Claudio Fergola

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24/4/1999.

22/2/2000

19/5/1999

15/04/1999

24/4/1999.

 

 Spezzata dalle onde,

divisa in due,

l’anima mia ristagna,

pozza vecchia sulla battigia.

Pesci incauti vi affogano.

Ed io,

solo,

li guardo morire,

fra il salmastro

e l’odore dolce

dei fiori

di pitosforo.

 

22/2/2000

è come l'angelo
che cade
non più sorretto
dalla fede
è come il buon padre
che tradisce
io vado
oltre
la moralità
e desidero
te oltre ogni cosa
senza pudore
senza vergogna
ma con la forza
del cane
che affamato
guata
e striscia
verso la preda
a dispetto
del compagno

 

 

19/5/1999

 

 Sabbia bagnata,

orme sulla sabbia,

trattengo il respiro.

Orma cancellata

da altre orme.

Ombre

 si accavallano

come onde

si infrangono,

infinitamente.

Linea dell’orizzonte

il respiro riprende.

Come sabbia,

orma,

linea e vento,

mi confondo

con la pioggia.

 

15/04/1999

 

Piccoli pezzi,

frammenti si staccano.

Accolgo come volontà di  Dio

il perpetuo fluire

Ho fiducia in ciò che succede.

Senza comprensione