Saponette gialle

Crocevia di specchi,
l'immagine si riflette, deforma, moltiplica.
Unghie scarlatte lacerano,
estraggono cuori,
che pulsano a terra,
cuori schiacciati, distrutti..
Un cuore moltiplicato, esteso, poi sradicato.
Unghie scarlatte,
stille di sangue,
dominio, potenza,
schiavitùù, diaspora.
Non sono ammessi colori diversi,
nè astucci di parole.
Voglio un grande foglio assorbente,
troppe macchie d'inchiostro nero..
Le ali non si aprono,
hanno legato le ali.
Le linee d'argento sono diventate opache...

Il libro dell'anima

Ti ho sognato.

Mi hai dato un libro dicendomi: è per capire me.
Ma il libro non si apriva, era incollato.
Hai provato a staccare le pagine, ma non riuscivi.
Allora l'hai scaraventato a terra.

Si è rotto come fosse ceramica.

Perchè la tua anima è un insieme di cocci?
Me ne hai dato un altro, ma anche questo non si apriva.

L'hai lanciato.

E' esploso in mille frantumi come fosse vetro.

Sei scoppiato a piangere.

Ho tentato di raccogliere le schegge, ma mi sono tagliata...

Perchè la tua anima mi ferisce?
Ti sei inginocchiato, gocce di sangue stillavano dalle mie dita.

Mi hai implorato: non disperdere la mia anima.

LA PALLA MAGICA

Lancio una palla colorata,
rotola e si ferma ai tuoi piedi,
la raccogli,
ha un'apertura: è una palla magica.
Che colore scegli?
Hai scelto il nero.
Si apre lo spicchio nero...
fumo nero ti avvolge..
velluti neri intralciano il tuo cammino,
cercano di avvilupparti,
la mente comincia a vacillare..
le tenebre ti invadono.
Puoi scegliere ora un altro colore o soccombere.
Hai scelto il rosso.
Le fiamme divampano,
bruciano il velluto,
sgominano le tenebre,
il calore scioglie i tuoi ghiacci,
la tua anima comincia ad ardere,
un fiume di lava incandescente
che non distrugge ma ravviva.
Tutto è pieno di passione e di energia..
Come chiedi di spegnere la sete che ti divora?
Hai scelto il verde,

come i tuoi occhi.

Tutto si dilegua

Grandi arcobaleni
costretti a mimetizzarsi in un mondo
in bianco e nero.
Lussuose carrozze trasformate
in zucche di cenerentola.
Cattedrali gotiche sprofondate in
lugubri catacombe...
Tutto si dilegua.
Pare tutto un palcoscenico
nel quale le comparse
prendono in prestito la realtà.
La mescolano con la finzione
al punto da non ritrovare
qual'è il percorso originario.
Attorniati da scintillanti luminarie
tutto sembra prendersi gioco della propria anima.
Ghigni beffardi
irridono...

(Novembre 2003)