Felice Serino 1-2- 3

felice.serino@libero.it

felice.serino@elbasun.com

www.poetare.it/serino.html

 

GRAVIDE DI LAMPI SEI LUCE SEI FUOCO IMMIGRATO SOSPENSIONE POESIA PARUSIA VERSI ALL’AMORE VIA LATTEA
I LATI DEL VOLTO IN FONDO AGLI SPECCHI LA FORZA GENTILE IL NULLA LUCENTE ONNIAMORE LA VITA INESAURIBILE LA TUA POESIA VENTO DI MEMORIE
NEL SEME DELL’AMORE SONO DEL CIELO DENTRO UNA SOSPENSIONE FIGURA VITA CIELO INDACO AZZURRO ADOLESCENZA
NEL PERDURARE LA LUCE TECNICHE DELLA MORTE POESIA ONIRICA LA LUCE GRIDA UN VERSO SALVAVITA A META’ DEL SUO CORSO LA NOTTE NEGLI OCCHI DEI DIMENTICATI IL GRIDO DELL’INCHIOSTRO
VITA IN NUCE SOGNO DI ME VOLI A SOLCARE L’INDACO ZEN A ANGELO DELLA POESIA INFANZIA COGLI IL MIO MORIRE

 

 

COGLI IL MIO MORIRE

 

cogli il mio morire tra una

radice-di-sangue strappata e un’altra

appena nata dal suo grido

 

 

 

 

 
da LA DIFFICILE LUCE, raccolta inedita

 

ANGELO DELLA POESIA

 

librarsi della tua ala azzurra nel mio sangue

 

io-non-io: in me ti trascendi e sei

 

d’ineffabili alfabeti s’imbeve il nascere delle mie aurore

 

 

 

 

 

 

 

INFANZIA

 

cicatrici di luna e il grido

delle estati lunghe sulla pelle

 

quando liberavi le ansie inchiodate

alle porte del mare salgari a ispirare

scorribande a perdifiato per vicoli

nel magico rituale di vele e bandiere

(lenzuola stese nel barbaglio del sole)

 

da LA DIFFICILE LUCE, raccolta inedita

 

ZEN

 

(non

studiare il taglio

di luce come l’artista)

non scegliere:

lascia

che sia fa il vuoto

fino

a essere e non essere

 

 

 

 

 

 

da LA DIFFICILE LUCE, raccolta inedita

 

A

 

1.

vocale

in sospensione come urlo

muto – il bianco

dell’urlo

il nero

di rimbaud

 

2.

ritrarsi del

fuocosacro a un

vaneggiare di gole

spiegate /

scimmiottanti maiacoschi

 

 

 

 

 

da LA DIFFICILE LUCE, raccolta inedita

 

SOGNO DI ME

 

io non io esisto

di qua di là dello specchio (una

distanza mi separa: come

fossi da un’altra parte): vivo mi

agito dentro un sogno

lucido: Sogno di

me – creatura di sabbia

 

 

 

 

 

da LA DIFFICILE LUCE, raccolta inedita

 

VOLI A SOLCARE L’INDACO

 

(voli a solcare l’indaco

staccandosi dal tramonto)

 

ti sveni come questa luce –

dai muri diroccati

dalle feritoie a spiarti

gli anni spogliati nel cuore:

l’esplodere dei sogni

che aprivano i mattini la luce

innocente negli occhi di pianto

di quel fanciullo col suo aquilone

sparito nel profondo azzurro…

 

 

 

 

 

da LA DIFFICILE LUCE, raccolta inedita

 

IL GRIDO DELL’INCHIOSTRO

 

dio in esilio

dietro occhi

       di carne

 

che apre lo scrigno della notte

 

 

 

 

da LA DIFFICILE LUCE, raccolta inedita

VITA IN NUCE

entrare nella

morte-vita (sangue del pendolo /

tempo-maya con occhi

di luce)

                        capovolti

 

(inespressa

Essenza impressa in

negativo)

 

“vivo”

            è nell’Oltre: cuore

                        del sole abisso

                                   di cielo – antimondo

 

 

 

 

 

 

da LA DIFFICILE LUCE, raccolta inedita

A META’ DEL SUO CORSO LA NOTTE

 

a metà del suo corso la notte

inghiotte l’ultima luce – rende

suoi ostaggi i corpi

 

su un mondo immateriale – più nostro –

il sogno apre il sipario

 

 

 

 

 

 

da LA DIFFICILE LUCE, raccolta inedita

 

NEGLI OCCHI DEI DIMENTICATI

 

negli occhi dei dimenticati

grida indice puntato

luce umana di sopravvivenza

 
POESIA ONIRICA

il sogno sfoglia
spirali di memoria
al lume di luna
disegna
il sonno delle rose

 

 

 

 

LA LUCE GRIDA

la luce grida aprendosi
uno spazio nel cuore
NEL PERDURARE LA LUCE

le ore arroventate: erano
estati lunghe a morire

le corse pazze le ginocchia
sbucciate nel perdurare la luce:

ancora un mordere
la sanguigna polpa del giorno - ricordi? -

 

 

 

 

 

TECNICHE DELLA MORTE

atomi di solitudine
abbandoni / distacchi / fini
assaggi di morte

le morti figurate i
suicidi/omicidi camuffati
la notte blu dell'anima

morte presente dalla nascita
morire porta sul nascere
emigrare di forma in forma

o Dieu purifiez nos coeurs
ora e nell'ora della nostra morte

 

 

 

 

 

 

VENTO DI MEMORIE

è salamandra
sorpresa immobile
che finge la morte
due braccia schiuse a croce
cielo di carne vento
di memorie la vita

ora sospesa

finché spunti
la trottola il suo perno *

* verso da Montale

 

 

 

 

 

 

ADOLESCENZA

adolescenza aspri sapori
occhi belli fieno nei capelli
alle spalle della notte
fuggire nello schiaffo del vento

 

NEL SEME DELL’AMORE

 

ascolta

…non senti urgere vita più vita

nel seme dell’Amore che

aspetta di esplodere in un abbraccio cosmico?

 

 

 

 

 

SONO DEL CIELO

 

sono del cielo

fuori dal suo azzurro

 

circumnavigo

psiche

 

abito la morte di me stesso

insieme a tanta vita

 

 

 

 

 

 

DENTRO UNA SOSPENSIONE

 

forme-pensiero dilatò

il mandala e una rosa di immagini

gli si aprì a ventaglio dietro

la fronte               col terzo occhio – in un

capriolare all’indietro di dolce

vertigine – fu risucchiato in stanze

della memoria archetipa e

da luce noetica immerso

in una pace amniotica

                                    appena un grumo

in sintonia col pulsare di miriadi

di cellule ora si fondeva

col respiro dell’immenso corpo cosmico

 

da FUOCO DIPINTO – 2002, edito in proprio

 

 

 

 

 

 

FIGURA

 

indiafanata da un vento di luce

sei immagine di sogno che svapora

in un cielo di cobalto

 

VITA

 

lascia che m’incenerisca

per nuovo sorgere

adamantino

nell’aria secca del fuoco

lascia

ch’io mi bagni fino al cuore

della luce della tua saliva

 

voglio sentire il mio essere

avvolto nel risucchio

del tuo imbuto cosmico del tuo vuoto affamato

 

da FUOCO DIPINTO – 2002, edito in proprio

 

 

 

 

 

 

CIELO INDACO

 

confondersi del sangue con l’indaco

cielo della memoria dove l’altro-

di-me preesiste: sogno

infinito di un atto d’amore

 

da FUOCO DIPINTO – 2002, edito in proprio

 

 

AZZURRO

 

passaggio dal

nero al bianco

l’ascendere alla luce

azzurro quello delirante

di mallarmé la vocale

o di rimbaud

la rosa azzurra

azzurro: tutto il cielo

negli occhi

azzurro manto

di Maria

 

da FUOCO DIPINTO - 2002, edito in proprio

 

 

 

 

 

VIA LATTEA

 

cammino luminoso scala che unisce

il mondo dei morti a quello dei viventi:

a una estremità la costellazione

del Lupo – Antares – sorveglia

l’entrata nel regno dei morti – all’altra

quella del Cane – Sirio – apre

la salita del cielo e guida

i naviganti: è la stella

Maris – la stella del mare e la stella

di Maria –

 

da FUOCO DIPINTO – 2002, edito in proprio

 

GRAVIDE DI LAMPI

 

la luna piegata sui miei fogli

rammenda queste lettere

gravide di lampi

tagliate nella luce

                             assetate

nel supplizio dell’inchiostro

vibranti su corde di sangue

 

 

 

 

 

 

IMMIGRATO

 

quest’uomo – tristezza d’albero nudo

avanzo di vita aperta

ferita

          / occhi che perdono

pezzi di cielo

 

quest’uomo fatto

torcia –

             per gioco

 puntato a dito - "quello"

 da bruciare

 

l

 

 

 

 

 

 

 

 

POESIA

 

scavare nascere nel bianco – parola

intagliata nel cielo del sogno – è

come estrarre sangue dalle pietre

(ecco forbici di luce

sfrondarti):

la pagina è tuo lenzuolo

mentre in amplessi

cerebrali muori-rinasci

 

(da un luogo puro giunge questo sole

sulla pagina)

 

 

 

 

VERSI ALL’AMORE

 

irradia un sole il mio cuore

che vuole incenerirsi

nelle tue braccia

ove la Bellezza delira

 

il tuo sguardo s’instella

dove comincia il cielo

anima bella

farfalla imprevedibile del volo

 

 

 

 

 

 

SEI LUCE SEI FUOCO

 

presente a te

chiamami Amore

la bocca colma di luce

sei fuoco

antimondo

chiamami a un silenzio di giardini

grumo vortice d’astri

 

presente a te

fuoco-luce chiamami

da un mondo di vetro

Amore fai ciak

 

 

 

 

 

 

 

SOSPENSIONE

 

tempo elastico

passato < presente > futuro

gli orologi molli di dalì

 

tempo-sospensione l’aprirsi del fiore

 

tempo di blake

sospeso nel balzo

lucente della tigre

 

tempo diluito non-tempo onirico

 

tempo dilatato che

scandisce deliri di luce

in una tela di van gogh

 

tempo sospeso

immobile indolore

felicità animale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PARUSIA

(nell’ultimo giorno: scaduto il tempo osceno)

 

sporgersi sull’oltretempo ai bordi

della luce

presenze

evanescenti in chiarità

di cielo: farsi

corpi di luce

 

 

 

 

I LATI DEL VOLTO

 

tra reale e apparente l’ovale

del volto che ti guarda dal fondo

dello specchio di un locale fumoso –

il non poterti vedere come gli altri

ti vedono – l’altra parte di te l’inespressa

forma che puoi immaginare assumere

nell’aldilà – (scorgerti di spalle o

spiarti di sbieco è perverso

gioco di hyde – incontro con l’ Ombra)

 

 

 

 

 

 

IN FONDO AGLI SPECCHI

(a J. L. Borges)

 

in un moltiplicarsi

di specchi (fuga di

nascite e di morti)

imprigionata è la luce

dei tuoi déjà vu –

s’odono se ascolti i sordi

tamburi del sangue

in fondo agli specchi dove si

legge l’eterno ritorno (la vita

ci misura) – lì è il centro il mondo

rovesciato: il tuo aleph –

la chiave l’enigma

 

 

 

 

 

 

LA FORZA GENTILE

 

Dio è paziente: ha sogni

per l’uomo infiniti – frutti

immarcescibili

(centro del cosmo: non è

il suo un giocare a dadi)

egli visita le nostre

piaghe – manda angeli

a spazzare gli angoli del cuore

(suo disegno è

la Bellezza)

la sua forza è gentile

 

 

 

 

 

 

 

IL NULLA LUCENTE

 

in ka * nulla è casuale

credi morire non è farsi

pietra e silenzio: è grido

liberato pietà che vede –

ruotare

su cardini rovescio

del guanto – essere

sogno? luogo-non-luogo ubiquità

e s p a n s i o n e : lacerante

biancore il nulla lucente **

 

  • * ka: il “doppio” incorporeo dell’io
  • ** P. P. Pasolini, da “Poesia in forma di rosa”

 

 

ONNIAMORE

 

accettare di farsi

trasparenza (libro aperto)

            lasciarsi attraversare

dalla vita – da morte-vita (rosa

e croce) –

                        da Colui-che-è: l’Onni

amorevole

 

di fronte all’Assoluto

 

…immersi

                        nell’Assoluto –

 

quando il R a g g i o

assorbirà le ombre

 

 

 

 

 

 

LA VITA INESAURIBILE

 

la mente in stand by (per metà fuori

da un mondo-parallelo) – ti culla un canto

d’alberi e di cielo assapori per

poco ancora il tepore delle lenzuola: ora

senti la vita che entra in te: tutto

senti scorrere in te come un fiume (batte

rotondo nel sangue il tuo tempo –

ti senti in comunione col sole): adesso che

afferri vita – più vita – nemmeno t’importa

di un corpo che sarà preda del disfacimento

 

 

 

 

 

 

 

 

LA TUA POESIA

 

quando un capriolare nel mare prenatale

ti avrà fatto ripercorrere a ritroso

la vita (tutta d’un fiato) – azzerando l’Io-spaziotempo –

allora leggerai la vera sola poesia aprendo

gli occhi sul Sogno infinito: la tua

Poesia cavalcherà in un’albazzurra i marosi

del sangue fiorirà negli occhi di un’eterna giovinezza

 

 

 

 

 

 

UN VERSO SALVAVITA

un verso salvavita ti bagna di luce
nell'orfanezza del Sogno
 

 

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