirmi.

Ore 8,15        Sono pronto, prendo la borsa nella quale tengo gli strumenti necessari.

                        La sera precedente ero stato alzato fino a tardi per preparami la rotta minuziosamente, la studiai bene filo per segno tappa per tappa, ogni punto di riporto con il calcolo della durata da punto a punto.

                        Volo da vent’anni, eppure questo era un volo importante, il più importante della mia vita sebbene fosse un volo abbastanza “facile”.

                        L’esperienza però mi fa pensare che ogni volo anche se apparentemente sembra uguale, alla fine è sempre diverso.

Ore 8,25        Salgo in automobile e parto verso l’aeroporto. Il club dove sono socio sin da quando ho imparato a volare, la mia scuola di volo, il luogo che ospita la passione che coltivo sin da bambino è lì che mi aspetta.

                        Per raggiungerlo, da casa mia, ci vuole più di un’ora, tra auto e motonave.

                        L’aereo, un Cessna 152,  l’avevo prenotato da giorni per effettuare questo volo per me importantissimo. Dovevo farlo a tutti i costi, niente doveva impedirmelo.

Ore 9,40        Raggiungo l’aeroporto e mi dirigo all’ufficio traffico per stilare il piano di volo

                        Che consegno. Partenza prevista ore 10.00 arrivo previsto a destinazione 11.15 Un’ora e un quarto di volo e sarei arrivato a destinazione.

Ore 9,50        Entro nell’hangar per tirar fuori l’aeromobile, ma il meccanico mi fa sapere che deve cambiare un pezzo.Il sistema frenante dell’aereo non funzionava.

                        Mi dispero un po’, passano circa venti minuti e l’aereo è sistemato.

                        Posso finalmente partire.

Ore 10,15      Salgo sull’aereo, effettuo i controlli, chiamo la radio: “Pronto per l’allineamento e    il decollo” la radio risponde “Siete autorizzati al decollo, il vento da 240°,10 nodi”

                        Metto una tacca di flap, do motore e via, mi stacco da terra sono le 10,30 esatte

Ore 10,30      Ho preso il volo finalmente, il tempo è buono, ho chiesto anche informazioni alla stazione meteo, tutto ok, cambio ente e parlo con la torre di Venezia e punto dopo punto agli orari stabiliti mi avvicino alla destinazione.

                        Sorvolo molte città costeggiando il mare sempre alla mia sinistra.

                        Prua 160 gradi velocità 120 nodi, controllo gli strumenti sono tutti negli archi verdi, bene è tutto a posto.

Ore 11,00      Mi trovo a circa metà strada, il vento inizia a rinforzare, si sente qualche sobbalzo. Mi trovo al traverso di Ravenna  e sono in contatto con Rimini che mi comunica che il vento è di 10 nodi con raffiche fino a 20.

Ore 11,20      Non mi dispero il volo procede bene, passo Rimini poi Cattolica.... ed ecco che finalmente vedo il campo in erba.

                        Lei è lì che mi aspetta con il naso in su. Non vedo l’ora di abbracciarla di baciarla di stringerla forte. L’ho pensato e atteso per tutto il viaggio.

Ore 11.55      Sono in finale lungo la pista, full flap e tocco terra.

                        Rullo fino al parcheggio.

                        La vedo è lei che sorride felice, la chiamo e lei mi raggiunge.

                        La felicità, non riesco ad esprimerla a parole, ma era infinita.

                        L’ho baciata non vedevo l’ora.

                        Poi le chiesi: “sei pronta per volare amore ?”. Lei rispose di si con un nodo in gola e con tanta emozione.

                        Si fidava di me ed io ne ero felice.

Ore 12,15      La feci salire sull’aereo le allacciai la cintura di sicurezza. Lei mi guardava stupita e incredula, sembrava una bambina emozionatissima.         

                        Era il suo primo volo e la cosa più meravigliosa per me era che ero io a farglielo fare, io, che la amavo immensamente, potevo offrirle oltre che il mio amore anche un assaggio della mia passione per farle vivere e provare ciò che si prova a stare lassù nel cielo. Io ho potuto darle qualcosa di mio a lei che, per quanto potessi darle, mi sembrava sempre di non darle ciò che veramente avrei voluto.

                        A lei darei anche la mia vita.

La mia anima e il mio cuore sono già suoi e ancora mi sembra poco.

Ore 12,20      Mi posiziono in testata pista metto tutto motore ed ecco, dopo una breve corsa, decolliamo, la guardo, è serena, tranquilla, quasi incredula di aver staccato i piedi da terra, di salire nel cielo di vedere tutto dall’alto.

                        Le chiedo se le piace tenendole una mano, lei sorride e risponde:”bellissimo ancora non ci credo”.

                        Sorvoliamo la zona fino a Senigallia. Si vedono le colline verdi e coltivate, è tutto così ordinato da lassù.

                        Lei guarda il mare la terra e scorge da lontano il suo paese.

                        Torniamo verso il campo e ci prepariamo all’atterraggio. Il vento si è leggermente calmato, siamo in finale e atterriamo dolcemente.

Ore 12,50      Parcheggiamo l’aereo e restiamo un po’ insieme a parlare abbracciati dopo questa emozione meravigliosa.

                        E’ tutto meraviglioso insieme a lei, ogni cosa, anche la più banale.

Ore 13,40      Si fa tardi e il tempo sembra peggiorare, non avrei mai voluto ripartire, ogni volta che devo partire lasciandola, mi assale una tale nostalgia e una sofferenza che non è facile spiegare, ma purtroppo è necessario per il momento.

Ore 14,00      Risalgo sull’aereo, lei è li che aspetta il mio decollo e resterà lì fino a quando mi perderà di vista all’orizzonte.

Ore 14,15      Mi allontano e sono impegnato in volo che si sta complicando a causa del rinforzarsi del vento.

                        Raffiche fortissime mi fanno sobbalzare in maniera brusca.

                        All’improvviso, all’altezza Pesaro una depressione mi fa precipitare di quota da 1500 piedi a 800 piedi, una caduta di ben 700 piedi senza poter intervenire in alcun modo. Per fortuna ero sul mare e non sulle colline altrimenti sarebbe finito il volo.

Ore 14,30      Dopo lo spavento, contatto Rimini, e chiedo informazioni meteo, che mi vengono date discrete con rinforzo di vento. Eh già me ne ero accorto.

                        Il mio pensiero comunque era sempre rivolto al mio amore, e la gioia di averla vista mi faceva passare ogni timore.

Ore 14,45      Raggiungo Ravenna e all’orizzonte verso est sul mare scorgo una vasta nube grigia che parte dalla superficie del mare fino in cielo che avanza velocemente verso di me.

                        Ad ovest il tempo era più chiaro e decido di virare verso ovest per evitare di entrarci dentro. Vengo investito da piovaschi  violenti e da raffiche continue di vento.

                        Scorgo sotto di me un campo di volo privato e penso che forse sarebbe stato meglio atterrarci e attendere che passasse tutto questo tempaccio, ma poi mi accorgo che passata quella nube, all’orizzonte appare tutto limpido e quindi decido di continuare il volo.

Ore 15,00      Sono ormai su Chioggia e contatto Venezia Torre che mi dice di riportare il campo in vista, sono l’unico traffico in zona.

                        Infatti con quel tempo chi vuoi che vada in volo se non un pazzo innamorato.

Ore 15,20      Ho il campo in vista chiamo la radio e do il finale, atterro perfettamente e noto che sul campo doveva essere passata una tempesta.

                        Era tutto allagato, e gli alberi che lo circondano tutti piegati con alcuni rami addirittura spezzati.

                        Parcheggio l’aereo e mi si avvicina il mio comandante che era preoccupato per me, mi fa anche i complimenti per aver concluso il volo regolarmente nonostante le difficolta’.

Ore 15,30      Chiamo il mio amore per informarla del mio arrivo.

                        Mi manca così tanto che ripartirei subito per tornare da lei e affronterei mille ostacoli, mille tempeste per riabbracciarla solo per un istante.

                        Il volo è la mia grande passione e lei è il mio grande amore.

                        Entrambe mi sono entrate nel cuore e nell’anima e le terrò in me per il resto della mia vita.

 

Lei...            …IL vero,  grande, amore della mia vita mi ha regalato un’emozione immensa che resterà per sempre nel mio cuore  insieme a questo sentimento che ci unisce e ci terrà per sempre uniti….                                  

                                                                       

                        

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