Damy 

 

L'ultimo circolo di rube La notte Preghiera della madre STASERA IL VENTO SOFFIA TRA GLI ALBERI Sogni di virtù L'autunno accompagnato

 

L'ultimo circolo di rube

 

59 le pietre, che ornano il simbolo del mio credo,

la croce del cristo, in scala, e la madre, sulla medaglia…

contando con le mani alle veglie… rosari per la salvezza…

preghiere, che mi domando, ascoltera’ il nostro signore?

La banda suonava… armonie di lignaggio funebri,

E la gente, abbassando la testa… ti accompagnava.

Nessuna lode, x i ripresi alla vita, che cantavano,

Chitarre stonate, e voci aguzze, dadi mal giocati.

Gli amici di un tempo, ti pensavano,  

ti vedevano, mancherai piu’ tardi a loro, stai  sicuro.

Lumaca la predica, di quel grasso porcello, senza spirito,

Dove sta il suo galateo, ad offrirci il corpo di cristo?

Giostre di emozioni… ho visto su i visi dei tuoi cari,

La madre, ed il padre, distrutti dalla rassegnazione …

Offerto al battesimo ,ed offerto alla morte.

Ti hanno portato sulle spalle, con fatica sincera,

Eretti per innalzarti, sopra tutti, giugulari che scoppiavano…

Carrofunebre… licenziato dall’amore ,di amici sinceri…

Grandi esplosione nei petti… emozioni difficili da frenare.

Ti hanno posato, con estrema cura … oggetto fragilissimo

L’addio… di cui tutti avrebbero fatto a meno

Mani, che vorrebbero ripudiare il momento…

Ed il freddo ,che non ghiaccia le emozioni,

Pianti straripanti, chiuse di torrenti…che vengono travolte

Dolore, il piu’ temuto dei sentimenti… che ci Prova

E tu zitto, essere di cera, che ti sei sciolto …

                                In un colpo di fuochi di S.Silvestro…

 

               

L’ultimo circolo di –RUBE-         damiano 11.01.03

 

 

 

 

 

La notte

 

Eutanasia puntuale di morte pomeridiana,

                Leggera cali… sui nostri paesi.

Copri con il tuo ramato momento… il sole,

                In giornate estive… dove la terra brucia.

Dai si conforto ai corpi, e riposi gli occhi

                … come i miei, stanchi di riflessi.

Sei quella nostalgica emozione, che aspettano gli innamorati,

                Per stringersi stretti… ad aspettare la buonanotte.

Sei stata l’ispirazione,dei miei maestri, a cantare lodi gotiche,

Malora’.. di ladri, di p……, che ti aspettano x la mala_vita.

Corte febbriciante di  balordi, nelle nottate festive,

Costume adamitico, su vaste vallate che non conosco.

Per i rinchiusi del giorno, temuta necrosi …che genera demoni..

Magra risonanza, e sterco caduto da animali moribondi… x gli stanchi,

Ma per quelli come me… solo OMBRA dell’altra parte……

 

 

 

Preghiera della madre

 

Sono qui umile

Davanti a te

Hai pelle di rettile

E lacrime diventate vetro…

Sguardo spento, e nessuna carità,

 

inutile sussurrare al vento…

                        parole cangianti

Ed impossibile raggiungere Cartagine

                        Con carri spezzati…

Ne avrai abbastanza,delle mie bizzarre gesta

E non ho più nessun blasonato stemma… da portare…

E il mio parlare è bigotto…persino al rosario ascendente,

                                    di chiese e credenti campestri…..

 

                                                            ho reso aspro l’incenso

                                                            annerito l’oro

                                                            reso mollica la mirra…

 

Madonna morbida…ascolta ti prego ,il mio monosillabo…

Vergine non negarmi…nomina un angelo col mio nome…

Che l’ocra lo colori…e che venerante io ascolti il tuo perdono…

 

                                                            Ho reso aspro l’incenso

                                                            Annerito l’oro

                                                            Reso mollica la mirra….

  

Damiano…15.03.03.         

 

 

 

Sogni di virtù

 

Certi momenti in cui la vita ti sembra fuggire,

la rincorri in mezzo a sogni a metà

innamorato al risveglio, e l’idea che per tutto il giorno ti accompagna

verità tarda con il tuo baracchino,

ti ritroverò pura stanotte,

solitudini accompagnate da escursioni mentali

In caldi baci ,di puttane misericordiose…

Esaudisci il mio desiderio, galleggia con me….

In bolle di sapone ,che ci soffocano lentamente,

esattori della verità, fuori da me,via da me

sono un altro adesso, non vedete?…ho la verità in tasca…

e l’ho cucita per non perderla…visionario…

scabro è il  contatto,e liscio il suo contorno

conierò il mio pensiero,su  fogli lasciati al  vento,

gente dialettica faticherà, a decifrare il senso

teoremi e verbi…neon bruciati…..folgorante

specchio riflettimi, e lascia in parte la  mia ombra…

mi sta bene l’abito?il colore e’ adatto all’esigenza?

Il mio trono e già in gloria,spolverato a dovere….

Seduto guarderò nel basso,  e innalzerò gli ultimi….

                                Rispettando le loro coscienze…

 

L'autunno accompagnato

 

Amo ardentemente, l’imbrunire

La terra umida ,che sporca le mie suole

I ruscelli, che si riempiono, e ritornano vivi

i castagni, che lasciano ricci fruttati

i funghi, fiori alle cortecce…chiodi

le lepri, che corrono libere e’ mutate

e i cacciatori, con i loro segugi alla guerra.

Acropoli rocciose, con camini pronti

 Legna secca, pronta da ardere

Sassi, che ruzzano e franano

Pioggia, che ti sporca, foglie ad appassire

Rami secchi ,erbe verdi-gialle

Influenze e vaccini ,medici,medicine

E’ coperte, che ci scaldano accucciati

Morali… leggendo i poeti ,drappo di me

Pensierosi ,l’animo e’ serio…stagioni serie

Ci ispirano…ci accompagnano…

Frementi brindisi, addobbi disboscati

Dignitari, potenti parolieri ,degni organi

Coscienze, che ci scopriranno grafici

Sentimenti racchiusi, in cuori ingannevoli

Grano  delle parole, nucleo della sostanza

Farina del mio sacco, pronta a lievitare

Sfamando la mia fame di cultura…

Ma il verme del mio cervello, e’ grasso

Evoluzione ,degna degli eletti …al sapere

Pochi conosciuti in 25 anni ,vicino il mio estraneo

Scopro i miei eroi, e mi conosco

Espiare questi momenti, sarà un piacere

            Che lascio a me….

Espatrio  dall’operaio e divento poeta…

 Damiano         21.01.03 

 

 

 

STASERA IL VENTO SOFFIA TRA GLI ALBERI

 

Stasera il vento soffia tra gli alberi,

moto ondoso ,culla di mille bocche …immaginarie,

le coperte riscaldano…e il tuo seno è immaginato…qui

Mr. Dyuck, irritato latra,e scodinzola nervosamente,

e i catenacci dei cancelli schiantano,ruggine,su quelle chiavi, svitol…

esangue il colore del barbone,privo di stupidità…nulla tenente,

                                                                                    nulla da perdere…

Tra gli alberi del giardino ben tenuto,è salvo il grillo…

Il giardiniere ha tagliato accuratamente a raso l’erba…

Stampa la fattura il contante è in tasca…

Non servono strette di mano...ti ho in conoscenza palmare…

Digressione,relativa al refrattario accordo , stipulato…

E il vento è sano è salvo tra foglie di ciliegi ,sterili, o peschi in fiore,

ti ho mai amata in quell’angolo verde?

Il cervello suggerisce sotto la tua veranda…ricordo il gesso,

Voglio digiunare di pensieri …e chiedo il sonno…

Sono il petalo che addormentato si chiude,

sono la falce che riposa al gancio,

sono l’uomo nel letto, che non sente più alberi ne vento…

 

damiano 9.04.03

 

 

 

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