Furio Garzaro

Furio Garzaro nato nel 1958 diplomato Geometra, ha proseguito gli studi fino al 3° Anno Accademico della Facoltà di Architettura, interrompendoli per dedicarsi alla professione di Agente di Commercio. Quattro anni or sono, in un momento importante della sua vita, ha iniziato il cammino tra le parole che lo ha portato a pubblicare nel dicembre 2000 un libro di poesie, scegliendo fra le molte scritte, intitolato "MARE APERTO" edito da Taurus Editore.

Furio Garzaro collabora alla rivista culturale "Terzo Millennio". Sta scrivendo, oltre alle poesie, un romanzo "a quattro mani" con la collega di penna Patrizia Bossoni, con la quale, unitamente all'artista Renzo Gaioni, che ha firmato le copertine dei loro libri, sta partecipando al progetto IMMAGINE-POESIA, progetto che prevede l’incontro col pubblico (bambini o adulti) al quale si offre un percorso poetico su vari temi, mentre il pirografista Renzo Gaioni spiega la sua tecnica artistica mostrando le sue opere e proponendo dimostrazioni pratiche (il sito del pirografista è  al seguente indirizzo http://www.renzogaioni.it/ )

Furio Garzaro ha partecipato ai seguenti concorsi:

2002 Rassegna poetica “IL SOLE E LA LUNA” 4° classificato

CAMMINO CAMPI LONTANI IL PASSO DEL GIGANTE NUVOLA TORMENTO

 

CAMMINO



Cammino
cammino e il mio sguardo
è oltre l'orizzonte profumato di nebbia
sorrido e cammino
il mio passo è sicuro 
attraverso le città
i prati e i monti
incrocio persone 
con occhi che sono 
finestre sui loro pensieri
attraverso la vita 
e ne raccolgo un po' per me 
e forse 
forse laggiù
oltre l'orizzonte 
ci sarà un posto 
un posto anche per me.

CAMPI LONTANI


Si alzava la polvere
al battere dei sandali.

Quanto correre
su quei campi lontani.

IL PASSO DEL GIGANTE



Il passo del gigante 
non ha amore
enorme s'alza 
sposta e cala. 

Il passo del gigante
non ha occhi da guardare
scavalca terre 
spezza esili vite
con il suo sordido andare.

Vita fatti giunco 
Vita vivi
oltre il passo del gigante.

NUVOLA


Una nuvola per volare 
è uno strano modo 
per viaggiare

ma è soffice e carezzevole 
e ti fa risparmiare 

non sporca 
e non fa rumore 

solo un po' 
di solletico al cuore 

non è difficile 
da parcheggiare 

basta lasciarla 
nell'aria ad aspettare

e quando la vuoi liberare 
basta chiamare il vento 
e lasciarla volare.

TORMENTO


Vorrei bere 
fino ad ubriacarmi
cadere a terra 
e poi rialzarmi
sentire il dolore 
attraversarmi
urlare al vento
con tutta la mia voce
gridare a Dio
" dov'è la mia croce "
e alla fine del tormento
riprendere i sogni
buttati al vento.

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