francesco81

Oh Perla del fiore di loto (Om mani padme hum)

Capriole di venti freddi s’ innalzano lungo le pareti linde dell’Himalaya,
trasportando dietro di sé sacri cantici provenienti da monasteri abbandonati.
Il perpetuo pregare delle bandiere sui varchi umani,
rieccheggia nella solitudine della vallata,
in cerca del Buddha cresciuto all’ ombra del fico.
Si intravedono sentieri irti e rocciosi, misurati da migliaia di anime erranti
verso la montagna sacra del Kailash.
Si tocca l’ immensità,
Si respira la libertà,
Negata, da una mano color (sanguigno) rosso,
al popolo del Kundun.

A Sua Santità Tenzin Gyatso, 14° Dalai Lama del Tibet

Poker d’assi

Stavolta faccio sul serio
Metto le carte sul tavolo
Affronto i miei incubi ad occhi aperti
Non voglio bluffare, non ancora….

Nella mano gli assi scalpitano
Mi bruciano le dita
Li ho trascurati per troppo tempo, troppo
È ora di far assaggiar loro il tappeto verde
E la libertà.

L’incertezza cerca di giocarmi un brutto scherzo
La paura risale lentamente le scale dei miei pensieri
Anche il tempo gioca contro di me a questo tavolo.

Un tavolo da cui non ci si può alzare
Se non con la sconfitta scolpita nel cuore.

Fino alla fine dei giorni
(Until the end of the days)

Eccomi qui,
un altro anno è passato
mi ritrovo ancora con il pennello della vita in mano
spaventato della tela bianca che affoga il mio essere.

A volte il bianco si trasforma in nero d’incubo
Allora vorrei avere il color gesso
Per poter illuminare l’ inquieta via
Fino alla fine dei giorni.

A volte la tela si tinge di azzurro cielo
Allora vorrei avere le ali per poterti raggiungere
E volare insieme verso l’infinito
Fino alla fine dei giorni.

A volte l’azzurro si rattrista nel blu
Allora vorrei avere la forza per trattenere il respiro
E nuotare inerte nell’abisso dei nostri sogni
Fino alla fine dei giorni.

Fino alla fine dei giorni
Prego Dio di avere una tela su cui immaginarti
Per donarti l’immensità,
l’eternità fino alla fine dei nostri giorni.